GIOVANNA
MARTINELLI
|
A.
PIO
DELBROCCO |
"A sud del confine" metallo smaltato
|
"Apparenze" tecnica mista su teìa 2003 cm 40 x 40
|
Giovanna Martinelli presenta tre bassorilievi in
gesso scolpito, due sculture in ferro dipinto ed una grande incisione composta
da tre lastre di zinco. Si è subito rapiti dal nitore dell'impianto visivo,
l'artista utilizza un linguaggio privo di riferimenti o citazioni letterarie
anche se uno sguardo dall'alto sembra condurre e dominare ' il lavoro, fino
a mettere a fuoco "viali, strade, piani urbanistici" dalla vita complessa
formata da relazioni e complicità, forse frammenti ritrovati delle città invisibili.
E' evidente che il lavoro della Martinelli è dominato dall'uso di segni che
strutturano lo spazio e generano così delle "geometrie dinamiche",
ma ciò che lo caratterizza e che lo rende in qualche misura "classico"
è la ricerca dell'equilibrio, equilibrio ricercato tra segno e forma, tra forma
e spazio. E' da ricordare la frequentazione dei corsi di incisione nello studio
17 di W.S. Hayter a Parigi, infatti la sua ricerca è stataper molti anni prevalentemente
legata all'incisione, ma da tempo conduce parallelamente affondi anche nella
scultura dove si nota che i suoi "bassorilievi" (gessi scolpiti) o
i suoi ferri dipinti sono ugualmente nati dopo un "progetto" (disegno)
dove si innestano relazioni tra forma tridimensionale e segni, sempre di grande
chiarezza, stabilendo un continuum linguistico tra le discipline affrontate.
La scelta monocromatica ed aniconica la congiunge con la migliore "tradizione"
delle avanguardie storiche europee, ma è l'equilibrio l'elemento fondamentale
della sua ricerca, con un gioco tra negativo e positivo che fa muovere e forma
il campo indagato. Segni e forme che si attivano relazionandosi in "geometrie
dinamiche" capaci di oltrepassare la convenzione del supporto, dell'oggetto
stesso.
B. Aller
|
|
Nella lunga metafora dell'insonnia proposta da Borges con "La
casa di Asterione", data la natura equivoca della finzione scrittoria,
la scissione tra il sognatore e il sognato è abilmente scavalcata grazie all'uso
di una particolare tecnica, il gioco a rimpiattino tra Asterione e il suo doppio
immaginario, che crea un non luogo dove svelare la "letteratura potenziale",
destituendo il mito (il Minotauro, in Borges) dal suo valore archetipico e presentandolo
come uno dei tanti racconti possibili, Questo, in altro campo, Giovanna Martinetti
già l'ha fatto. Con lei, non ci sono miti, non è permessa finzione. La sua non
è solo Grafica, non è solo Pittura o Scultura, Ogni opera è tutto questo insieme.
Quasi interscambiabile. La potenzialità è svelata, il pensiero netto, il taglio
sicuro. La scissione da scavalcare tra fruitore/ sognatore e fruito/sognato
non figura in programma. E' filo diretto, comunicazione. Come nei murales. Come
col jazz. Una rarità in questi tempi di intertestualità, dove abbondano gli
alberi secolari delle citazioni d'autore. Il suo messaggio "chiaro e forte"
è trasmesso e recepito. Anche se solo con un "ferro dipinto":
Paolo Brunori
Giovanna Martinelli nasce
a Roma nel 1957,
si diploma nel 75 e nel 76 fonda la Cooperativa Murales e apre
l'omonimo club di jazz in trastevere.
Dal 79 lavora come grafica presso lo studio del pittore Nini
Santoro e lo studio Bravo!
Nel 1986/87 frequenta l'Atelier 17 di S.W. Hayter a Parigi dove
si perfeziona nella tecnica di stampa a colori.
Principali mostre:
1987 - personale presso la "Galleria Adeas" della Scuola di Architettura di Strasburgo a cura dell1
Istituto Italiano di Cultura,
1988 - viene invitata da George Bali al
"Salon de Mai" preso il Grand Palais dì Parigi
dove espogono tra gli altri lo stesso G. Bali, S.W. Hayter,
Abe Akira, Dadi-Wirz, P. Alechinsky.
1990 - viene invitata al Festival de " L'Air duTemp "a
Montivillers - Le Havre come rappresentante dell'Italia.
2003 - XLVIII Mostra Nazionale d'Arte Contemporanea"
di Termoli. "Droppings" opere su carta di 37
artist Italiani e americani.
Pennsylvania, Florida ed Europa."Vl°
Triennale Mondiale de l'Estampe Petit Format" di
Chamalières (Clermont Ferrant- Auvergne- France). |
|
l'uomo che cammina 1 acquatinta - 2003
|
Apparenze"tecnica mista su tela2003cm 50 x 70
|
"L'uomo che cammina 2" - acquatinta - 2003
|
Nel ciclo pittorico di Pio Del Brocco dal nome "Apparenze"
si nota una raffinata semplificazione dei metodi espressivi dove la concertazione
polimaterica stabilisce equilibri delicati e strutturati con scansioni a più
piani, tra elementi trasparenti realizzati da velature sia pittoriche che metapittoriche
(carte incollate) collage che restituiscono tutto il significato di pittura
all'immagine prodotta, contrapposte a porzioni di lamiere di zinco o acciaio.
Nascondimenti, velature, affioramenti in uno spazio simulato ma possibile, un
antica riflessione dell'autore che qui trova nuovi interrogativi e linguisticamente
si rinnova, dove l'apparenza è intesa come visione anziché come accezione dell'inganno
e che trova le sue radici nella pittura stessa. Le forme aniconiche, ondeggianti
scandite da sinusoidi "traversie" fanno dei lavori di Del Brocco una
sorta di metafora del paesaggio inferiore quale luogo di contrasti,dando vita
alla ricerca di una possibile convivenza tra le parti, non rinunciando nella
sperimentazione di nuove armonie. Estremizzando l'azione l'autore sfida la molteplicità
della materia, si misura nella ricerca di un'unità possibile teso a scovare
il segno che stabilisce un punto di riferimento raggiunto un colore imprevisto
capace di stabilire "giorni di tregua". Per Del Brocco l'opera è fondata
sia in scultura che in pittura nella capacità di entrare nelle cose, gli attraversamenti
sono ciò che trasformano l'oggetto e lo spazio circostante. C'è vera trasformazione
solo se un profondo contatto è avvenuto, qualcosa che metamorfizza la materia,
fino a distillare nuove "apparenze".
B. Aller
|
"Ciò che disse il tordo" scultura in ferro 2003
|
"Apparenze' tecnica mista su tela
2003 cm 25 x 20
Un polimaterismo giocato sulla compresenza di sottili pellicole
di varia consistenza arricchite da interventi squisitamente pittorici: nascono
così anche ritmiche capaci al tempo stesso di avvolgenti sinuosita e di precari
equilibri del segno, in una ricerca centrata sul tema antico e attuale, della
relazione tra superficie e profondità, tra affioramento e nascondimento.
Emidio De Albentiìs
A.Pio Del Brocco nato
a Ceccano nel 1951.
Pittore e scultore, la sua prima personale è del 1990 alla galleria
"II Canovaccio" a Roma e da allora partecipa a numerose mostre ed
eventi artistici di rilevanza nazionale e internazionale. Del Brocco vive e
lavora tra Roma e Genazzano
Mostre personali
1990 - Roma Galleria II Canovaccio
1996 - Roma Zoe Spazio
Arte "Passaggi"
Mostre collettive
1991 - Roma Galleria Comunale "Premio di Pittura
R. Rocchi"
1994 - Roma Caffè Latino "Arte Fuori Circuito" a cura
di D.Cialoni e B.Martuscello
1996 - Casertavecchia "MostreEstate '96" a cura
della ACS Napoli
1997 -"Kyklos Menù" a cura di A. Cochetti itinrerante tra Roma, Firenze, Spoleto, Capua e Milano
1997 - Roma "Fantasie Ricordo" chiostro dell'I.S.LA.
2000 - Roma "Un Caos di Idee Chiare" a cura
di B. Aller nel Midas Hotel
2001 - Roma manifestazione "Studi Aperti" negli
studi di B. Aller e M. Facchinetti
2001 - Roma II edizione "Studi Aperti" nello
studio de "I Diagonali"
2002 - Roma "I Diagonali, i Maestri, gli Amici"
Spazio Espositivo "Arte e Pensieri"
2002 - Termoli "Iperluoghi"
XLVII Mostra Nazionale d'Arte Contemporanea a cura di L. Strozzieri
2002 - Rocca
Di Cave (RM) "Festoni, Drappi e Feste" IV ediz. a cura di A. Pantoni
2002 - Roma "Pensieri d'Arte" galleria"Arte
e Pensieri"
2003 - Roma "32 Artisti per Vlado Gotovac" a
cura di L. Strozzieri Acc. di Romania
2003 - Roma "C.R.R.A.C." con la
galleria "Arte e Pensieri"
2003 - Roma "Tutti Puzzles per l'Arte"
galleria "Arte e Pensieri"
2003 - Perugia "ArteHotel" a
cura di E. De Albentiis |
"Lieve
andatura 1 " bassorilievo in gesso 2004
|
"Apparenze" tecnica mista su
tela 2003 cm 60 x 20
|
Lieve
andatura 2" bassorilievo in gesso 2004
|
|
"Lieve
andatura 3" bassorilievo in gesso 2004
|
|
"Brezze pungenti"- acquatinta - 2004
|
|
wwwArts.geo
Copyright ©1997-2004 wwwarts.geo
Home indietro◄ |
VIA OSTILIA 3A 00184 ROMA - metro COLOSSEO
DAL 10 AL 25 FEBBRAIO 2004
ORARIO: MERCOLEDÌ - SABATO ORE 16/20
INFO: 06/7002404 - CELL 339/7092125
E-mail; artepensieriroma@libero.it |
|
|
|