Anche quest'anno, i
Centri Romani
Ricerca Arte
Contemporanea hanno voluto creare un momento di lavoro comune che mettesse in evidenza le diverse linee di ricerca artistica, ma con uguali intenti che da anni caratterizzano e qualificano le Associazioni che gestiscono il proprio spazio espositivo.
L'edizione 2004 propone insieme agii artisti romani gią presenti nelle singole associazioni, le ricerche di artisti provenienti da pił cittą italiane, volendo in questo modo testimoniare sia la vitalitą artistica presente nei vari centri, che l'apertura a nuove forme di aggregazione anche nel territorio nazionale sul modello dei C.R.R.A.C.
Dopo l'associazione L.I.Art l'associazione
"I Diagonali" presenta nella galleria "Arte e Pensieri" la mostra "Sei personaggi nella ricerca..." parafrasando per assonanza il famoso testo teatrale. I sei artisti presenti operano da decenni nel territorio nazionale ed internazionale ed espongono ognuno due opere che
rappresentano l'origine della propria ricerca e gli ultimi sviluppi:
Vincenzo Arena, Costantino Saldino, Aldo Carnevale, A.Pio Del Brocco, Adriano Di Giacomo e Paolo Sorgi.
Arena
indaga lo spazio progettando ritmi apparentemente seriali al limite della monocromia e oggi la sua ricerca sta sempre nell'analisi dello spazio ma attraverso lo studio approfondito della "temperatura" del colore.
Baldino
parte da una poetica strutturale e materica (jeans) ben definita nella sintesi linguistico-formale; oggi sovrappone ad una riquadratura di memoria albersiana un' ulteriore composizione pił libera e cromaticamente giocosa.
Carnevale
da un serrato lavoro sulle texture risolto con l'uso attento de! suo gesto/segno spesso monocromatico arriva all'uso plastico del colore e il gesto pittorico sempre presente da aniconico assume dirette evocazioni naturalistiche.
Del Brocco
da un avvio essenzialmente materico espressionistico con emergenze
dalla superficie oggi esplicitamente arriva alla scultura pił strettamente costruttiva caratterizzata da forme solide che dialogano nello spazio.
Di Giacomo
il cui lavoro costruito con sensibilitą surreale nasce da studi sulla anatomia, nei suoi sviluppi riesce a coniugare la pittura con la scultura fino all'estrema sintesi dove utilizza vari materiali tra cui il policarbonato quale
filtro della visione o lente de-formante.
Sorgi
la sua scultura verticale, quasi una sorta di architettura sofferente, evidenzia una sensibilitą espressiva e rigorosa, oggi arriva ad una sintesi formale essenziale dove sono unite arte e "antropologia" calibrando pesi ed emozioni.
Bruno Aller