1959

Luna 1
Finalmente dopo i tanti tentativi falliti di americani e russi ( questi ultimi mai rivelati al pubblico) il luna 1 riesce a raggiungere la luna. Primo di una serie di stazioni interplanetarie automatiche lanciate dai sovietici in direzione della luna, il luna 1 era a forma di sfera. Dopo aver compiuto una distanza di 113000 km dalla terra, il luna 1 rilasciò un'enorme nuvola di sodio. Il gas, di colore azzurro, fu visibile sull'oceano indiano con la lucentezza di una stella di magnitudo 6, permettendo agli astronomi di seguire la navicella. Servì anche come esperimento sulle condizioni di un gas nello spazio aperto.
Luna 1 manco l'obiettivo e non colpì il satellite terrestre passando a soli 5995 km dalla superficie lunare, continuando il suo viaggio e immettendosi in un'orbita attorno al sole tra la terra e Marte.
La sonda conteneva alcuni strumenti per esperimenti come un magnetometro, un contatore geiger e un rilevatore di micrometeore. Le misurazione ottenute diedero nuovi dati sulla fascia di radiazioni terrestre e dello spazio aperto, inoltre portarono alla conoscenza che la luna mancava di un campo magnetico e che un vero e proprio "fiume " di plasma solare fluiva nello spazio interplanetario.

Luna 2
Il luna 2 verrà ricordato come il primo veicolo umano a entrare in contatto con il suolo lunare. Il suo impatto con la superficie avvenne ad est del mare della serenità. Il luna 2 era una copia del suo predecessore, nella forma e negli strumenti. La sonda confermò la mancanza di un campo magnetico lunare e di una fascia di radiazioni simile a quelle dell'atmosfera terrestre (fasce di Van Allen scoperte dall'Explorer 1).

Luna 3
Come i suoi predecessori anche il luna 3 entrò nella storia. La sonda fu la prima a trasmettere immagini della zona oscura lunare. La sonda era di forma cilindrica equipaggiata con una radio di comunicazioni e sistemi di telemetraggio, un sistema di immagini con un'unità di trattamento film automatica, un set di strumenti scientifici e un gruppo di cellule fotoelettriche per mantenere l'orientamento rispetto al sole e la luna.
Radiocomandata dalla terra, compì una traiettoria divisa in otto punti che la portò, il 7 ottobre del 1959, verso la parte oscura della luna, allora colpita dalla luce del sole. La navicella riuscì ad ottenere una serie di 29 fotografie in oltre 40 minuti, coprendo all'incirca il 70% della superficie, successivamente stampate dalla sonda stessa. Il 18 ottobre, la nave spaziale, tornata in orbita terrestre, iniziò a trasmettere via radio le fotografie (solo 17 delle 29).
Il Luna 3 aveva trasmesso fotografie indistinte, ma, grazie ad una elaborazione computerizzata, si riuscì nel tentativo di creare un atlante della parte oscura della luna. Le prime foto mostravano un terreno montuoso, molto differente dal lato visibile dalla terra, e due regioni nere che furono chiamate Mare Moscovrae (mare di Mosca) e Mare Desiderii (mare dei sogni).

Pioneer P-3
Il pioneer P-3 (Atlas-Able 4) sarebbe dovuto essere una sonda da orbita lunare. Tuttavia, la sua struttura si ruppe 45 secondi dopo il lancio causando un fallimento della missione.


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