1962

Ranger 3
La terza sonda della serie ranger fu progettata per trasmettere fotografie della superficie lunare in un periodo di dieci minuti prima dell'impatto col satellite, per collezionare dati sui raggi gamma durante il volo, per studiare la riflessione della superficie al radar, e continuare a studiare il funzionamento della nave spaziale in funzione delle future missioni lunari e interplanetarie.
Purtroppo, a causa di un problema nel sistema di guida, la sonda mancò la Luna ed entrò in orbita solare. Solo poche informazioni furono ricavate da questo volo.

Ranger 4


Finalmente una sonda Ranger riesce a raggiungere il proprio obiettivo: la Luna.
Il Ranger 4 era dotato della stessa apparecchiatura del precedente, anche se, a causa di un mal funzionamento in fase di apertura dei pannelli solari, non fu possibile trasmettere i dati degli esperimenti. Dopo oltre un mese di viaggio il Ranger 4 finì la sua missione schiantandosi contro il satellite terrestre.

Mariner 1
La prima delle missioni Mariner, una serie che resterà nella storia dell'astronautica per le sue grandi scoperte. Quella del Mariner 1 fu, invece, un cocente insuccesso per la NASA. Progettata per raggiungere Venere, la sonda fu distrutta 293 secondi dopo il lancio quando usci fuori dalla traiettoria stabilita. Due mesi dopo questo lancio gli USA riprovarono a raggiungere Venere con una sonda gemella, il Mariner 2.
Sputnik 23
Lo sputnik 23 non aveva nulla in comune con il capostipite della serie e, anzi, puo essere considerato come una sonda della serie Venera. Lo scopo della missione era di atterrare su Venere. Il razzo Sl-6/A-2 non riuscì a far raggiungere allo Sputnik la velocità di fuga necessaria a farlo uscire dall'orbita terrestre e il 28 Agosto la sonda rientrò nell'atmosfera.

Mariner 2
Il Mariner 2 fu il secondo in una serie di sonde per l'esplorazione planetaria in modo non-landing (rimanendo in orbita del pianeta), e il primo veicolo umano a raggiungere con successo un altro pianeta (Il Venera 1 entrò in orbita di Venere ma perdendo nel suo viaggio le comunicazioni radio).Il Mariner 2 era il gemello del Mariner 1, la cui missione fallì subito dopo il lancio. La missione della sonda fu quella di raggiungere Venere e ottenere dati sull'atmosfera del pianeta, sui campi magnetici, e sulla massa di Venere. Il Mariner 2 compì anche delle misurazioni durante il volo interplanetario. La rotta verso il pianeta fu assicurata dagli strumenti che utilizzavano il Sole e la Terra come punti di riferimento. Durante la missione avvenne un fatto curioso, il giorno 8 settembre alle 17:50 (ora di Cape Canaveral) la sonda perse il proprio controllo di rotta, che fu ristabilito tre minuti dopo. La causa del mal funzionamento fu sconosciuta ma, il guasto potrebbe essere stato dovuto ad una collisione con un oggetto. Il 14 Dicembre 1962 la sonda entrò nell'orbita di Venere.
Le scoperte scientifiche della missione furono di primaria importanza. Si scoprì che Venere aveva un lento grado di rotazione retrograda, altissime temperature superficiali, un'atmosfera in cui predominava il diossido di carbonio, nuvole fino ad altitudini di 60 km, e nessun campo magnetico rilevabile. Fu anche mostrato che nello spazio interplanetario vi è un fluire contino dei venti solari e che la polvere cosmica è in densità minore rispetto a quella nelle vicinanze della Terra.

Sputnik 24
Lo Sputnik 24 avrebbe dovuto raggiungere Venere, ma un problema simile a quello dello Sputnik 23, impedì alla sonda di allontanarsi dall'orbita della Terra.

Sputnik 25
Anche il 25° della serie Sputnik non raggiunse Venere. In questo caso l'esplosione del razzo vettore comportò il fallimento della missione.

Ranger 5
Il ranger 5 era simile ai predecessori ed aveva gli stessi obiettivi. La sonda mancò la Luna di 725 km a causa di una mancata generazione di potenza.

Sputnik 29
Quello dello Sputnik 29 fu un tentativo di missione verso Marte, simile alla missione Mars 1 lanciata 8 giorni dopo lo Sputnik.
Stranamente, non appena la navicella raggiunse l'orbita terrestre, si ruppe in più parti (caso forse unico nella storia dell'astronautica). La missione avvenne durante la crisi dei missili cubani e la sonda fu monitorata dalle installazioni radar degli Stati Uniti, che inizialmente temettero che fosse l'inizio di un attacco nucleare sovietico.

Mars 1
Il Mars 1 (anche chiamato Sputnik 30 a testimoniare i grandi mutamenti della serie Sputnik che da satelliti terresti diventano sonde interplanetarie) fu una stazione automatica interplanetaria lanciata in direzione di Marte. Trasportava con sé vari strumenti scientifici e strumenti di comunicazione che includevano un magnetometro, un'antenna ad alta ricezione, un'antenna omnidirezionale, un'antenna semidirezionale, e un equipaggiamento fotografico. Durante la missione vi furono 61 trasmissioni radio che fecero ottenere agli scienziati a terra un gran numero di dati. Il 21 Marzo 1963, quando la sonda si trovava a una distanza di 106 milioni di chilometri dalla Terra, le comunicazioni si interruppero. Il Mars 1 riuscì comunque ad entrare in orbita marziana il 19 Giugno 1963 diventando il primo oggetto costruito dall'uomo a raggiungere Marte.

Sputnik 31
Questa sonda avrebbe dovuto atterrare su Marte, ma, a causa di un mal funzionamento del razzo (il famigerato SL-6/A-2-e responsabile della maggior parte degli insuccessi sovietici di questi anni), la sonda rimase in un orbita di parcheggio dalla quale sarebbe rientrata poi nell'atmosfera terrestre.


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