1977

Voyager 1 / Voyager 2


Le sonde Voyager furono le ultime della serie Mariner della NASA, e le prime della serie atte ad esplorare l'esterno del sistema solare. Precedute dalle Pioneer 10 e 11, le Voyager 1 e 2 avrebbero dovuto compiere studi di Giove e di Saturno, dei loro satelliti e della loro magnetosfera oltre ad esaminare lo spazio interplanetario. Nel secondo Voyager fu inclusa un'opzione per variare la traiettoria, opzione che fu, in seguito, attuata per compiere simili studi anche su Urano e Nettuno.
Partite in contemporanea, le sonde arrivarono in vicinanza di Giove nel Marzo del 1979 (Voyager 1) e nel Luglio (Voyager 2); raggiunsero Saturno nel Novembre del 1980 (Voyager 1) e nell'Agosto del 1981 (Voyager 2). Il secondo Voyager continuò il suo viaggio verso Urano (Gennaio1986) e Nettuno (Agosto 1989).
I dati tratti dalle due sonde non furono solo quelli rilevati nelle vicinanze dei giganti gassosi ma riguardarono anche il tragitto interplanetario. Le sonde Voyager (oggi ribattezzate Voyager Interstellar Mission) continuano tutt'oggi i loro studi sui venti solari agli estremi del nostro sistema.
Anche se una lista completa di tutte le scoperte di questa missione sarebbe troppo gravosa in termini di spazio, si possono elencare quelle più importanti:
· I Voyager trovarono 22 nuovi satelliti: 3 su Giove, 3 su Saturno, 10 su Urano e 6 su Nettuno.
· Fu rilevato un vulcanismo attivo su Io (l'unico corpo nel sistema solare, ad eccezione della Terra, in cui è stato rilevato un simile fenomeno), su Tritone furono scoperte delle strutture attive tipo geyser ed un'atmosfera.
· Oltre ad aumentare le conoscenze degli anelli di Saturno, furono scoperti degli anelli anche attorno a Giove e due nuove fasce di anelli attorno ad Urano; gli anelli di Nettuno, che si credevano fossero solo degli archi di anelli, furono trovati completi
· Su Nettuno, che si pensava troppo freddo per aver una circolazione atmosferica, furono scoperte tempeste su larga scala.
Dopo la missione Voyager, il governo americano diminuì pesantemente i fondi destinati alla NASA, dichiarando che l'astronautica, nella sua "futilità", non avrebbe più appesantito le tasse dei contribuenti.


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