LA  “VARA”

 
  UNA  REQUIEM  PER  MESSINA
                                 

IL PONTE SULLO STRETTO
 
 
 


 

 

   L' OTTAVA MERAVIGLIA DEL MONDO

 

I costi per la realizzazione del ponte sospeso e degli allacci alle reti autostradali esistenti in Sicilia e Calabria ammontano a £.7.143.000.000.000 (IVA esclusa)
La Mitsubishi Heavy Industries LTD ha, con una lettera d’intenti alla società di diritto pubblico Stretto di Messina, manifestato il proprio interesse a partecipare, sia in qualità di costruttore che di finanziatore, alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, opera definita, dagli stessi Giapponesi, come uno dei più grandi progetti dell’inizio del XXI secolo sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Poiché questa città è in mano alla classe dirigente più ottusa, che ha solo saputo conquistare, per essa, il record della città più degradata d' Italia, non abbiamo alcuna speranza. Infatti……. IL  PONTE  SI  FARA’…….

Sentiamo sempre i candidati di Messina promettere ai messinesi che "il ponte si farà".  Questa sembra a me una terrificante minaccia.
Infatti il ponte sarà costruito con capitali forestieri, spesi quasi interamente per forestieri. Non saranno certamente messinesi le ferriere, nè gli operai specializzati, nè i tecnici specializzati. A Messina resterà quasi nulla.
Poi si dovrà pagare il pedaggio, da mandare all' estero, ai finanziatori.  I Messinesi perderanno il contributo che prima incassavano con gli altri mezzi, quando si diceva: "UORA UORA ARRIVAU U FERRIBOTTY" e l’ odiato, rumoroso camionista, sofferente per le lunghe attese, pagava il dovuto pedaggio e consumava il sudato panino. Di queste briciole viveva il messinese!

Quando “finalmente” ci sarà il ponte, i messinesi si accorgeranno che essi stessi non possono servirsene; infatti, per varcare 3 km. di mare, dovrebbero farne altri 80 di svincoli in entrata ed uscita.

E il turista?: Il turista che avrà percorso questa ottava meraviglia (o ottava calamità), ed avrà già superato Messina per oltre 22 km., con gli svincoli verso Catania o verso Palermo, perché dovrebbe tornare indietro per fermarsi a Messina? 

Ma, del resto, i messinesi preveggenti,  amministrati da lungimiranti amministratori, hanno già abbattuto tutti gli alberghi; hanno già eliminato tutti i cinema; hanno già chiuso il famoso salotto di Irrera; hanno già eliminato le industrie; hanno già cancellato le prestigiose firme del viale dello struscio. In compenso, hanno già risuscitato il tramvai, e forse presto risusciteranno anche i deliziosi carretti siciliani ed i classici “carri matti”; e forse pure rispolvereranno i pantaloni di velluto e le coppole.

Quando i Messinesi perderanno un miliardo al giorno, corrispondente agli incassi dei traghettamenti,  sotto la Madonnina del porto si potrà riscrivere, così aggiornato, il celebre messaggio della lettera di Maria:

REQUIEM  AETERNAM  

VOBIS  ET  IPSAE  CIVITATI

…………E ALLORA ?

Allora, con £. 7.143.000.000.000 (IVA esclusa) potremmo fare, in alternativa opere come quelle indicate nello specchietto seguente, pur se redatto in modo approssimato e  faceto:
 

       N°               OPERE           Quantità         Prezzo                 COSTO
 

ALLOGGI

10.000

     300.000.000

3.000.000.000.000

2

PENSIONATI PER VECCHI

10

15.000.000.000

   150.000.000.000

3

DAY HOSPITAL

10

15.000.000.000

   150.000.000.000

4

ALBERGHI

10

35.000.000.000

   375.000.000.000

5

RESIDENCES TURISTICI

25

15.000.000.000

   150.000.000.000

6

PORTICCIOLO TURISTICO

  1

50.000.000.000

     50.000.000.000

7

IMPIANTI SPORTIVI VARI

15

10.000.000.000

   100.000.000.000

8

IMPIANTI INDUSTRIALI VARI

25

15.000.000.000

   150.000.000.000

9

IMPIANTI PER LO SPETTACOLO

12

15.000.000.000

   180.000.000.000

10

SCUOLE

20

30.000.000.000

   600.000.000.000

11

CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

25

20.000.000.000

   500.000.000.000

12

OPERE PORTUALI

  2

40.000.000.000

     80.000.000.000

13

OPERE AUTOSTRADALI

  3

30.000.000.000

     90.000.000.000

14

OPERE FERROVIARIE

  2

50.000.000.000

   100.000.000.000

15

RESTAURO OPERE URBANE

25

10.000.000.000

   250.000.000.000

16

CREAZIONE IMPRESE PER GIOVANI

30

10.000.000.000

   300.000.000.000

17

OPERE PER ASSISTENZA SOCIALE

20

10.000.000.000

   200.000.000.000

18

APPRODO PER TRAGHETTAMENTO

  1

243.000.000.000

   243.000.000.000

 

TOTALE

 

 

7.143.000.000.000

In questo caso, a parità di costo, avremmo la città più bella e funzionale del mondo; utilizzeremmo capitali locali, da restituire in casa; occuperemmo le stesse unità lavorative, negli stessi tempi; non taglieremmo la città fuori dalle linee del turismo, ma centuplicheremmo la presenza turistica; non ridurremmo i lavoratori del mare, ma li incrementeremmo; faremmo traghettare più agevolmente merci e turisti.
Avremmo perso una cosa sola: il piacere di riposare, seduti sopra un sasso, vestiti di stracci e con la coppola in testa, mentre i nostri nipoti giocano fra le rovine di una città fatiscente e di vedere stagliarsi contro il cielo di Sicilia la stupenda immagine dell’ ottava meraviglia del mondo!

Ma invano chiedi al messinese un attimo di attenzione e un momento di riflessione: Egli crede solo ai falsi profeti; a quelli che disonestamente si arricchiranno. Tu sarai solo una inutile "vox clamans in deserto"; ma tant'è... i messinesi hanno pur sempre la loro squadretta di calcio, gli ultimi tre o quattro cinema e persino il bingo!

Ma verrà giorno ..... giorno verrà in cui i figli malediranno i padri ed i nipoti i nonni.

Forse, infine, qualcuno si ricorderà che, quando il Gran Conte Ruggero d’ Altavilla giunse in Calabria e manifestò il desiderio di andare a Messina, la Fata Morgana si offrì di prestargli il suo cocchio alato per l’ attraversamento. Ma Ruggero rifiutò sortilegi e tecnologie e passò lo stesso con i suoi uomini in questa stupenda isola posta al centro del Mediterraneo, che diventerà il grande Regno di Sicilia, matrice di tante culture e di tante civiltà, che convivranno nel segno della tolleranza, quale fulgido esempio per il mondo intiero. 

Forse scoprirà che Messina fu "Caput Regni Siciliae"; che aveva una Reggia; che aveva una zecca che batteva moneta per tutto il Regno; che aveva una scuola poetica, con Odo e Guido delle Colonne; che creò la lingua italiana e la cultura europea.

Allora questo solo resterà ai nonni: poter narrare ai nipoti:

 "C'era una volta, a Messina, un Re di Sicilia... "  

                                                                                                  

(Oreste Palamara)