Università di Cultura Europea
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Ente culturale della

FEDERATION INTERNATIONALE DES  DROITS DE L’ HOMME
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Ente ricercatore del C.N.R., inscritta nello Schedario dell’ Anagrafe Nazionale delle Ricerche con codice n°21790YA9,
 
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La Teoria dei Quid

 

1

del Prof. Ing.  Oreste Palamara                                                                      6/10/97 2.58.57

 

RICORDANDO MENDELEEV

Da ragazzo fui colpito dalla genialità di Mendeleev, che da una semplicissima constatazione, dedusse che dovevano esistere 92 elementi in un momento in cui se conoscevano solo 51. La sua elementare quanto geniale osservazione gli consentì di effettuare la classificazione periodica degli elementi per analogia di proprietà fisiche e chimiche dei membri di uno stesso gruppo, predisponendo, così, una tabella con 92 caselle, in cui le caselle vuote erano destinate ad ospitare gli elementi che ancora non si conoscevano, ma di cui Egli prevedeva le caratteristiche che avrebbero avuto.

LA MIA TABELLA

Studiando la Fisica che, pur non prevedendolo, un giorno avrei insegnato, andavo raggruppando, con sintesi estrema, le formule che avrei dovuto ricordare. Si andava così formando sotto i miei occhi una tabella di sole formule essenziali. Notai presto che alcune formule di vari rami della Fisica, scoperte da Fisici diversi, in tempi molto diversi, avevano la stessa struttura.

Esempio fondamentale: In Meccanica - Legge di Newton sulla gravitazione universale:

F = G (M x m) : d2

Un secolo dopo: In Elettrologia - Legge di Coulomb:

F = K (E x e) : r 2

Due leggi formalmente uguali . Una è la legge della gravitazione universale, che regge l’ intero sistema del moto planetario ed è una proprietà universale di tutta la materia; L’ altra è la legge di interazione tra corpi elettrizzati.

Questa ed altre considerazioni analoghe, che, di tanto in tanto, incontriamo nei vari rami della Fisica, inducono a pensare che questi rami così apparentemente diversi, tanto diversi essenzialmente non siano; anzi forse sono analoghi o, meglio ancora, sono aspetti diversi di un’ unica realtà. Se così è, ad ogni ramo diverso corrispondono le stesse formule. Pertanto si può fare una tabella in cui le colonne rappresentino i vari rami della Fisica e le righe contengano le varie formule note, a macchia di leopardo. A questo punto si potranno riempire le caselle vuote inserendovi formule strutturalmente uguali a quelle della stessa riga. Se queste formule, così inserite, non sono attualmente note, dovranno essere spiegate, ma la loro esistenza è scontata. Quando avremo riempito le righe, ci potrà venire il dubbio che forse manca anche una colonna, riferita a qualche altro ramo della Fisica. A quale ?, a che ?, a cosa ?....... ai QUID !

 

UN ESPERIMENTO CURIOSO CHE FA RIFLETTERE
(non realizzabile praticamente)

 

Una verga di acciaio, con un estremo fissato ad una morsa, viene fatta vibrare (ovvero oscillare) con una certa frequenza.

Ricordiamo che si tratta di un moto armonico, in cui:

Frequenza è il numero di oscillazioni compiute nell’ unità di tempo

Periodo è il tempo impiegato a compiere una oscillazione completa

Questo moto è rappresentabile con una sinusoide.

Quando la frequenza di oscillazione è bassa, noi possiamo agevolmente studiare tale moto armonico e rappresentarlo con la sinusoide relativa. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la MECCANICA.

Ora supponiamo di aumentare la frequenza di vibrazione: la lamina comincia ad emettere suoni, variando l’ altezza del suono se crescente è la frequenza di vibrazione. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ ACUSTICA.

Ora supponiamo di aumentare ancora la frequenza di vibrazione: constateremo un aumento della temperatura della lamina, crescente se crescente è la frequenza di vibrazione. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la TERMOLOGIA.

Se la frequenza aumenta ancora: via via che aumenta constateremo che la lamina va in incandescenza, emanando luce di colore variabile dal rosso al violetto. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ OTTICA.

Che succede se la frequenza aumenta ancora? Vedremo bussole magnetiche, radio, televisori ed altri apparecchi elettronici impazzire. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ ELETTROTECNICA.

E se aumenta ancora ? ........ Beh, in tal caso qualcosa ci turberà e ........forse noi ora rischiamo di impazzire;... In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la TEORIA DEI QUID.

LA TEORIA DELLA CONTINUITA’

Il postulato della continuità di Dedekind ci avverte che "Natura non facit saltus". Ciò, nella fattispecie, significa che, se la frequenza di vibrazione della lamina aumenta con continuità, il fenomeno non può "saltare" da un ramo all’ altro della Fisica, cambiando regole e componenti. Il fenomeno, dunque, pur variando numericamente con continuità, è qualitativamente sempre lo stesso, la Scienza è sempre quella, con le stesse leggi e le stesse caratteristiche. Ciò che vale per una frequenza vale per tutte le frequenze, senza salti.

Dunque il suono, il calore, il colore, ecc...sono qualitativamente la stessa cosa, ma si distinguono solo quantitativamente, cioè per la frequenza, quasi confondendosi nelle zone limiti, dove il suono diventa calore o dove il calore diventa colore (luce). Teniamo presente che prima e dopo del suono ci sono l’ infrasuono e l’ ultrasuono; prima del rosso c’è l’ infrarosso e dopo del violetto l’ ultravioletto, ecc....

Ciò che sappiamo per una di queste entità fisiche non può che valere anche per le altre. Se una ha natura ondulatoria, tutte hanno natura ondulatoria; se una si propaga secondo onde sinusoidali, tutte si propagano seconde onde sinusoidali, rispettando tutte le stesse leggi sulla propagazione delle onde (riflessione, rifrazione, interferenza, battimenti, risonanza). Se le onde dell’ una permettono di trasferire l’ energia da un punto all’ altro dello spazio, senza trasporto di materia, ciò fanno pure tutte le onde di tutte le altre Entità fisiche associate nell’ esperimento. Questo ci porta, per esempio, a dire che esistono le onde gravitazionali, come esistono le onde sonore, le onde termiche, luminose e quelle elettromagnetiche, come, quindi anche, esistono le onde dei Quid.

I campi delle varie entità esaminate interagiscono fra di loro.

LA TEORIA DEI QUID CON LE SUE FORMULE

La nostra tabella a questo punto si presenta così:

MECCANICA
ACUSTICA
TERMOLOGIA
OTTICA
ELETTRO
TECNICA
QUID

.

.

.

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.

.

.

.

.

.

.

.

F=G (M x m)
       d2

.

.

.

F=K (E x e)
       r2

.

________  ___
_  __________
___________
_____ ______
___________
____________

Ma può presto essere corretta così:

MECCANICA
ACUSTICA
TERMOLOGIA
OTTICA
ELETTRO
TECNICA
QUID

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

F=G (M x m)
        d2
F=A (S x s)
       r2
F=T (C x c)
        r2
F=O (L x l)
        r2
F=K (E x e)
       r2
F=X (Q x q)
      d2
____________
____________
_________
____________
___________
____________

E successivamente così:

LA
FISICA

MECCANICA

ACUSTICA
TERMO- 
LOGIA
OTTICA
ELETTRO
TECNICA
QUID

entità

M

S

C

L

E

Q

densità

D= M/S

D= S/c

D= C/S

D= L/S

D= E/S

D= Q/S

intera
zione
F=G (M x m)    d2
F=A (S x s)
      r2
F=T (C x c)
     r2
F=O (L x l)
    r2
F=K (E x e)
      r2
F=X (Q x q)
  d2
campo

H= GM/ d2

H=A S/ r2
 F=TC/  r2
F=OL/ r2
_FH=KE/r2
F=XQ/d2
poten
ziale

V = GM/d

V = AS/r

V = TC/r

V = OL/r

V = KE/r

V = X Q/ d

capacità

   C=M/V

 C=S/V

 C=C//V

 C=L/V

 C=E/V

 C=Q/V

 

.................

................

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

e così via........

Sull’ esempio della colonna "Elettrotecnica" (elettricità e magnetismo), da completare, si possono scrivere tutte le altre formule. Alcune di queste esistono già, altre sono facilmente riconducibili a formule già note, altre ancora richiedono un maggior impegno per essere giustificate.

Tutto un discorso a parte è la colonna della teoria dei Quid. Prima bisognerà capire cosa sono i Quid e poi interpretare le formule a chiarimento di fenomeni già noti ma non capiti finora, anzi relegati nel campo del paranormale.

Chiaramente ci proponiamo di chiarire, nel seguito, che il Quid è in noi ed è quel Quid di cui tutti sospettiamo l’ esistenza.

I QUID

Comprendiamo facilmente che i Quid, per la loro collocazione nella tabella, intervengono quando la frequenza di vibrazione è elevatissima. Quindi le onde di propagazione dei Quid hanno altissima frequenza, e, quindi, piccolissima lunghezza d’ onda.

Osserviamo ancora che, nell’ esperimento studiato, il suono, il calore, il colore cadono sotto tre nostri sensi. E’ la banda di frequenza racchiusa tra la soglia inferiore e superiore di percettibilità dei nostri sensi che ci consente di distinguere l’ uno dall’ altro. Quale nostro senso è compatibile con l’ altissima frequenza delle onde dei Quid ?

Sappiamo dalla biofisica che queste varie frequenze arrivano alla periferia del nostro corpo (orecchio, occhio, papille tattili, gustative, olfattive) e poi attraverso terminali elettrici nervosi, vanno al cervello, da cui partono gli ordini in senso inverso. Questi terminali nervosi hanno dimensioni longitudinali molto lunghe ma dimensioni trasversali micrometriche. Il cervello, per trasmettere un ordine alla periferia, si limita a cambiare il segno allo jone esterno della sostanza amielinica del terminale nervoso. Questo impulso si trasmette alla periferia attraverso una continuità di cambi di segno per contatto ed induzione, trasversalmente dall’ esterno all’ interno del terminale nervoso e verso la periferia. Date le dimensioni trasversali micrometriche di detto terminale, tale impulso procede secondo un’ onda sinusoidale di lunghezza micrometrica e, quindi, di frequenza elevatissima, che produce, per propagarsi nel campo circostante, onde elettromagnetiche ad altissima frequenza. Ciò ci induce a dedurre che le onde dei Quid possano arrivare al cervello per via diretta, senza attraversare terminali nervosi. Quindi le onde dei Quid sono... onde di pensiero, ovvero di quel quid che risiede nel cervello e trasmette o riceve tutti gli impulsi: il "QUID" della nostra teoria.

L' OCEANUM DEI QUID

Abbiamo chiamato "Quid" questa entità fisica per celarla nell' anonimato e per dare la possibilità ad altri studiosi di definire meglio la sua natura. Noi ci limitiamo, per il momento, a fare alcune ipotesi.

Blaise Pascal diceva: "L' homme n' est pas que un roseau, le plus faible de la nature, mais c' est un roseau qui pense" (L' uomo non è che una canna, la più delicata della natura, ma è una canna che pensa"). Mi piace questa definizione, per cui, in senso lato, paragono il cervello di un uomo ad una canna di organo.

Le canne dell' organo sono tutte qualitativamente uguali; differiscono solo quantitativamente per le loro dimensioni. L' aria compressa soffiata in esse è uguale per tutte, ma il suono che ne viene fuori è diverso, in conseguenza della diversità quantitativa.

L' oceanum dei Quid, sia esso oceanum di pensiero, o oceanum di intelligenza o oceanum di Divinità, soffia nei cervelli umani (canne), lo stesso per tutte e nello stesso modo. Il pensiero o il pathos, o il "Quid" che se ne estrinseca risulta diverso da cervello a cervello. Nella nostra tabella è indicato con "Q".

LE LEGGI DEI QUID

Densita' . Il Quid "Q" si distribuisce, nella zona destinata a contenerlo, "S", con la densità:

s = Q/S

Legge d' interazione. Due Quid, posti a distanza "d" fra di essi, interagiscono con una forza proporzionale al loro prodotto ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza (Sintonia, Simpatia, Attrazione, Seduzione?)

F = X (Q x q)/ d2

Intensità del Campo. L' intensità del campo che si esercita sull' unità di Quid è direttamente proporzionale al valore del Quid generatore del campo ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. (Amore, Fascino, Personalità ?)

F = X Q /d2

Potenziale in un punto del campo. Il potenziale in un punto del campo generato da un Quid è direttamente proporzionale al valore del Quid generatore del campo ed inversamente proporzionale alla distanza dal punto; esso esprime il lavoro che le forze del campo compiono per attirare un quid unitario verso il Quid generatore del campo o per espellerlo dal campo stesso. (Possibilità di sedurre, affascinare, attrarre o destare repulsione ed odio ?)

V = X Q /d

Si può andare avanti così per molto tempo, sia sulla colonna dei Quid che sulle altre colonne. La nostra tabella, riempita col criterio espresso inizialmente, mostrerà qualche centinaio di formule nuove che troveranno tutte una spiegazione scientifica. Noi non riteniamo opportuno fare questa ricerca. Volevamo soltanto illustrare un metodo scientifico per la ricerca di nuove formule e nuove leggi.

Ma altre cose ci preme osservare, con riferimento ai Quid.

LE ONDE DEI QUID

Il nostro esperimento si è occupato della Meccanica (del campo gravitazionale), dell' Acustica, della Termologia, dell' Ottica, dell' Elettrotecnica (Elettricità e Magnetismo) e dei Quid.

Semplici considerazioni di estensione alle varie colonne della tabella delle leggi, unità e grandezze riscontrate sulle altre, ci inducono a parlare di onde gravitazionali, onde sonore, onde termiche, onde luminose, onde elettromagnetiche ed onde dei Quid. Tutte onde che si distinguono solo per la frequenza di vibrazione, consentendo il passaggio graduale dalle une alle altre ed il conseguente passaggio da un senso all' altro dello stesso sperimentatore o da un ricevitore fisico ad un altro.

Abbiamo supposto che le onde dei Quid raggiungano la nostra sfera psichica, e, quindi, il sesto senso.

Sappiamo che i campi magnetici esercitano azioni sulle correnti e le correnti sui campi magnetici; che il campo magnetico ed il campo gravitazionale esercitano azioni composte su corpi paramagnetici pesanti, ecc... Se le forze di alcuni campi del nostro studio interagiscono, tutti i campi interagiscono, anche quello dei Quid. Se la variazione di flusso di un campo genera a distanza correnti indotte, ciò lo faranno tutti i campi. La variazione di flusso del campo di un Quid genererà correnti indotte nei terminali nervosi afferenti ai vari cervelli, ove risiedono altri Quid (Telepatia, Ipnosi, Fascinazione). Ma, altresì, le correnti indotte generate da un cervello negli utilizzatori di altro genere creeranno fenomeni ritenuti finora paranormali (Telecinesi, Polteilgrest, ecc...).

ENERGIA UNIVERSALE

Ovviamente le forze di cui sopra e le interazioni relative, che "animano" i suddetti campi esistono in quanto in ogni colonna della nostra tabella esiste una "energia". Ad esempio, nella riga dei potenziali le formule riportate riguardano l' "energia potenziale" dei vari campi, che è uno dei numerosi aspetti dell' "energia" in senso lato, che, ricordiamo è "l' attitudine a compiere lavoro"

Facciamo rilevare che la tabella così come è concepita, può avere altre colonne, prima della prima, dopo dell' ultima e fra le altre. Ad esempio la colonna "elettrotecnica" potrebbe scindersi in due colonne "elettricità" e "magnetismo", cosa che non abbiamo fatto in ossequio al principio di equivalenza di Ampère, che afferma che "agli effetti teorici e pratici un circuito elettrico equivale ad una calamita".

Data la continuità della variazione di frequenza, è impensabile che le energie delle diverse colonne siano energie diverse. E' la stessa energia che assume vari aspetti, al variare della frequenza. E', certamente, una energia affascinante da tenere in grande considerazione, se si pensa che è "onnipresente", dal microcosmo dei quid, al macrocosmo dell' universo, ed "onnipotente".

GENERALIZZAZIONE DELLA TEORIA DEI QUID

Ricordando che il "Quid" l' abbiamo assunto come incognita, siamo ora in condizione di estrapolarla dalla tabella e considerare la sua colonna quale generica rappresentazione di tutte le colonne, note od incognite, ove il "Quid" sia la variabile indipendente che assume, di volta in volta, i valori M, S, C, L, E, ecc.... La nostra sesta colonna, in tal caso, avrà la soluzione, come finora sospettato,

QUID = MENS

La colonna dei Quid, così generalizzata, sarà la colonna incognita da utilizzare, via via, per riempire tutte le caselle vuote.

Il numero delle sue formule, e quindi, delle sue leggi, è notevole perché le sue formule si ottengono generalizzando tutte le formule note delle colonne parallele. Queste colonne, peraltro, sono molto più numerose di quanto non possa sembrare; difatti fra esse sono compresi altri rami della Fisica che non abbiamo citato per semplicità, come Idraulica e Aerostatica, ed altri che forse non sospettiamo. O forse.... tutti ?

Questa energia, presente in tutti i casi, che è movimento e "vita", è una energia che anima tutto l' Universo, dal microcosmo al macrocosmo, e che "governa" lo stesso con le sue leggi numerose e perfette, immanenti e universali. Questa energia, con le sue forze ed i suoi campi variabili, con le sue onde sinusoidali ed i suoi flussi di induzione variabile, interagisce, per mutua induzione, con tutte le entità della tabella, anche con le nostre menti. Non si tratterà, per caso, di un "afflato Divino" ?

APPLICAZIONI DELLA TEORIA DEI QUID

Abbiamo ritenuto di risolvere la prima colonna incognita dei Quid con la soluzione: QUID = MENS. Cioè abbiamo ritenuto, per considerazioni biofisiche, che le frequenze di cui parlavamo erano quelle del pensiero.

L' entità in gioco, Quid, è dunque la "Mente".

L' energia in gioco è l' "energia mentale" o "pensiero"

L' interazione tra due menti è direttamente proporzionale al prodotto delle due quantità mentali, inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza e dipende dalla natura del mezzo interposto. La costante X dipende dal mezzo.

F= X (Q x q)/d2

Il "campo mentale" è lo spazio entro il quale si risentono gli effetti di una mente. Teoricamente infinito, praticamente no.

L' "intensità del campo mentale" è equivalente alla forza che si esercita su una mente di valore unitario, q = 1 :

H = X Q/d2

Il "potere mentale" è l' energia potenziale in un punto del campo mentale. Esprime il lavoro che la forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore unitario o per espellerla ai limiti del campo.

V = X Q/d

Il "lavoro mentale" è il lavoro che la forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore "q" o per espellerla ai limiti del campo.

L q/d

Si potrebbe andare avanti

Per informazioni: Oreste Palamara