Il treno storico


In quest'ultimi anni, l'attività del museo non si è limitata alla semplice conservazione e raccolta di oggetti e cimeli legati al mondo della ferrovia. Oltre alle numerose mostre storiche tematiche, come quella sulla ferrovia Transalpina, sulla tranvia Trieste Opicina e la rassegna dagli archivi britannici sulle ferrovie italiane (per parlare solo delle più recenti), sono stati organizzati moltissimi viaggi con treni storici diretti verso numerose località del nord est d'Italia, ma anche verso mete nella vicina Slovenia e della Croazia.

In un epoca in cui l'opinione pubblica non dimostrava molta sensibilità verso le vecchie locomotive, i volontari della Sezione Appassionati Trasporti del Dopolavoro Ferroviario di Trieste sono stati i primi ad organizzare treni storici. Grazie al contributo determinante di alcuni sponsor, sono state recuperate e restaurate vecchie vetture abbandonate nei piazzali degli impianti ferroviari di mezza Italia; i restauri hanno interessato pure gli interni, utilizzando allo scopo arredi provenienti da vetture gemelle. In questo modo sono state recuperate diverse carrozze che risultano ora in perfetta efficenza; alcune di esse sono attrezzate anche con il riscaldamento a vapore, il che ne consente l'utilizzo anche d'inverno con le vaporiere. In particolare, segnaliamo la vettura "centoporte" bagagliaio a tre assi, che necessita di una speciale deroga per circolare. Il mezzo è stato restaurato nella livrea d'origine castano isabella. Vi sono poi altre "centoporte" nella coloritura verde vagone (livrea anni 20-30), una vettura "Corbellini", e un bagagliaio. Queste vetture, vengono utilizzate sia con locomotive a vapore - italiane, slovene o austriache - sia con locomotori elettrici storici come la E 626.238, assegnata stabilmente a Trieste C.M. Nel futuro si prevede di utilizzare come mezzo di trazione la 728.022 , ora in avanzata fase di restauro e la locomotiva 740 108 di recente acquisizione.

È assegnato al deposito di Trieste Centrale (ma di fatto è in consegna al museo) uno degli ultimi treni di elettromotrici Ale 540.010 e Ale 540.030.

I principali viaggi che vengono organizzati dalla Sezione Appassionati Trasporti sono i seguenti:

  • Trieste Udine Tarvisio e ritorno
  • Trieste Monfalcone Cervignano Udine Gorizia Monfalcone Trieste
  • Trieste Cormons e ritorno
  • Trieste Portogruaro e ritorno
  • Trieste Udine Cividale (Ferrovia Udine Cividale) e ritorno
  • Trieste Udine Codroipo (Villa Manin) e ritorno
  • " Binari sconosciuti di Trieste", un itinerario che si snoda quasi ad anello sulle linee intorno alla città normalmente non aperte al traffico passeggeri. Questo itinerario ha avuto un successo di pubblico enorme, soprattutto per i panorami inediti che permette di scoprire. Il primo sabato di dicembre è ormai tradizione che su questo treno partecipi anche san Nicolò (popolare santo triestino) che porta nel sacco dolciumi e doni per i bambini presenti.

Il convoglio storico del museo viene impiegato inoltre per viaggi a lungo raggio, che raggiungono ad esempio le grotte di Postumia, l'Istria (Pola) e la regione carinziana (Villach). Un'altra meta particolarmente gradita dal pubblico è il lago di Bled, che viene raggiunto percorrendo la ferrovia Transalpina. In questi casi il treno viene formato sia con materiale rotabile delle Ferrovie Slovene, sia da con materiale misto.

Le stesse ferrovie dello Stato ricorrono di frequente al treno storico del museo, e organizzano spesso viaggi per gli studenti sulla pedemontana Gemona-Pinzano-Sacile, sulle linee della regione o del vicino Veneto.
Il convoglio si è spinto a distanze ancora maggiori per presenziare ad inaugurazioni o celebrazioni di particolare rilievo. Fra tutte ricordiamo le celebrazioni per 150 anni della prima linea ferroviaria in Slovenia, dove ha ben rappresentato l'Italia assieme all' ETR 470 .
Non va inoltre dimenticato infine l'uso dei mezzi della SAT per l'effettuazione di treni storici destinati a riprese video o cinematografiche.