Queste pagine riportano articoli e documenti relativi all'Arnoldo Mondadori Editore e Mondadori Printing di Verona, con particolare riguardo alle problematiche di tipo sindacale.
Crediamo opportuno che esse siano liberamente e facilmente consultabili, stampabili e distribuibili anche per coloro i quali non avessero avuto la possibilità di leggerle all'epoca della loro uscita.
Restiamo aperti ad eventuali contributi provenienti sia dalla Mondadori che da altri lavoratori, nella provincia di Verona o al di fuori di essa.
Il Sindacato Libero Mondadori nasce tra il 23-10-2000 ed il 6-11-2000, cioè tra l'annuncio delle nuove elezioni RSU in Mondadori Verona e la consegna della documentazione per le stesse, ad opera di un gruppo di lavoratori dell'Arnoldo Mondadori Editore e della Mondadori Printing arcistufi di essere trattati come burattini dalla Direzione Aziendale (signori Gianfranco Righi , Gennaro Montalto, Gianni Perino Vaiga e Claudio Feltrin ) e da CGIL, CISL e UIL, loro lacchè.
Inseriamo alcuni volantini prodotti dal Sindacato Libero Mondadori ed una parte del carteggio con la Mondadori, che, madre protettiva, cerca in ogni modo di favorire la Triplice e di boicottare, discriminare e distruggere il Sindacato Libero. Finora, senza esito.
Ossia:
Per conoscere meglio il personaggio, accludiamo una foto dello stesso. Assicuriamo tutti i lettori di queste pagine che la foto qui pubblicata non è stata ritoccata in alcun modo, ma è identica a quella da lui inviata ai Probiviri Fistel-Cisl.
Marzo 1997: Al Congresso Fistel-CISL il Segretario uscente, Renato Lunardi , pur essendo già pensionato dall'1/2/1996 ed iscritto alla Federazione Pensionati della CISL, si iscrive di nuovo alla (FIS)Tel (come se fosse un lavoratore attivo) e si presenta di nuovo candidato. Vince, però convenendo per iscritto con i congressisti di lasciare la carica entro due anni ad Andrea Sabaini ("questo è l'impegno che dichiaro formalmente di rispettare dinanzi a questo Congresso"). Solo a queste condizioni il documento viene approvato dal Congresso.
Febbraio 1999: Dopo due anni Lunardi dichiara al sottoscritto che gli atti congressuali non contano nulla (sic!) e che resterà per tutto il mandato di quattro anni. Alla faccia degli Iscritti e dei Congressisti...
Luglio 1999: Sessanta dipendenti Mondadori iscritti alla Fistel-CISL chiedono al segretario Provinciale UST-CISL (Sergio Soprani) e al Segretario Nazionale Fistel-CISL (Armando Giacomassi) di intervenire per dichiarare Lunardi decaduto dalla carica, ma nessuno dei due si muove. Il secondo non risponde neppure. Così si rafforza il legame tra Iscritti ed Organizzazione...
Dicembre 1999: Visto l'ossessivo attaccamento di Lunardi alla sua (ex) poltrona, visto che non vuole sentire ragioni, anche di fronte ai continui danni che la sua presenza arreca alla Fistel-CISL, visto che le gerarchie CISL non sono intervenute, chiediamo l'intervento dei Probiviri, che lo dichiarino immediatamente decaduto dalla carica, per le sue gravi e continuate violazioni statutarie. Ci aspettiamo una risposta che mostri come la nostra Organizzazione sia capace di trovare al suo interno l'onestà di togliere subito la carica alle persone che ne hanno violato le leggi.
Gennaio 2000: Lunardi fa scrivere due denunce contro Gardani ai suoi Segretari: Giannantonio Bellomi, Andrea Sabaini, Angelo Mattinzioli , per una pretesa aggressione creata da lui e dai suoi testimoni compiacenti e chiedendo una censura sulle idee politiche manifestate su Internet dal sottoscritto. Denunce risibili, ma...
Marzo-Aprile 2000: Rapinatore rilasciato. Carabiniere condannato! Con 4 sentenze scandalose, i Probiviri di categoria della Fistel-Cisl, Francesco Fazzalari (Presidente), Girolamo Alotta, Romano Rambaldi e Marcello Troiani assolvono Lunardi da tutte le accuse e condannano l'accusatore Gardani a tre anni di sospensione per la pretesa aggressione ai danni di Lunardi.
Poiché crediamo che questi lodi screditino chi li ha emessi e non chi li ha subiti, ne riportiamo il testo integrale.
8 Maggio 2000: Renato Lunardi, Giannantonio Bellomi, Andrea Sabaini ed Angelo Mattinzioli, convinti di averla fatta franca grazie ai Probiviri Fistel, emettono un arrogante volantino , grondante soddisfazione per le quattro sentenze sopra riportate. Incautamente, affermano che i Probiviri hanno riscontrato "la piena regolarità di tutto quanto evidenziato". Che faccia tosta! Avrebbero fatto meglio a stare zitti, perché...
16 Maggio 2000: Con un gruppo di iscritti presentiamo ricorso (in Formato Word ) ai Probiviri Confederali CISL e chiediamo l'intervento del Segretario Generale Sergio D'Antoni, denunciando Renato Lunardi anche per ulteriori irregolarità a suo vantaggio (nell'acquisto di una vettura per lui da parte della Fistel), coperte da lui e dai suoi segretari Giannantonio Bellomi, Andrea Sabaini ed Angelo Mattinzioli. Inoltre denunciamo i quattro Probiviri Fistel-Cisl, Francesco Fazzalari (Presidente), Girolamo Alotta, Romano Rambaldi e Marcello Troiani, per complicità con Lunardi & C ed evidente incapacità professionale nell'esercizio della loro funzione. Queste sono le 22 firme allegate al ricorso: probfir1.gif probfir2.gif probfir3.gif .
Adesso attendiamo la risposta delle massime istituzioni CISL. Speriamo che sia rapida, dovrà essere giusta.
Il 25-5-2000, su istigazione di Lunardi, esce un volantino assurdo , firmato dagli altri quattro delegati della RSU Mondadori, cioè Luciano Adami, Daniele Aurenghi, Gabriella Salvetti, Paola Zenatello, in cui gli stessi, per ritorsione al ricorso, vorrebbero escludermi dalla RSU!
Ma i Lavoratori sanno che ciò è illegale: scrivono questa diffida rivolta ai Delegati ed alle Segreterie e raccolgono ben 156 firme su circa 320 dipendenti per sostenerla: diffdb01.gif , diffdb02.gif , diffdb03.gif , diffdb04.gif , diffdb05.gif , diffdb06.gif , diffdb07.gif , diffdb08.gif , diffdb09.gif .
Così i 4 Delegati, sconfessati dai propri reparti, ci fanno una pessima figura e devono ringraziare Lunardi ed i suoi accoliti, che, senza sporcarsi le mani, li hanno mandati al massacro contro la nostra gente e contro ogni logica, per salvaguardare i propri interessi egoistici. Il 20 Giugno, però, per effetto della reazione popolare, firmavano il seguente documento .
Finalmente, dopo aver spolpato a sufficienza la Fistel, di iscritti ed altro, Lunardi, il 27 Ottobre 2000, migra ad altra mangiatoia.
Gennaio 2001: La sentenza dei probiviri confederali CISL non è stata rapida, né giusta, ma ha dovuto, a denti stretti, ammettere almeno che Lunardi è un impostore che ha ricoperto per quasi quattro anni una carica che non gli competeva. Con la complicità di tutta la CISL!
Gennaio 1998: Il segretario CISL, Renato Lunardi, presenta la squadra uscita dalle elezioni in Mondadori del Dicembre 1997. Afferma (insieme e d'accordo con i due interessati) che Roberto Brunetto, suo fedelissimo, farà parte dell'Esecutivo fino alla fine del 1998, dopo di che verrà sostituito da Antonio Bellomi, altro suo fedelissimo.
Novembre 1998: Renato Castellotti rassegna le dimissioni dall'Esecutivo. Lunardi se ne infischia delle promesse e dichiara che al suo posto entrerà Antonio Bellomi, senza l'annunciata staffetta con Brunetto. Viene convocato un attivo dei Delegati Mondadori che, 8 contro 4, si esprime perché Castellotti (stampatore) sia sostituito da Domenico Cunego (pure stampatore) e non da Bellomi, che è delle Preparazioni come Brunetto. Lunardi prima strepita, pretendendo dimissioni a dritta e a manca, poi chiede tempo, asserendo che Cunego potrà entrare in Esecutivo pochi mesi dopo, così saranno rappresentate anche le stampe.
Febbraio 1999: Passato il momento critico, Lunardi, con un colpo di mano concordato con la CGIL, nomina e fa passare in RSU proprio Antonio Bellomi, confermando l'inattendibilità delle sue promesse.
Agosto 1999: Grazie alla spaccatura della RSU concordata con la Direzione (vedere sotto), riesce a liberarsi dei due membri dell'Esecutivo che anteponevano il bene dei lavoratori ai suoi ordini (Marcello Gardani e Mario Mura), che restano con l'Arnoldo Mondadori Editore e non con la Mondadori Printing.
Settembre 1999: entra in Esecutivo Marco Mantovanelli, ex "pecora nera", ma che, accodandosi alla linea di Lunardi, fa subito "carriera", da ripescato (perché tredicesimo e primo dei non eletti alla RSU) a membro dell'Esecutivo. Congratulazioni.
Dicembre 1999: Le stampe non sono ancora rappresentate nell'Esecutivo CISL, ma i tre membri presenti sono tutti fedeli esecutori degli ordini di Lunardi. Le sue fatiche sono premiate.
Gennaio 2000: Mantovanelli esce dall'Esecutivo. Qualcosa si è rotto?
Giugno 1998: Dopo ripetute prevaricazioni subite dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria della Mondadori, alcuni Delegati RSU, tra cui il sottoscritto, presentano una mozione per la dignità e l'autonomia della RSU, che, purtroppo, viene bocciata dalla stessa, con 7 favorevoli (Nicola Burato, Giannino Castagna, Antonio Fochesato, Marcello Gardani, Mario Mura, Cristina Rebonato, Gabriele Righetti ), 3 astenuti e 10 contrari (li indichiamo?). Non giubilanti a sufficienza, i delegati CISL Antonio Bellomi e Giancarlo Negrini, fedelissimi al Segretario Renato Lunardi, mi indirizzano questa lettera di critica , a cui rispondo .
Dicembre 1998: La Direzione Mondadori annuncia con nonchalance che è sua intenzione cedere un'area dello stabilimento situato alle Ferrazze di Verona ad una ditta esterna (Finservice) "per eseguire lavorazioni decentrate ormai da anni. Dette lavorazioni saranno effettuate da 4 o 5 persone.". Il Segretario CISL, Renato Lunardi, afferma che non se lo devono neppure sognare e galvanizza le sue truppe in proposito. Gli crediamo, ma dopo poche settimane compie un'accostata di 180° e dichiara che la cosa si può fare, "a condizione che vengano impiegati lavoratori con il contratto dei grafici". La gente non si fida e teme per il proprio futuro, ma l'accordo viene firmato ugualmente.
Ottobre 1999: Risultato: le "4 o 5 persone" sono diventate 40 o 50, di cui pochissime con il contratto dei grafici, le altre dipendenti da una cooperativa ed utilizzate anche in compiti che la legge vieta loro di svolgere! Inoltre effettuano lavorazioni anche in diretta concorrenza con quelle dei nostri colleghi dall'altro lato del cortile, e non solo quelle "decentrate ormai da anni". Le Segreterie Provinciali gettano acqua sul fuoco.
Aprile 2000: Visto che tutto è stato digerito, finora, il decentramento entra "in casa" anche nel reparto Legatoria Mondadori e viene ampliato alle Spedizioni Periodici. Orizzonti sconfinati si aprono...
Dicembre 2003: Fine annunciata ma non per questo meno malinconica. Le spedizioni periodici alle Ferrazze di Verona vengono chiuse dalla Mondadori. I dipendenti prepensionati o riciclati al reparto Spedizione Libri (Magazzino Centrale Editoriale). ora alle Ferrazze lavorano dipendenti extracomunitari, in gran parte appartenenti a cooperative, utilizzati al posto degli operai in spregio alla legge. L'Ufficio del Lavoro di Verona, a cui avevamo sporto denuncia noi del Sindacato Libero, quando ha sentito parlare della Mondadori ha rifiutato di intervenire. Amen.
Luglio 1999: Con la creazione della Mondadori Printing (1/8/1999), alla
Direzione Aziendale non par vero di cogliere l'occasione per spezzare,
d'accordo col Sindacato ufficiale, l'unità della Rappresentanza Sindacale
Unitaria di Verona (12/7/1999). Questa vota per restare unita (15/7/1999),
ma le Segreterie se ne infischiano e firmano altrimenti (19/7/1999). Ciò
costa loro una mozione di censura e sfiducia proposta dal sottoscritto e
votata dall'Assemblea Generale Mondadori, con uno strepitoso 95% di consensi
(23/7/1999), col mandato di ritirare la firma dall'accordo. Le Segreterie
se ne fregano della sfiducia e se ne impipano del mandato, pur di lasciare
le RSU separate. Divide et
impera.
Luglio 1999: 159 dipendenti Mondadori chiedono al segretario Provinciale UST-CISL (Sergio Soprani) e al Segretario Nazionale Fistel-CISL (Armando Giacomassi) di intervenire per ripristinare l'unità della RSU, ma nessuno dei due si muove. Il secondo non risponde neppure.
Ottobre 1999: Segreterie ed Esecutivo della Mondadori Printing siglano con la Direzione un'accordo per la modifica degli orari nel reparto Stampa Rotocalco. Esso prevede un aumento medio del numero di ore notturne, a fronte di una diminuzione media del salario annuo. La Rotocalco (in agitazione da Marzo per aumenti salariali che non riceverà) boccia l'accordo con 41 voti favorevoli e 97 contrari. Prima, Segreterie ed Esecutivo scrivono di non poter prescindere dal voto referendario, poi, il giorno dopo, se ne stropicciano del voto referendario e firmano quanto è stato bocciato.
Cominciano a piovere tessere di ritorno... Ricerca affannosa di un colpevole cui addossare la colpa...
Novembre 1999: Per il problema dell'armonizzazione con Segrate, le Redazioni Libri di Verona scrivono una lettera di sfiducia al Sindacato e l'appendono nelle bacheche sindacali. La Direzione Aziendale, in un commovente slancio di amore materno (non si sa se per i dipendenti o per i sindacalisti amici), manda subito i suoi incaricati a strapparla dalle bacheche sindacali, (illegalmente, perché non le compete alcuna censura su quegli spazi), per evitare che i lavoratori possano essere traviati da letture sediziose.
Gennaio 2000: Anche la Stampa Offset Mondadori scrive una lettera di critica dura all'Esecutivo RSU (in mano a Lunardi, Stefanelli ed Emanuelli, Segretari Provinciali CISL, CGIL, UIL) per il suo asservimento all'Azienda. Chiedono, sarcasticamente: "Ma da chi dobbiamo difenderci?"
Domanda, a ben riflettere, amarissima.
Political Books and writings (Pagine politiche ed il libro L’Anticostituzione)
Music Divine (musica di carattere sacro, in formato MIDI e Postscript)
Talking with God (Pagine di spiritualità ed introspezione)
Free literature on the Net (I racconti della raccolta “L’Ultimo tramonto del Sole”).
