Che cos'è il COMITATO GOLFO per la verità sulla guerra

Il Comitato Golfo, che ha avuto fra i fondatori padre Ernesto Balducci, è nato nel giugno 1991 - in collegamento col Tribunale sui crimini di guerra promosso negli Stati Uniti dall'ex ministro alla giustizia Ramsey Clark - per documentare con video, dossier e rassegne stampa le vere ragioni della guerra del Golfo e delle sanzioni contro l'Iraq.

Nel 1992, insieme all'associazione Un Ponte per Baghdad, ha promosso nel primo anniversario della guerra il convegno "Processo alla guerra" e la campagna contro l'embargo, condotta negli anni successivi attraverso raccolte di firme, presentazione di mozioni parlamentari, mostre e altre pubblicazioni, giornate d'informazione, sostegno alle iniziative di solidarietà del Ponte (raccolte aiuti, accoglienza ospitaliera a bambini iracheni ecc.). Sempre nel 1992, insieme al Ponte, ha organizzato a Napoli un convegno contro l'embargo all'Iraq, da cui è nato il Coordinamento internazionale contro gli embarghi, che ha promosso nel '93 la manifestazione di Ginevra e Atene, aderendo ai convegni di Londra e Madrid (1995). Ha organizzato nel V anniversario della guerra del Golfo la giornata italiana nel quadro della giornata internazionale contro gli embarghi.

Intanto, dal 1992, il Comitato Golfo ha esteso l'informazione e l'iniziativa a tutte le guerre. Nel 1992-93 ha pubblicato due volumi (La strategia dell'impero, L'oro e la spada) sul nuovo ordine mondiale, ha promosso la giornata di mobilitazione per il ritiro dell'Italia dalla Somalia e la campagna contro il "nuovo modello di difesa", su cui ha curato una rassegna stampa. Nel 1994 è stato fra i promotori del controvertice di Napoli contro il G7 e ha aderito alla settimana alternativa di Madrid contro le istituzioni di Bretton Woods, dedicando a questi temi un seminario di studio, rassegne stampe e dossier. Nel 1995 si è fatto promotore, con "Un Ponte per Dyarbakir", campagna collegata al "Ponte per Baghdad", della mobilitazione in solidarietà col popolo kurdo e contro la vendita italiana di armi alla Turchia, curando un dossier di denuncia sull'argomento.

Nel 1994, col documento "Per una svolta di pace", il Comitato Golfo ha proposto un coordinamento fra tutte le associazioni pacifiste italiane, sfociato nella Convenzione pacifista - cui aderiscono per adesso un centinaio di gruppi locali o nazionali, e che si vuole estendere a tutti i pacifisti. Nel 1995 la Convezione ha promosso una campagna informativa contro il nuovo modello di difesa e un seminario sul pacifismo. La Convenzione milanese ha promosso appelli e una due giorni per la pace in Bosnia, con la partecipazione di gruppi ex jugoslavi. L'1-2 giugno 1996 su iniziative del Comitato e altre associazioni è stata organizzata la assemblea "Agire per la pace", che intende rilanciare la Convenzione.

Dal 1993, il Comitato Golfo pubblica"Guerre&Pace", mensile di informazione sui conflitti e le iniziative di pace, che ha una propria redazione autonoma e dˆ un'informazione, unica in Italia, alternativa a quella dei media, sulle guerre, le loro radici politiche ed economiche, il nuovo ordine mondiale e le istituzioni sovranazionali, le iniziative per la pace. Dal 1996 tratta anche i temi dell'immigrazione, dei conflitti legati all'organizzazione internazionale del lavoro, ambientali e di genere. Nel 1997 passerà in proprietà e in gestione a una Cooperativa editoriale che intende dare impulso anche ad altre pubblicazioni e iniziative di informazione internazionale alternativa.

Il Comitato Golfo ha l'obiettivo di rafforzare, in seno al movimento pacifista italiano, una tendenza che leghi la lotta per la pace a un lavoro di informazione e analisi internazionale, alla lotta per una nuova politica estera dell'Italia (uscita dalla NATO, rifiuto del nuovo modello di difesa, cooperazione fra i popoli) e all'azione di solidarietà internazionalista anche attraverso un più stretto rapporto con associazioni, riviste pacifiste, antimperialiste e internazionaliste di altri paesi, soprattutto del Mediterraneo.

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