SOLIDARIETA' CON I PRIGIONIERI POLITICI

Sono passati cinque anni dalla costruzione del carcere di massima sicurezza (Cárcel de Alta Seguridad, CAS). Sono stati cinque anni di lotte per i prigionieri politici, cinque anni di scioperi della fame, di lotte per ottenere diritti elementari sanciti da varie Convenzioni ONU, dalla Convenzione delle "Regole minime per il trattamento dei reclusi" ai "Principi basici per il trattamento dei reclusi", alla Convenzione contro la Tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o denigranti, ecc…, convenzioni per altro sottoscritte dallo stesso governo cileno.

Oggi 20 febbraio, un'ottantina di prigionieri politici cileni si trova al quattordicesimo giorno di sciopero della fame. Sono in sciopero perché la gendarmeria è intervenuta nella notte del 6 febbraio scorso, torturando i prigionieri politici (pedate in faccia, colpi con colpi dei calci di fucile, immersioni forzate ecc. . ) e trasferendone 56 in altre carceri del paese.

Ma qualcosa in Cile si muove, l'isolamento ed il silenzio che il governo della concertazione vuole imporre sulla questione della prigionia politica stanno terminando. La denuncia  del cappellano della gendarmeria contro le forze di polizia per i fatti del 6 febbraio scorso, ne sono un esempio.

Oggi 20 febbraio, in Cile, la "Central Unitaria de Trabajadores", ovvero il più grande sindacato cileno, insieme alla "Organización de Defensa Popular" (unica organizzazione che in Cile da anni difende tutti i prigionieri politici) realizzeranno una pubblica iniziativa per chiedere la libertà dei prigionieri politici.
 
Aderiamo alla manifestazione del Comitato dei Lavoratori Cileni in Esilio, non possiamo che apprezzare quanto da loro fatto fin'ora, pur credendo necessario che sulla questione dei diritti umani, dei prigionieri politici cileni, della democrazia in Cile, vada comunque coinvolta ogni organizzazione politica, sociale, religiosa e dei diritti umani.  Invitiamo quindi ogni cittadino a muoversi, a non tacere !

Saranno poi i fatti a evidenziare chi sarà complice dei genocidi.

Invitiamo tutti a rimanere allerta su quanto potra succedere in Cile, sulla situazione dei prigionieri politici, sull'azione repressiva dei servizi di sicurezza cileni contro chi denuncia le violazioni dei diritti umani, perpetrate dal governo cileno.

Invitiamo alla costruzione di una rete di relazioni che permetta di attivarci rapidamente .. per impedire che, in Cile ed in molti altri posti del mondo, le ingiustizie di ieri e di oggi siano anche quelle del domani.

       Comitato Internazionalista Arco Iris,
Via Don Minzoni 33  . 25082 Botticino Sera (Brescia)
tel/fax/segr. 030 - 2190006   E-mail: Ale.Ramon@numerica.it    

Per seguire quanto accade in Cile: pagina internet:
http://www.altern.org/ddhh
Campagna per la Libertà e la Vita di María Cristina San Juan e Marcela Rodriguez