Buenos Aires, 23 febbraio 1999
Signor Giovanni Paolo II
Ci è costato varii giorni accettare la domanda di perdono che Lei Signor Giovanni Paolo II ha richiesto per il genocida Pinochet.
Ci dirigiamo a Lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di Papa nel vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l'assassino.
Gesù è stato crocifisso e le sue carni lacerate dai giuda che come Lei oggi difendono gli assassini.
Signor Giovanni Paolo, nessuna madre de1terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Bancer e di Stroesner accetterà rassegnatamente la sua richiesta di clemenza.
Noi La incontrammo in tre opportunità, però Lei non ha impedito il massacro, non ha alzato la sua voce per le nostre migliaia di figli in quegli anni di orrore.
Adesso non ci rimangono dubbi da che parte Lei stia, però sappia che sebbene il suo potere sia immenso non arriva fino a Dio, fino a Gesù.
Molti dei nostri figli si ispirarono a Gesù Cristo, nel donarsi al popolo.
Noi, la Associazione "Madres de Plaza de Mayo" supplichiamo, chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni Lei Signor Giovanni Paolo II, che denigra la Chiesa del popolo che soffre, ed in nome dei milioni di esseri umani che muoiono e continuano a morire oggi nel mondo in mano ai genocidi che Lei difende e sostiene, DICIAMO NON LO PERDONI SIGNORE A GIOVANNI PAOLO II !
Asociación Madres de Plaza de Mayo
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nota: Fax del Vaticano: 06 - 69885378