1º.- Che il governo della Concertazione continua la sua politica di repressione e annientamento dei prigionieri politici, che sono stati sottoposti a tortura per mano della gendarmeria, il 6 febbraio durante il trasferimento al carcere di Colina. Tale trasferimento aveva come obiettivo quello di aggiungere all'interno del carcere di massima sicurezza nuovi microfoni, altre camere a circuito chiuso, più maglie metalliche alle finestre, e più sbarre, per vigilare gli stessi prigionieri durante tutto il giorno e poter attuare una politica di segregazione e isolamento. Queste stesse misure furono rifiutate nel 1994 dalla Commissione per i Diritti Umani del Parlamento e da altre organizzazioni sociali e politiche. Oggi, tuttavia, nessuna di queste organizzazioni, ormai grandi e istituzionalizzate, si è opposta rifiutando queste condizioni inumane alle quali si vuole sottoporre i prigionieri politici.
2º.- Il giorno 29 marzo 40 prigionieri politici sono stati nuovamente
ritrasferiti al carcere di massima sicurezza (CAS), 9 di loro sono rimasti
nel carcere di massima sicurezza di Colina e 7 in altre carceri del
paese. La gendarmeria li ha trasferiti alle undici della notte, attraverso
una grande operazione senza che si registrassero fatti di violenza fisica.
Il governo per porre fine allo sciopero della fame si era impegnato attraverso
il vicedirettore della gendarmeria, del presidente della Commissione per
i Diritti Umani Jaime Castillo Velasco e il capellano Nicolás Vial,
a rispettare i diritti dei prigionieri ed a rendere ancora più flessibile
il regime interno di carcerazione e delle visite per porre fine alla segregazione
interna ed esterna. Tuttavia, questo impegno è stato disconosciuto
e nuove misure repressive sono state adottate tanto nella struttura del
penitenziario come nel sistema interno di carcerazione e nelle visite,
dove sono state sottratte 40 ore di visite ai familiari, dove ai prigionieri
sono concesse adesso solo 12 ore nei corridoi, dove vige l'isolamento.
Il Direttore della Gendarmeria Hugo Espinoza ha minacciato pubblicamente
i prigionieri di trasferire ad altre carceri del paese coloro che infrangano
le norme del sistema di carcerazione interno, dove questa misura è
già stata adottata tre giorni fa, quando Andrés Jordán
prigioniero politico del CAS, è stato provocato da un gendarme e
nel rispondere verbalmente, è stato punito con il trasferimento
al carcere di Colina, dove permane tutt'ora in stato di isolamento. E'
risultata così dimostrata con questo atteggiamento l'intenzionalità
annientatrice di un governo che non esita a difendere un genocida come
Pinochet, a proteggere l'impunità ed a violare i diritti umani
della maggioranza dei cittadini, risolvendo i problemi che lo stesso con
le proprie politiche crea, attraverso la repressione, contro il popolo
Mapuche, contro i lavoratori, contro gli studenti e in questo caso contro
i prigionieri politici.
3º.- Davanti alle violazioni dei propri diritti i prigionieri
politici, si sono rifiutati di legittimare il nuovo sistema interno di
carcerazione. Hanno quindi rifiutato le visite dei familiari nelle
condizioni imposte dalla gendarmeria. I prigionieri politici sono stati
sanzionati con la privazione della loro libertà, però questo
non significa che possano essere sottoposti a torture, che si possano violare
i loro diritti all'educazione, al lavoro, alla salute e si possa imporre
loro un sistema di carcerazione interno annientatore, attraverso punizioni
illegali, che li danneggiano psichicamente e che cercano, infine, di punire
le loro idee e ciò che queste rappresentano per il movimento popolare.
Questa è la ragione per la quale si costruisce una prigione politica
e si propuovono leggi speciali ed arbitrarie per le quali, per uno stesso
reato, gli imputati vengono sottoposti a doppio processo sotto la giustizia
militare e sotto quella civile, con pene che si sommano, con condanne spropositate
e senza rispettare il diritto ad un regolare processo.
4.- Chiediamo alla solidarietà internazionale di inviare lettere di protesta al governo cileno, ripudiando questi fatti che attentano alla dignità ed ai diritti umani dei prigionieri politici.
7 aprile 1999
Presidente de la República: Eduado Frei Ruiz Tagle
Fax: 0056 - 2 - 6904020
Dirección: Palacio de la Moneda Santiago, Chile
Ministerio de Justicia: Soledad Alvear
Fax: 0056 - 2 - 6987098
e-mail: minju@reuna.cl
Dirección. Morandé 107 Santiago, Chile
Gendarmería de Chile: Director Nacional Hugo Espinoza
Fax: 0056 - 2 - 6982266
Dirección: Rosas 1274 Santiago, Chile
Fonte:
ORGANIZZAZIONE DI DIFESA
POPOLARE
e-mail: odep@reuna.cl
Pagina web: http://www.geocities.com/TheTropics/Harbor/7412