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Dossier sulla riapertura dell'ospedale Santo Spirito. Pag. 1

Indice


Premessa.

Nel Dicembre 1999 si è inaugurato un cantiere facendolo passare per un ospedale; "Striscia la Notizia" per prima e poi altri organi di informazione hanno raccontato agli italiani solo una piccola parte della triste realtà dell'ospedale "Santo Spirito" chiuso per diciotto mesi e riaperto frettolosamente nonostante scavi, macerie e ponteggi.
Oggi (Aprile 2000) a ventidue mesi dalla chiususra e a quattro dalla riapertura non solo in parte dell'ospedale i lavori sono ancora in alto mare (come ad esempio nel reparto di medicina il cui stazionamento nell'ospedale privato S.Carlo costa 200 milioni al mese), o sono appena iniziati (come per il reparto di psichiatria) ma le parti completate mostrano gravissime carenze, non solo nella progettazione (non rispondente ad elementari criteri di vivibilità, operatività, interazione tra operatori ed utenti) ma anche nella realizzazione nonostante siano già stati spesi più di 50 miliardi.

Carenze ed inadeguatezze generalizzate.

Prima dei problemi delle singole Unità Operative vogliamo elencare quelli comuni a tutto l'ospedale.

Vie d'accesso.

  1. Sono stati appena montati dei nuovi cartelli indicatori nel cortile in tre lingue: italiano, spagnolo, inglese. Peccato che la traduzione in inglese di:
    1. gastroenterologia sia stomatology (=stomatologia ="Studio delle malattie della bocca";
    2. centro prelievi sia blood letting (=salasso).

Locali.

  1. Gli scarichi dei bagni si otturano spesso allagando con liquami reparti e Pronto Soccorso.
  2. Molte porte sono state montate male ed hanno rigato il linoleum.
  3. Non è in funzione, a quanto ci risulta, l'impianto antincendio.

Materiale.

  1. Ancora mancano i carrelli per la biancheria sporca ed i sacchi con la biancheria sporca vengono trascinati in terra o fissati col cerotto al carrello della biancheria pulita.
  2. È appena arrivata una nuova partita di deflussori per fleboclisi: privi di attacco "luer-lock" (attacco a vite che consente il fissaggio del deflussore all'ago impedendo disconnessioni accidentali proteggendo l'utente dal rischio di gravi perdite ematiche e gli operatori dal rischio di contaminazione biologica) ed estremamente corti.

Personale.

  1. Non è stato presentato un progetto serio di pianta organica.
  2. Non si è ottemperato alla "nota Cosentino" (che prevedeva l'individuazione del personale addetto a mansioni diverse da quelle della sua qualifica).
  3. Continuano ad esistere reparti in cui impera il nepotismo, tanto che la direzione infermieristica è affidata ad operatori privi dei necessari titoli.
  4. Il personale, sia infermieristico che ausiliario, è già carente nonostante l'incompletezza dell'apertura.

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