"Ti porto della birra,
o prode guerriero,
mescolata alla forza
ed alla superba gloria;
ella è piena di
canti e di rune salutari,
di buoni segni magicie
di rune della felicità.
Devi imparare le rune
della vittoria, se vuoi ottenere il
trionfo
ed intagliarle sull'elsa
della spada;
alcune sulla lama, altre
sul dorso di essa,
ed invocare poi, per
due volte, Tyr.
Devi conoscere le rune
della birra, se la sposa di un altro
vuoi che non ti inganni
nella fede che le presti;
le devi incidere su un
corno o sul dorso della mano e marcare un'unghia: "Naudh".
Devi benedire
la coppa piena e guardarti dal pericolo
e mettere dell'aglio
nella bevanda:
ed io posso assicurarti
che a te mai capiterà dell'idromele avvelenato.
Devi apprendere le rune
dei parti, se vuoi soccorrere
ed aiutare le donne a
partorire figli ;
le devi incidere nella
mano e stringere gli arti:
allora le Disir daranno
aiuto.
Devi preparare le rune
della tempesta, se vuoi salvare negli stretti le navi:
le devi incidere sulla
porta e sul timone e imprimerle a fuoco sul remo:
per quanto alte siano
le onde dei marosi,
tuttavia sano e salvo
dal mare tornerai.
Devi conoscere le rune
dei rami, se vuoi essere medico
e conoscere le varie
specie di ferite; le devi incidere su una scorza, e sugli aghi di abete,
i cui rami siano rivolti ad oriente.
Devi conoscere le rune
dell'eloquio, se vuoi che nessuno
ti faccia scontare le
offese ricevute.
Intreccia le rune e mescolale
ad arte ,
disponile tutte insieme,
nell'assemblea
dove gli uomini devono riunirsi per i supremi giudizi .
Devi imparare le Rune
della mente , se vuoi divenire
più intelligente
di un altro uomo.
Quelle le inventò,
le intagliò
e le compose Hropt, da
quel liquido che gocciolava
dal cranio di Heidhdraupnir
e dal corno di
Hoddrofnir.
Egli stava sul monte
con una spada ;
sul capo portava un elmo
;
allora la testa di Mimir
pronunciò
intellegibilmente la
sua parola e disse delle rune veraci
........
Ecco le rune di faggio,
ecco le rune dei parti,
ecco le rune della birra,
e le famose rune
magiche,
per colui che le può,
intatte ed inalterate, adoperarle come salutari amuleti
giovatene, se le hai
apprese,
fino alla rovina degli
dei"
( Sigrdr., str.5-14;19)