TALAMI


You are visitor :   February 2000.




 

History, traditions, culture.


This page  contains a short History of the

"TALAMI"

a traditional and very  old  feast with which Orsogna celebrates

"MARIA SANTISSIMA  of   the REFUGE"



La Festa dei TALAMI

Come un rito, ogni anno Orsogna celebra la tradizionale Festa dei Talami. E' una festa caratteristica che si svolge il primo martedi dopo Pasqua . Da alcuni anni   viene ripetuta, in edizione notturna,  il 15 agosto,  ed in questa edizione estiva richiama un gran numero di  persone, anche da paesi molto lontani e soprattutto gli Orsognesi residenti all'estero ed in altre città italiane.

In origine , probabilmente, era un rito pagano in occasione del ritorno della Primavera (feste e riti simili se ne trovano, innumerevoli, nelle civilta' contadine). Con l'avvento del Cristianesimo - di certo in epoca tardo-medioevale - il rito delle offerte sacrificali delle primizie e della gioa per la fine del periodo invernale, fu collegato alla venerazione della Madonna del Rifugio . Ad Orsogna si venera ancora una statua della Madonna del Rifugio in atto di coprire i suoi fedeli col suo manto - come fosse, appunto, un "rifugio" per i devoti. Mentre non esiste piu' la antica e particolarissima immagine della Madonna Nera del Rifugio, alla quale era stata originariamente collegata la Festa dei Talami. Quella immagine , di cui abbiamo una riproduzione ,  venerata moltissimo ad Orsogna, si trovava, fino al 1943, sull'Altare maggiore della Chiesa o Cappella della Madonna del Rifugio , distrutta completamente dalla guerra. Gli orsognesi piu' anziani ricordano ancora la bella chiesa tutta bianca , non grande (metri 22 x metri 10 circa) ma molto luminosa , che si ergeva sulla imponente rupe che domina la valle del Fiume Moro dalla Maiella all'Adriatico. Fu proprio la posizione di Orsogna - soprattutto la parte rivolta a sud, verso la valle del Moro, che rappresentava il nucleo originario del paese e quindi vi erano state erette le chiese piu' antiche - a determinare da parte del comando tedesco - in particolare del Maresciallo Kesserling - la scelta di Orsogna come baluardo per bloccare gli Alleati che avanzavano da Sud nell'estate/autunno del 1943 , (MORO RIVER battle) e quindi la completa evacuazione della popolazione civile e la quasi totale distruzione degli edifici pubblici e privati. Dunque la sede originaria del Talamo fu quella chiesa situata dove oggi c'è il Piazzale Belvedere.
Secondo la leggenda, il tempio fu edificato in quel luogo perchè vi era apparsa, in epoca immemorabile, la Vergine Maria, tra i rami di un albero di fichi.
Scrive Pio Costantini : "
La leggenda sull'origine del culto della Madonna Nera è molto incerta e non ha sufficiente radice nella credenza popolare. Si ritiene che la Madonna sia venuta dall'Egitto e si sia posata su un albero. Onde a venerazione la costruzione della Cappella" . "Questa della Madonna che si posa sull'albero è credenza consueta in Abruzzo".
Il culto di una Madonna dalla pelle scura e' abbastanza diffiso in Italia e non solo in Italia. Si pensi alla Madonna venerata a Loreto (AN) ed alla Madonna di Cestokova (Polonia).
Difficile, per mancanza di documenti attendibili, stabilire la data di fondazione della chiesa. Il dato storico più antico è l'iscrizione su una campana, fusa da
Luca da Guardiagrele, nel 1341 :"Ad Honor Dei a B.M. Semper VIR. Univer. Ursonii, F. and. MCCCXLI, Opus Lucae de Guar. Grelis.". La chiesa, mentre negli ultimi tempi veniva comunemente detta "Chiesa della Madonna" , nei documenti dei secoli XIV, XV, XVI è chiamata Chiesa o Cappella della Madonna del Rifugio: con questa denominazione la chiesa è indicata anche in un codice pergamenaceo del secolo XIV, contenente gli Statuti della Bagliva di Orsogna. Il prezioso documento è ora custodito presso la Biblioteca del Senato della Repubblica che ne ha curato la pubblicazione nel 1930. Della Chiesa si parla, inoltre,  nella relazione o verbale di visita pastorale effettuata dall'arcivescovo di Chieti, Mons. Giovanni Oliva, nell'anno 1576,  nella quala si legge quanto segue : " Chiesa della Madonna del Rifugio"..."In la cappella del Refugio si risarcischi le muraglie".



Opuscolo del 1887 

Opuscolo illustrativo stampato per la edizione dell'anno 1887.

1887's Feast Pamphlet !!


Il Talamo a Roma  

The Talamo in Rome (in front of  the "Quirinale" main door)  in 1936,   to celebrate the King's wedding . (This was the first time the Talamo went out   of  Orsogna.


Un Talamo a Chieti


Talami a pochi anni dalla fine della Guerra

Talami made just few years after the end of the 2nd World War. There are still buildings's ruins.


Talamo anni '50

Talamo anni '50 .


Talamo anni '50 , ancora portato a spalla. Si notino in primo piano: il Comandante Rocco Tenaglia "Damand", ed il Sig. Visciarelli "Narduccio" Talamo still carried over workers' s (called "Feast's workers) shoulders. See the Urban Police's Chief "Damand" and Mr. "Narduccio" Visciarelli.

Something about people carrying the Talamo: they were strong men, called "Madonna feast's workers" because they were often unemployed, therefore they could work only during the feast.

While they worked carrying each Talamo,  they usually drank wine offered by citizens. There was a man, usually short..., who brought the bottle of wine and every... few meters let the "workers" drink, to reinforce them. So, at the end of the feast, all workers were almost DRUNK.


Talamo anni '50


Talamo anni 50

Nella foto si vede un Talamo cosi' come era allestito fino al 1959. Dall'origine a quell'anno i cambiamenti erano stati, a quel che e' dato conoscere, MOLTO POCHI : L'impalcatura in legno era una sola ( forse ce n'era una di riserva) e serviva per tutti i vari talami in partenza dai vari quartieri. Erano trasportati "a spalla" ossia da uomini robusti , in numero di 6 o 8 più uno o due "aiutanti" addetti al trasporto dei cavalletti  in legno su cui il Talamo veniva appoggiato durante le numerose soste effettuate per far riposare e soprattutto "rifocillare" con abbondanti sorsate di buon vino (un fiasco era sempre appeso al tavolato ) i forzuti trasportatori che alla fine della festa erano quasi tutti brilli.... E' curioso notare che in Orsogna esisteva il detto "lavoratori della FESTA della MADONNA" per indicare chi lavorava solo pochi giorni all'anno (sia per ragioni "soggettive" - un po' sfaticato - sia per ragioni "oggettive" in quanto non c'era modo per loro di trovare lavoro)  .Il detto è rimasto in uso comune fino a pochi anni fa. Ora nessuno più lo ricorda.

Il quadro vivente era realizzato -fino al 1959 - su una piattaforma in legno di metri 2.50 x metri 4.50, con una parete frontale alta metri 3 che fungeva da sfondo/scenario. In alto, al centro della parete frontale, una raggiera , anch'essa in legno, di metri 2 di diametro. Sotto la raggiera, una mensolina su cui poggiava, in piedi, assicurata (per modo di dire) mediante legatura alla cintola, una bambina di età compresa tra gli otto e gli undici annicon vestito bianco lungo e manto azzurro dalla testa ai piedi, raffigurante la Madonna; ai lati, piu' in basso, altre due mensoline, su cui sedevano , legati con cordicelle alla cintola, due bambini , dell'età di uno o due anni , raffiguranti angioletti. Dalla edizione 1960 i Talami non sono più portati "a spalla" bensi' con mezzi meccanici. All'inizio con camioncini Fiat "615" e succesivamente su rimorchi trainati da trattori agricoli. Sono cambiate anche le dimensioni del Talamo e non vi sono più i bimbi piccoli sulle mensoline.


Talamo anni 60

1960s


Talamo anni 60

1960s


Talamo anni 60

1960s


Talamo anni '70-'80


Una "partitura" del motivo , eseguito dalla Banda musicale e dalle bambine   che  precedono ciascun Talamo .
Le parole della canzoncina , copiate da un opuscolo del 1947,  sono le stesse che si cantano ancora oggi :

Le primizie dei campi a Maria

C A N T O

"Cantiamo e vola il cantico,

pegno del nostro amore.

Su per le plaghe eteree

o bella Madre a te.

Preghiamo ed alla flebil prece

del nostro cuore

Tu ne sorridi , o Vergine,

che buona Iddio ti fè.

E canto e prece volino

sino al tron di Dio,

noi lo speriamo, imploralo,

che forza il Ciel ti diè

E sentirem rinascere

nel cor fidente e pio

speme ed amor

purissima fede possente in Te."

In precedenza il canto era diverso, come si legge nell' opuscolo dell'edizione 1888 di cui possiamo vedere il   frontespizio.

Il testo del canto che  probabilmente accompagnava il VI Talamo, quello che era costituito dai doni dei contadini alla Madonna del Rifugio, era il seguente :

 Canto degli agricoltori 
        a Maria

Noi figli dei campi, cresciuti a 'l lavoro,
    raccolti, qui, a coro -- cantando veniam:
    le belle primizie dei campi  t'offriam.

Dei padri il sudore feconda,  le pene
    solleva, e la speme -- più lieta verrà :
    il giorno d'amore per noi splenderà .

Allora, pia madre, più buoni saremo;
   e noi t'offriremo -- qual pegno d'amor,
   non solo de 'l campo i frutti, ma il cuor. 

Dell'antico canto e' rimasta solo l'impostazione : ossia di una offerta dei frutti della terra - delle primizie appunto - che probabilmente rappresentava lo scopo fondamentale ed originario della festa che,  lo ricordiamo,  si svolgeva e si svolge sempre in primavera - il primo martedi dopo Pasqua - ed aveva certamente origini pagane, come rito della fertilita' e di propiziazione del lavoro nei campi.


Go to another page about TALAMI  with many pictures made by the same author.

Go to the Orsogna HOME PAGE made by the same author.

Go to the page about War in Orsogna 1943-44

Go to the another page about War 1943-44 and Moro River

This page made by

VINCENZO             IOCCO

Orsogna - Italy

vince1510@virgilio.it
v_iocco@hotmail.com


This page hosted by Get your own Free Home Page

Submit 4 Free!