[logomi.gif (10894 bytes)] ------------------------------------------------------------------------ OVERCLOCKING F.A.Q. a cura di Simone Tugnoli simonet@tin.it simone@bellquel.bo.cnr.it http://bellquel.bo.cnr.it/~simone Vers. 7.5 del 10/9/1997 Vers. 7.7 del 12/9/1997 UPDATE : Apportate modifiche alle sez. : 1.3 - 2.1.5 - 2.3 - 2.5 – 2.7 - 2.8 - 2.13 - 2.14 News: le mie impressioni su AsusTX-97E, SDRAM e Mystique220 : sez. 3.00 Inoltre..... Dopo numerose richieste ecco come rendere i timing della RAM piu’ aggressivi. Sez. 2.1.5 Under construction : overclock del Pentium II (come poteva il Klamath sfuggire al overclock ? :-) ____SOMMARIO____ 1.1 Cosa si intente per overclocking 1.2 I pericoli dell’ overclocking 1.3 Precauzioni 2.1 Overclocking del Bus ISA 2.1.5 Come "spremere" la RAM 2.2 Overclocking dei processori 80486 2.3 Overclocking dei processori Pentium® 2.4 Overclocking dei processori Cyrix® 6x86 2.5 Le nuove piastre a 75Mhz 2.6 I Pentium MMX (P55C) 2.7 Esperienze con piastre a 75 e 83Mhz : siamo davvero pronti per queste velocita’ ? 2.8 Intel 430TX : supera davvero il 430HX ? 2.9 I Pentium 166MMX sono overcloccabili ? 2.10 Overclocking del 3Dfx 2.11 Overclocking del Pentium PRO 2.12 Overclocking dei processori AMD K5 2.13 Overclocking dei processori AMD K6 2.14 "Domande e risposte" 1.1 Cosa si intente per overclocking Con questo termine ci si riferisce a quella operazione che forza un componente elettronico a lavorare a frequenze maggiori da quelle nominali (ma comunque ampiamente tollerabili). Qualsiasi componente puo’ essere spinto al limite, ma generalmente questa tortura in un PC e’ riservata principalmente alla CPU. Operativamente per overcloccare una CPU e’ neccessario impostare la scheda madre (agendo sui ponticelli della medesima) come se realmente fosse installata la CPU di frequenza uguale a quella a cui si spera di spingere la CPU che si ha. Ad esempio per overcloccare un Pentium 100 a 120Mhz bisogna impostare (si verdra’ poi come...) la piastra come se fosse realmente installata una CPU da 120Mhz. 1.2 I pericoli dell’ overclocking Sottoponendo un componente elettronico a tale stress, anche se comunque tollerabile, si possono avere delle controindicazioni. Per prima cosa la temperatura del componente aumenta. Cio’ e’ dovuto al fatto che, se una CPU a 66Mhz in un tempo T1 esegue un numero n di operazioni, ad una frequenza maggiore, diciamo 80Mhz, nel medesimo tempo T1 eseguira’ un numero di operazione maggiori di n, quindi produrra’ piu’ calore, che deve essere in un qualche modo smaltito, pena pericolosi surriscaldamenti. Inoltre, spingendo i componenti elettronici oltre i limiti imposti dalla fisica, si possono infliggere gravi danni irreparabili ai transistor. In piu’ vi e’ un altro fenomeno fisico, l’elettromigrazione, che aumenta il suo potere distruttivo all’aumentare della temperatura, del voltaggio, e del clock della CPU. C’e’ da dire pero’ che l’elettromigrazione e’ presente anche nelle CPU NON overcloccate, ed e’ un qualcosa di calcolato in fase di progettazione del processore. 1.3 Precauzioni ..... A parte il buon senso che ci puo’ far evitare di sottoporre a cremazioni le CPU oggetto di overclocking (come in tutte le cose, l’importante e’ non esagerare.... Vedere tabella che segue) ci sono pero’ dei piccoli accorgimenti che possono rendere l’overclocking un’operazione quasi completamente sicura. La maggioranza delle CPU dei PC monta un dissipatore metallico. L’ideale sarebbe andare in un negozio di elettronica ed acquistare un dissipatore (delle dimensioni adeguate!) dall’elevato coefficiente di dissipazione , ma generalmente quelli per CPU vanno gia’ bene (piu’ grandi sono e meglio e’ ). Assolutamente non deve mancare la ventolina. Inoltre io consiglio vivissimamente di acquistare del grasso di silicone, una pasta biancastra, e applicarne una lieve patina TRA la CPU E il dissipatore. Infatti la pasta fa passare il calore molto meglio dello strato d’aria che inevitabilmente si crea. Questo vale anche per processori Pentium dal package plastico : appena un po’ di pasta sulla parte metallica non guasta mai, anche se la CPU non funzionera’ in overclock. I possessori di Asus TX-97 si domanderanno se tenere quella specie di "francobollo" che e’ stato messo sotto il dissipatore metallico con ventola dotata di controllo tachimetrico. Nonostante sia sempre meglio che niente, io consiglio di raschiare via quella sostanza e di usare la pasta siliconica ugualmente. Parlando dei processori Pentium®, io consiglio di utilizzare un dissipatore di quelli che si "agganciano" al Socket con una molletta metallica. Sono tra i migliori. E ancora, considerando la generose dimensioni dei dissipatori per i processori Cyrix 6x86 e’ possibile in alternativa utilizzare quelli. Non posso pero’ non citare nuovamente i dissipatori per TX-97 e Asus P55T2P4 (rinunciando pero’ al controllo tachimetrico) in quando si sono rivelati molto efficienti. 2.1 Il Bus ISA Molti BIOS permettono di impostare la frequenza del BUS ISA e delle periferiche ad esso collegate. La frequenza standard di 8 Mhz puo’ essere aumentata agendo sui parametri del BIOS. In questo modo tutte le periferiche ISA dovrebbero lavorare piu’ velocemente, ma non aspettatevi miracoli.... Anche perche’ adesso come adesso le periferiche ISA piu’ critiche sono praticamente inesistenti (vedi controller e schede video). 2.1.5 Come ottenere il massimo dalla propria RAM Dopo numerose richieste via e-mail che mi sono giunte, finalmente ecco i "segreti" per sfruttare al massimo la propria RAM. Prima di tutto e’ bene precisare che e’ quasi impossibile che la RAM si danneggi a causa di timing troppo aggressivi. Al piu’ il sistema operativo non completera’ il boot, vi ritroverete degli errori di protezione generale, ma riportando i settaggi della RAM nello stato precedente tutto tornera’ a funzionare. Ma veniamo al sodo ! - Entrate nel BIOS - Generalmente sotto il menu "CHIPSET FEATURES SETUP" troverete queste opzioni : AUTO CONFIGURATION [ 60ns – 70ns – Disabled ] Mettendo su 60ns vi ritroverete timing adatti alla maggior parte della RAM a 60ns che si trova in commercio, EDO o fp, ma non aspettatevi miracoli. Su 70 stesso discorso, ma su DISABLED vi accorgerete che, nella maggior parte dei casi, ora alcune opzioni sono diventate modificabili a piacere, e queste sono : DRAM READ BURST TIMING / DRAM WRITE BURST TIMING [ x222 – x333 – x444 e a volte x322] Questo settaggio imposta i cicli di attesa di accesso in burst. Mi spiego meglio. Alla prima locazione a cui si accede occorre aspettare 6, 5 o 4 cicli, mentre nelle successive generalmente il timing e’ piu’ basso. Questo settaggio e’ appunto quel timing. Ovviamente piu’ questi numeri sono bassi e piu’ velocemente si accede alla RAM. Con RAM a 60ns per esperienza vi dico che settaggi x222 sono ben tollerati sino a 75Mhz, mentre a 83Mhz a volte e’ necessario impostare questi valori a x333 RAS to CAS Delay / DRAM R/W Leadoff timing Questi settaggi invece impostano altri parametri di attesa negli accessi in RAM (piu’ precisamente le latenze fra la selezione della riga e della colonna ed il successivo timing in burst). Anche qui la regola e’ sempre quella : a numeri minori, prestazioni maggiori. Un consiglio : e’ piu’ importante DRAM R/W Leadoff timing che Ras to Cas delay, quindi prima abbassate DRAM R/W Leadoff timing . DRAM SPECULATIVE LEADOFF [ Enable – Disabled ] Questo settaggio imposta il timing del primo accesso in RAM. In genere DISABLED significa avere un timing di 5-x-x-x mentre in ENABLE si abbassa 4-x-x-x A 66Mhz certe RAM reggono il 4-xxx, altre no. Provate, ma dubito che piu’ del 30% di quanti leggeranno questa FAQ con la 75Mhz possano metterlo Enabled. Turn-Around Inserction / Turbo readline pipeling [Enable – Disable ] Mettere su Disable la prima ed Enable la seconda. Le varie opzioni di ottimizzazione del PCI metterle tutte su Enable. Allo stesso modo e’ possibile spremere la nuova e fiammante SDRAM : il modo di operare e’ sempre lo stesso. A "numeri minori" prestazioni maggiori. 2.2 I processori 80486 Queste CPU possono essere overclockate, ma non sempre l’operazione riesce (subito si capisce : il PC o si blocca o si resetta). Fate _molta_ attenzione ai 486 funzionanti a 5Volt (come i DX2) e SEMPRE utilizzate un dissipatore con ventola sopra la CPU. Un Dx2 a 66 puo’ essere portato a 80Mhz impostando il clock della scheda madre a 40Mhz, mentre un Dx4 a 100 potrebbe essere portato a 120 con il medesimo cambio di clock. Cio’ e’ dovuto al fatto che i 486DX2 hanno un moltiplicatore interno di frequenza, mentre i DX4 (che per la cronaca si chiamano solo DX4® e non 80486 DX4 ...) possono essere settati o per la duplicazione del clock, oppure per la triplicazione. Quindi, 80486 Dx2 66Mhz = 33 X 2 80486 DX2 80 Mhz = 40 X 2 DX4 75 Mhz = 25 X 3 DX4 100Mhz = 33 X 3 oppure 50 X 2 Non provate a far funzionare i DX4 a 150 Mhz ! Al massimo si possono spingere a 120Mhz. Ho ricevuto anche richieste di overclock di 486 senza moltiplicatore e/o triplicatore di clock, come ad esempio i 80486Dx e 80486Sx. Ovviamente il mio invito e’ sempre quello di applicare un dissipatore con ventola, anche se si porta un 486 da 33 a 40Mhz. In questa affermazione ho un po’ anticipato il tema dell’overclocking. Infatti io consiglio di overclockare i 486 solamente al "passo" successivo, vale a dire : da 25 a 33 Mhz da 33 a 40 Mhz (provare anche a 50, ma prestare molta attenzione alla temperatura del chip !!) da 40 a 50 Mhz Queste operazione si effettuano cambiando i ponticelli dell scheda madre, ma non tutte le motherboard hanno questa possibilita’. Manuale di istruzione alla mano, e’ da verificare volta per volta. Importante !! Non dimenticate di impostare correttamenti gli stati di attesa di memoria e/o cache per la nuova frequenza. Non e’ solo la CPU che puo’ far fallire un overclocking .... 2.3 I processori Pentium® (da P75 in poi) Un discorso piu’ complesso meritano queste CPU. Esse non dispongono di un moltiplicatore fisso di frequenza : e’ la scheda madre che permette la regolazione del clock della medesima e del fattore di moltiplicazione da "dire" alla CPU. Infatti un P120 e’ ottenuto impostando la scheda madre a 60Mhz ed il fattore di moltiplicazione a 2X ( 60 X 2 = 120 Mhz ). Un P133 e’ ottenuto sempre con fattore 2X ma con motherboard funzionante a 66Mhz (e Bus PCI a 33Mhz, ma questo si adegua automaticamente in base alla frequenza della scheda madre). Nota bene : Sono gia’ arrivati in Italia i Pentium che non possono essere overclockati, per meglio dire, supportano SOLO il fattore di moltiplicazione per il quale sono stati "marchiati". Generalmente sono dei Pentium a 133Mhz, che anche se vengono spinti a 166Mhz, funzionano e mostrano da BIOS, sempre i 133Mhz. Processore Frequenza fattore di frequenza BUS PCI X ester. P 90 90 1.5 60 30 P100 100 1.5 66 33 P120 120 2.0 60 30 P133 133 2.0 66 33 P150 150 2.5 60 30 P166 166 2.5 66 33 P180 180 3.0 60 30 P200 200 3.0 66 33 P233 233 1.5=3.5 66 33 Considerando le nuove possibile frequenze di clock delle nuove mainboard, e’ possibile ottenere anche : 150 Mhz da 75x2 166 Mhz da 83x2 187.5Mhz da 75x2.5 208 Mhz da 83x2.5 225 Mhz da 75x3 250 Mhz da 83x3 262 Mhz da 75x3.5 ...e cosi’ via. Fate moltissima attenzione e fate bene i calcoli : prima di cambiare i ponticelli sulla scheda madre, ricontrollate tutto. Potete correre il rischio di spingere un P90 a 180Mhz ! Dopo queste precisazioni, andiamo ad esaminare i possibili overclocking, sempre che il vostro Pentium supporti ogni fattore di moltiplicazione (e c’e’ solo un modo per accorgersene : provare) : CPU Frequenza Overclocking Overclocking nominale "sicuro" "spinto" (molto spinto) P 75 75 90 100 (120) P 90 90 100 120 (133) P100 100 120 133 P120 120 133 (150) P133 133 150 / 166 180 (200) P150 150 166 187.5 (200 o piu’) P166 166 180 / 187.5 200 o piu’ (250) P200 200 208 / 225 250 P233 233 250 (262) Comunque e’ molto difficile stabilire se l’overclocking e’ sicuro o meno. Personalmente ho visto Pentium a 133 andare a 180Mhz senza fare una piega, mentre dei P100 rifiutarsi di lavorare a 120Mhz .... Un rivenditore di computer molto famoso in tutta Italia (ehm ... di questo non posso fare il nome...) ha venduto un paio di anni fa ad un mio amico un P90 che in realta’ era un P75 overclockato. La CPU in 2 anni non ha mai dato nessun problema, egli se n’e’ accorto solo perche’ overclockandola a 100 Mhz si scaldava moltissimo ...... E ancora la stessa Intel, in momenti in cui il mercato richiedeva P90, vendeva P75 come Pentium a 90Mhz... (Consultare sezione 2.5 per le piastre a 75 e 83Mhz !) Se il computer funziona bene, dopo un po’ di lavoro, si puo’ provare a toccare la parte metallica del dissipatore della CPU. Se’ e’ "caldino" allora tutto e’ OK, se e’ caldo e’ normale, se invece non si riesce a tener appogiato il dito per piu’ di 5/6 secondi, allora : 1) provare ad applicare della pasta al silicone come descritto 2) la ventola e’ nuova ? Funziona bene ? 3) l’alimentazione e’ VRE o STD ? Provare quella STD.. 4) ridurre purtroppo il clock ... Molto consigliati sono gli overclocking 90 --> 100 ; 120 --> 133 e 150 --> 166 per poter sfruttare tutta la potenza di una scheda madre a 66 Mhz e bus PCI a 33Mhz. Per chi invece avesse la possibilita’ di testare la temperatura della CPU (e lo consiglio caldamente, scusate il gioco di parole) tenga presente che : - sino a 40 °C e’ tutto OK ! - da 40 a 50 °C va bene - da 50 a 60 °C potrebbe andare meglio - sopra ai 60°C .... ALT !!! Spegnere tutto !! Una nota per i possessori della schede madri con il controllo della temperatura : Non so per quale ragione, ma sta di fatto che la temperatura che si legge da BIOS secondo me e’ molto alta. Ad esempio una Asus TX97 mi segnalo’ un P166MMX a 166Mhz a 60 gradi. Smontai la CPU, la presi in mano, e se fossero stati anche solo 50 gradi me ne sarei accorto subito! Quindi, facendo le dovute proporzioni, anche se il BIOS della TX97 vi segnala 60/65 gradi, si puo’ stare tranquilli. NEWS!!!!!! Intel ha rilasciato i P55C a 233Mhz, che possono essere spinti agilmente a 250Mhz e alcuni a 262Mhz. Queste CPU "vedono" il moltiplicatore 1.5X come 3.5X (come gli AMD K6) quindi non meravigliatevi se la vostra piastra non supporta il 3.5X : la ponticellatura e’ la STESSA del settaggio 1.5X Oltre ai 233Mhz Intel sta rilasciano dei 166/200MMX con il moltiplicatore a 3.5X. La cosa e’ strana nonche’ inutile : infatti quelle CPU si cloccano benissimo a 83x2.5, 75x3 e alcune anche a 83x3, ma domandare i 262Mhz ad un P166MMX e’ francamente troppo... 2.4 I processori 6x86 Queste CPU (prodotte da Cyrix® & IBM®) hanno una architettura interna molto piu’ vicina al Pentium PRO® che al Pentium® stesso. Un 6x86 funzionante a 120Mhz eguaglia le prestazione di un P150 (ecco il nome P150+) ma purtroppo e’ molto deludente per la sezione FPU. In tema di FPU e Quake, sempre ricorrente come benchmark per le FPU, vi dico questo. Quake NON E’ un Benchmark affidabile per le FPU. Infatti e’ ottimizzato per l’unita’ a virgola mobile del Pentium, e non per una FPU di AMD o Cyrix. I 6x86 hanno una lavorazione piu "grezza" dei rivali Pentium® di Intel®, quindi hanno transitori delle notevoli dimensioni (relativamente alle CPU : stiamo sempre parlano di micron, quindi millesimi di millimetro!) che li porta a produrre una notevole quantita’ di calore, anche se dalla rev del chip 2.7 in poi questo problema sembra parzialmente risolto, come pure quelli che si riscontravano usando NT 4.0. Comunque, a tutti i possessori di 6x86 consiglio l’utilizzo di un dissipatore apposito per Cyrix. Un overclock "classico" per questa CPU e’ quello P166+ -> P200+ e si esegue mandando la CPU a 150Mhz, dati da 75x2. Molta attenzione alla temperatura : i 6x86 tendono a scaldarsi parecchio (sopratutto quelli in singola alimentazione). Nota : i Cyrix supportano solo fattori di moltiplicazione 2.0X e 3.0X 2.5 Le nuove schede a 75Mhz Da un po’ di tempo a questa parte si stanno diffondendo sempre piu’ schede madri capaci di funzionare a 75Mhz, contro i 66 dei Pentium a 100, 133, 166 e 200Mhz. Inizialmente montavano chipset Triton 430VX, ma oggi le piastra che hanno questa caratteristica sono anche 430HX o 430TX. Modello piu’ conosciuto : l’Asus P55T2P4, che oltre a supportare i Pentium MMX (addirittura permette di abbassare la tensione anche a 2.5Volt), gli AMD K6 166 e 200Mhz e non ufficialmente anche il Pr233, dalla rev. 3.0 in poi, monta un chipset 430HX funzionante a 75Mhz (certe volte anche a 68) e 83Mhz. Se volete avere ulteriori informazioni riguardo la ponticellatura contattatemi via e-mail. Piu’ che per prestazioni, ma su questo punto torneremo in seguito, inzialmente il bus a 75Mhz fu pensato per il Cyrix 6x86 P200+. Infatti tale CPU deve funzionare internamente a 150Mhz, e fino ad ora questa frequenza poteva essere ottenuta solamente da 60x2.5 ( = 150Mhz). Purtroppo i 6x86 NON possono funzionare con fattore di moltiplicazione non intero (2.5) ma solo con 2x o 3x (almeno cosi’ dichiara Cyrix) Da qui l’idea di inalzare il bus esterno a 75Mhz, ottenendo cosi’ 150Mhz da 75x2. Ed il BUS PCI ? Nonostante sulla carta il PCI potrebbe funzionare sino a notevoli frequenze di clock, attualmente il massimo e’ di 33Mhz. Ma aumentato da 66 a 75Mhz anche il PCI ne risente e si porta cosi a 37.5Mhz INTEL non ha mai commentato questi "aggiornamenti" anche perche’ sulla carta i chipset 430VX e 430HX e 430TX non superano i 66Mhz. Se siete in possesso di una di questo piastre (vedere "domande e risposte") allora tenete presente che : Avendo come base 75Mhz si possono "creare" frequenza di clock molto strane. Un P166 potrebbe quindi essere spinto a 187.5, oppure un P200 portato a 209Mhz. Inoltre, se si considera che alcune CPU possono supportare solo il fattore di moltiplicazione per il quale sono state vendute ( 2x i P133) allora i piu’ furbi si sono gia’ resi conto che, sfruttando l’innalzamento del BUS, si mantiene costante il fattore di moltiplicazione ma la frequenza della CPU aumenta.... Quindi, per "fregare" INTEL, un P133 (66x2) puo’ essere portato a 150 (75x2). Ma in fin dei conti, a chi giova tutto cio ? In maniera piu’ che ovvia tutto questo fa aumentare la frequenza della CPU, aumentato in modo inequivocabile le prestazioni (anche solo di un 5%, ma di sicuro non calano) e questo e’ dovuto anche al fatto che si inalza la frequenza della cache di II livello, ma purtroppo c’e’ un aspetto importantissimo da tenere in considerazione : la RAM. Ormai stanno scomparendo le memorie a 70ns e si stanno diffondendo sempre piu’ le 60ns e le EDO (che sono comunissime fast page ma con controlli diversi per l’output). La RAM e’ una delle parti piu’ lente del sistema (ovviamente escludendo HD, CD-rom..) e che in una percentuale inversamente proporzionale alla quantita’ di cache montata "frena" ogni operazione. Certo, avere una piastra a 75Mhz potrebbe si’ migliorare l’accesso alla memoria, ma l’aumento di velocita’ del BUS con il quale la RAM e’ messa in comunicazione col sistema NON IMPLICA ANCHE l’aumento della velocita’ della RAM stessa. Anche perche’ solo EDO a 50ns o SDRAM potrebbero in teoria sfruttare al meglio 83Mhz.... Attenzione : non ho detto che per gli 83Mhz e’ neccessario montare SDRAM, ma avere della EDO mi sembra quasi il minimo. Il mio consiglio ? Provare non costa nulla, ma attenzione : i risultati ci sono, ma l’affidabilita’ a volte non e’ garantita. (vedere 2.7) 2.6 I Processori Pentium MMX Finalmente! Dopo tanti annunci sono arrivati. Parlo delle CPU che Intel chiama P55C, ovvero Pentium con estensioni multimediali. Queste CPU esternamente sono quasi identiche ai Pentium che tutti conosciamo, piu’ precisamente gli ultimi modelli con package plastico e non ceramico. Ma che cosa hanno di diverso questi processori ? Vediamone le caratteristiche piu’ importanti. 57 istruzioni aggiuntive Queste sono le tanto pubblicizzate "estensioni multimediali", ovvero sono istruzioni assembler, quindi ad un livello di programmazione fra i piu’ bassi, che permettono di manipolare dati multimediali in modo piu’ efficiente. Ovviamente il software DEVE supportare queste istruzioni, ed i giochi con cui adesso ci divertiamo dovrebbero essere riscritti per sfruttare i P55C al meglio. Piedinatura Praticamente identica al Pentium che tutti conosciamo. Quindi upgrade sempre possibile ? Assolutamente no, ed ecco il perche’ : Tensione di alimentazione Intel ha deciso di abbassare ulteriormente la tensione di alimentazione delle nuove CPU. Questo significa che se montassimo un Pentium MMX a 166Mhz in una scheda su cui era installato con successo un Pentium 166 (senza MMX) la nuova CPU dopo pochi attimi si scalderebbe moltissimo, danneggiandosi irrimediabilmente. Infatti il core della CPU e’ sceso da 3.3 a 2.8 Volt. Quindi per poter effettuare l’upgrade la scheda madre deve supportare a tutti gli effetti i P55C (basta consultarne il manuale). Ottimizzazioni Anche se attualmente il software che supporti le istruzioni MMX scarseggia, i nuovi Pentium sono ugualmente piu’ veloci, ovviamente a parita’ di clock, dei "vecchi" P54C. Infatti Intel ha ottimizzato internamente il microcodice della CPU ed ha raddoppiato le dimensione della cache di primo livello (e cio’ e’ molto positivo : questa infatti lavora alla medesima velocita’ della CPU). Quindi un P54C a 200Mhz dovrebbe equivalere un P55C a 166Mhz nel codice NON MMX. 2.7 Esperienze con i 68,75,83Mhz Questa parte delle FAQ e’, piu’ che un avvertimento, una riflessione su come ottenere prestazioni maggiori, dove fare attenzione e perche’. Tralasciano i 68Mhz, in quanto difficilmente 2Mhz in possono creare problemi e solo un tipo di scheda madre in commercio a volte lo supporta, occupiamoci ora dei 75Mhz. Prima di iniziare ricordo che il passaggio da 66 a 75Mhz comporta a : overclock del BUS PCI overclock del chipset overclock della cache L2 overclock della CPU overclock della RAM overclock di tutte le periferiche PCI overclock di tutte le periferiche ISA Considerando che questo e’ un documento sull’overclocking e che probabilmente chi sta leggendo e’ interessato all’overclocking, allora direi che ci siamo ! A volte certe periferiche PCI non gradiscono l’innalzamento della frequenza del BUS. Certi controller SCSI o certe SVGA ne sono l’esempio. Sebbene generalmente le piastre a questa velocita’ modificano la latenza del PCI e le temporizzazzioni interne si possono verificare ugualmente crash. Personalmente so che a volte il controller Adaptect 2940 UW puo’ non reggere questa frequenza, ma c’e’ un modo che a volte risolve il problema dei crash. Infatti nel menu’ del BIOS della controller stessa e’ possibile modificare la massima velocita’ del protocollo SCSI da utilizzare per ciascun ID SCSI. Abbassando questa impostazione non si peggiorano le prestazioni, al piu’ il sottosistema disco rimane invariato, ma a volte si rende il sistema stabile. Stesso discorso vale anche per chi utilizza dischi rigidi EIDE. Alcuni modelli, tra cui gli ultimi IBM, danno moltissimi problemi. Vale anche qui il discorso fatto per le controller SCSI : basta abbassare da BIOS il settaggio da PIO 4 a PIO 3 o 2 o 1 e a volte il sistema puo’ ritornare stabile. Un discorso piu’ complesso merita la RAM. Se ancora siete in possesso di fast paged a 70ns il mio consiglio e’ quello di cambiarla in (EDO e’ forse meglio) a 60ns, specie se siete interessati a frequenza maggiori uguali di 75Mhz. Certo anche della fp a 70ns puo’ funzionare a 75Mhz, ma sarebbero neccessari molti cicli di attesa. Concludendo, il mio consiglio e’ quello di, dopo aver settato la piastra a 75Mhz o piu’, portare immediatamente da bios i settaggi quasi al massimo, verificare la stabilita’ del sistema e di conseguenza abbassare o provare ad innalzare i tempi di accesso. NB : a numeri maggiori (es 444 ) corrispondono stati di attesa maggiori. Un altro aspetto da tenere in considerazione e’ la tensione di voltaggio della CPU. Infatti certi Pentium funzionano perfettamente in STD (3.3 volt) ma quando si overclockano preferiscono il VRE (3.45volt). Se il sistema dopo un overclock ha qualche problema, specie con CPU Pentium a 150/166Mhz dal package ceramico, allora "giocate la carta" VRE : puo’ rivelarsi vincente. Un appunto per chi usa il mitico Linux : se il GCC vi da dei Signal 11 in compilazione, provare a settare l’alimentazione in VRE. Attenzione, come sempre, alla temperatura. Inoltre i fortunati possessori di Asus TX-97 possono ben modulare l’aumento di tensione. Infatti molte schede passano dai 2.8 o 2.9Volt per il core della CPU a 3.2 o peggio ancora 3.3Volt! Invece la TX-97 possiede anche i 3.0 e 3.1 Volt : a volte sono il compromesso fra stabilita’ del sistema e temperatura elevata della CPU. Dopo tutte queste precisazioni anche i meno curiosi si saranno gia’ posti la domanda : "Ma se per ottenere un sistema Pentium 166 dato da 83x2 devo prestare attenzione a tutte queste cose, in fondo chi me lo fa fare ?" Assolutamente nessuno obbliga nessuno a smanettare continuamente, ma consideriamo questo. I nuovi Pentium MMX con codice non MMX sono piu’ veloci non tanto per le ottimizzazioni interne, ma perche’ hanno una cache L1 di dimensioni doppie rispetto quella dei Pentium tradizionali. Stesso discorso per il K6, che risulta piu’ performante a 75x3 piuttosto che a 83x2.5 Quindi un aumento di frequenza di tutti i componenti presenti sulla scheda madre, compresa la cache L2, porta ad un significativo aumento di prestazioni. Un Pentium a 166Mhz ottenuti da 83x2 il piu’ delle volte e’ nettamente superiore ad un sistema P200 "tradizionale". Generalmente non parlo di benchmark, ma ho fatto moltissimi test CPUMark32 e vi posso assicurare che la frequenza di lavoro della scheda madre e della cache L2 influisce notevolmente sulle prestazioni globali del sistema. Ma attenzione a non esagerare! 2.8 Il nuovo chipset 430TX Questo nuovo chipset esteticamente si presenta come 2 chip in package BGA (gia’ l’avevano visto i possessori della Matrox Mystique e del 430HX). Purtroppo per questioni di marketing NON supportera’ il nuovo BUS AGP (e’ comparso sul 440LX per Pentium II) ma ha caratteristiche che lo rendono appetibile. Prima pero’, le cattive notizie : molte piastre Asus con 430TX non possono andare oltre i 75Mhz. Invece a 83 Mhz pare che vadano (ma non ho notizie certe) : AOpen AX5T/AP5T , Abit AX5 e SuperMicro P5MMA/P5MMS (inizialmente erano instabile, pero’) Riguardo alle Asus TX-97 e gli 83Mhz, controllate che il chip ,montato vicino ai ponticelli fs0, fs1, fs2 NON sia marcato ICS con una sigla terminante con -03 Se cosi’ e’ allora probabilmente la vostra TX-97 puo’ andare a 83Mhz. Il chipset 430TX NON e’ l’evoluzione del 430HX, ma del 430VX dal quale eredita l’impossibilita’ di fare la cache alla RAM superiore a 64Mb, l’impossibilita’ di montare RAM con correzione di errore, ed eredita gli stessi buffer sul PCI e sulla RAM del 430VX, meno capienti ed ottimizzati del 430HX. Questo chipset supporta sia i moduli DIMM sia i SIMM, e, oltre alla "classica" RAM EDO e fast paged, anche la piu’ veloce (ma costosa...) SDRAM, ovvero RAM sincrona. Inoltre la controller EIDE PIIX4 del 430TX sembra gestire senza problemi qualsiasi disco rigido anche a 75Mhz. Tale controller permette di utilizzare il nuovo protocollo DMA/33 (ovviamente con i dischi rigidi DMA/33 capable...) sulla carta piu’ performante del multi word DMA 2 o PIO4. E le prestazioni ? Ottima domanda, ed ecco la risposta : Montando RAM EDO le prestazioni di questo chipset non si discostano molto dal 430HX. Certi benchmark messi in rete dicono che avrebbe addirittura prestazioni inferiori al 430HX, ma dalle mie prove ho rilevato prestazioni sostanzialmente simili ma un pelo superiori al 430HX. Con la SDRAM, invece, in discorso e’ lievemente diverso. Sull’I/O puro questo tipo di RAM e’ molto piu’ veloce della EDO a 60ns, ma le prestazioni globali del sistema aumentano non di tantissimo. 2.9 Intel ha bloccato i Pentium 166MMX ? Ebbene si’. Non ho ancora potuto verificarlo di persona, ma so di CPU Intel Pentium MMX cloccate a 166Mhz che supportano solo il fattore di moltiplicazione 2.5X Non so se si tratti di un difetto o qualcosa d’altro, ma sta di fatto che gli ultimissimi P166MMX potrebbero andare solo a 2.5X :-( Gli overclock possibili, quindi, sono 75x2.5, cioe’ 187.5Mhz e 83x2.5, cioe’ 209Mhz. Se cosi’ fosse sarebbe un vero peccato non poter spingere questa CPU a 225Mhz... Ma non e’ ancora tutto perduto. Se qualcuno ha un P166MMX che funziona solo a 2.5X, ovvero impostando 66x3 compare sempre "Pentium-MMX at 166Mhx" in fase di POST e’ pregato di avvertirmi via e-mail. Grazie! 2.10 Overclock del chipset 3Dfx Prima di tutto un po’ di chiarezza : Voodoo e’ il nome di un chipset, quindi insieme di chip, dedicati solamente al 3D, prodotti dalla 3Dfx. Le schede che montano il chipset 3Dfx fino al momento in cui scrivo sono 3: Orchid 3D, Diamond Monster 3D e Realvision Flash 3D (citate in ordine di comparizione sul mercato). Da poco e’ uscito anche il chipset Voodoo Rush, capace di 3D in finestra. Nonostante qualche differenza, le schede sono sostanzialmente simili, ma non identiche. Alla classica domanda "Qual e’ la migliore" ancora una volta rispondo "quella che si riesce a trovare al minor prezzo" ma tenete presente quello che piu’ avanti scrivero’ sull’overclock. Il chipset Voodoo e’ per default cloccato a 50Mhz, cioe’ settare la variabile di ambiente set SST_GRXCLK=50 o non settarla dovrebbe essere equivalente. Ma questo valore si puo’ alzare a nostro piacimento, ed in modo semplice. I driver Diamond permetto di cloccare la Monster3D sino a 57Mhz attraverso un semplice comando, e quasi nella totalita’ dei casi non ci sono problemi. Infatti quel valore (57Mhz) e’ il risultato di prove e statische Diamond, e se la casa stessa della scheda ci permette di cloccarla a 57Mhz senza perdere la garanzia possiamo stare tranquilli. Purtroppo ci sono Orchid che gia’ a 53Mhz hanno dei problemi, e per par condico sono costretto a dire che la Flash3D e’ cloccata per default a 63Mhz (ma alcuni hanno dovuto abbassare questo valore sino a 61 per rendere il sistema stabile con certi giochi). Il primo problema che i possessori di Diamond e Flash3D incontrano nell’overclock del chipset Voodoo e’ quello del calore da esso generato. Infatti gia’ a 50Mhz il piu’ piccolo dei due chip 3Dfx e’ un forno vero e proprio, quindi pensate un po’ a 58Mhz con il PCI a 41.5Mhz... Se si vogliono quindi superare i 57Mhz con la Diamond, oppure spremere ancora di piu’ la Flash3D, io consiglio di adottare qualche sistema di raffreddamento per il chipset 3Dfx. Una ventola che soffi aria sui chip puo’ essere gia’ utile, ma personalmente ho risolto cosi’ il problema raffreddamento della mia Monster3D. E' piu' che evidente che bisogna munirsi di un dissipatore metallico, anzi e' meglio 2 e della pasta siliconica. Si fissa il dissipatore sulla scheda, in modo che copra il chip 3Dfx piu' piccolo (ovviamente con UN VELO di pasta siliconita in mezzo). Poi con un laccio, o con un elastico, si fa un giro intorno alla 3Dfx, in modo che il dissipatore stia li' (o almeno si spera, anche nella pasta...) Ora rimane fuori l'altro chip 3Dfx : per questo e' neccessario un dissipatore molto piu' piccolo, e visto che per 386 non ne ho trovati, ho preso un dissipatore per Pentium e l'ho tagliato, in modo da ridurne l'area. Anzi, l'ho fatto diventare rettangolare. Anche per questo stesso destino : prima della pasta e poi un qualcosa che lo fissi al chip. Se poi si vuole fare un lavoretto ben fatto allora si mette una ventola che soffi aria sui dissipatori. Dopo queste (dovute) precauzioni, si puo’ settare la variabile di ambiente SST_GRCLK a maggiori, ad esempio cosi’ : set SST_GRXCLK=59 Per verificare la stabilita’ del sistema consiglio GLQuake : un timedemo, una paritita, oppure una semplice demo del gioco se non si inchiodano sopo 10/15 minuti di funzionamento sono sintomo di un overclock riuscito. Personalmente ho potuto verificare che da 50 a 57Mhz differenze ce ne sono, ma oltre non so se vale la pena provare. Cioe’ il miglioramento che ci sarebbe da 57 a 60 sarebbe meno evidente di un passaggio da 54 a 57Mhz. Buon GLQuake ! 2.11 Overclock del PentiumPRO Un Pentium PRO e’ overcloccabile secondo lo stesso principio di overclock delle altre CPU, ovvero aumentarne la frequenza di lavoro agendo sui ponticelli della scheda madre. E proprio come il Pentium, anche il PPro moltiplica una frequenza del BUS di 60 o 66Mhz secondo un fattore di moltiplicazione stabilito da dei ponticelli. Quindi PPRo a 200Mhz = 66x3, PPro a 180Mhz = 60x3 A differenza del Pentium, pero’, c’e’ da considerare che : 1) L’overclock del PPro ha generalmente molte probabilita’ di successo. 2) La cache L2 funziona alla stessa velocita’ della CPU, quindi overcloccando la CPU si overclocca anche la cache, con un notevole miglioramento di prestazioni 3) A differenza del Pentium, il PPro supporta, anche se non proprio ufficialmente, i fattori di moltiplicazione superiori a 3.0X (quindi 3.5X e 4.0X) Mentre recentemente stanno diventando sempre piu' comuni le motherboard per Pentium con bus a velocita' superiore di quella standard, la maggior parte delle motherboard per PPRO supporta una frequenza massima del bus di 66Mhz. E sempre sulle mainboard c’e’ da dire che non tutti i BIOS riconoscono l’esatta frequenza di lavoro della CPU, ma l’overclock ha effetto ugualmente (provare dei benchmark per credere). Detto questo andiamo ad esaminare i possibili overclock del PPro. PPro 180 (60x3). Puo’ essere portato agevolmente a 200Mhz, e forse anche a 233Mhz. PPro 200 (66x3). Puo’ essere spinto a 233Mhz (66x3.5) oppure a 240Mhz (60x4). Una grossa difficolta’ si potrebbe incontrare nel trovare l’esatta combinazione dei jumper per il 3.5X, oppure nello scoprire quali sono i jumper che determinano il fattore di molt. e quali il BUS. Mentre per il primo problema l’unica soluzione e’ provare (almeno che non sia riportato nel manuale), per il secondo tenete presente che : 1) Controllare sul manuale la ponticellatura di PPro 180 e PPro200 2) Avranno sicuramente almeno due jumper in comune, quelli del fattori di molt. 3) Controllare sul manuale la ponticellatura del PPro 166 e del PPro 200 4) Avranno sicuramente in comune altri jumper, quelli della frequenza del BUS Importantissimo: il raffreddamento deve essere efficiente. Di solito non e' necessaria alcuna modifica perche' il PPRO consuma molto piu' di un Pentium quindi in genere i sistemi di raffreddamento sono sempre molto potenti, ma il PPro scalda, quindi prestate attenzione alle temperatura di esercizio della CPU overcloccata, e anche per il PPro un velo di pasta e’ sempre gradito. 2.12 Overclocking dell’AMD K5 AMD, dopo lunghe attese, ha finalmente iniziato a distribuire una CPU compatibile con il socket 7 che merita moltissimo rispetto ed attenzione. Infatti il K5 è a parità di clock molto piu' efficiente del Pentium e del 6x86 di Cyrix. Rispetto al P54C il K5 soffre però nelle operazione sui calcoli in virgola mobile, ma la sua FPU è più veloce di quella del Cyrix 6x86. In definitiva il K5 è una buona CPU, con un ottimo rapporto prezzo/prestazioni. Ma vediamo la tabella delle varie versione del K5 : Processore Frequenza di clock BUS Moltiplicatore K5 PR 75 75Mhz 50Mhz 1.5X K5 PR 90 90Mhz 60Mhz 1.5X K5 PR 100 100Mhz 66Mhz 1.5X K5 PR 120 90Mhz 60Mhz 1.5X K5 PR 133 100Mhz 66Mhz 1.5X K5 PR 166 116.6Mhz 66Mhz 1.75X Sostanzialmente tre cose saltano subito all'occhio : 1. L'AMD K5 fino alla versione PR100 è misteriosamente diverso dal PR120. Infatti il PR100 ed il PR133 funzionano alla stessa velocita' di clock, come pure il PR120 e PR90. 2. Il K5 è una CPU molto efficiente : per eguagliare un Pentium a 166Mhz nella velocità sui calcoli interi sono sufficienti al K5 poco più di 116Mhz, contro i 133Mhz del 6x86 e dei 166Mhz, appunto, del Pentium. 3. Il K5 Pr166 deve essere impostato come 66x2.5 : sara’ poi la CPU ad interpretare il 2.5X come 1.75X Inoltre il K5 sembra avere il moltiplicatore bloccato a 1.5X, quindi per overcloccarlo l’unica soluzione sembra essere quella di agire sul BUS, portandolo a 68 o 75Mhz. Naturalmente sono sempre valide tutte le precauzioni sul BUS a 75Mhz... (vedere sez. 2.5) Purtroppo il K5 non sembra essere una CPU di facile overclock, ma provare non costa nulla, anche perche’ questa CPU non soffre di particolare problemi di surriscaldamento. NEWS: pare che molti K5 supportino molti anche il 2.0X! Presto’ sara’ pronta una tabella in merito... 2.13 Overclocking dei processori AMD K6 l K6, che proprio di recente ha fatto tremare Intel (e mi auguro che ancora possa farlo), è attualmente una delle più veloci CPU x86 presenti sul mercato. Nasce dal progetto della NexGen (ricordate ?) ed al suo interno batte un vero e proprio cuore RISC capace di dare ottimi risultati. Il K6 e' una CPU compatibile con il socket 7, con istruzioni MMX e 64Kb (32+32) di cache L1. Mentre scrivo queste pagine, AMD ha rilasciato 3 versioni del K6 : Pr2-166, Pr2-200 e Pr2-233 dove Pr2 sta per l'indice di prestazioni di un PentiumPRO (e non Pentium, a differenza del 6x86 e del K5) e la frequenza del Pr2 coincide con la frequenza del chip. Quindi il K6 Pr2-200 e’ molto simile come prestazioni un PentiumPRO a 200Mhz, ed internamente la sua frequenza e' di 200Mhz (66x3). Purtroppo pero’ l’FPU non e’ a livelli di PPro, comunque non si discosta molto da quella del P55C Il Pr2-233 lavora ad una frequenza di 233Mhz, ottenuti da 66x3.5. Infatti il K6 intepreta il settaggio 1.5X del Pentium come 3.5X, e di conseguenza impostandolo a 66x1.5 si avra' una CPU a 66x3.5 = 233Mhz. Naturalmente tutto questo non ha tantissimo a che fare con l’overclock, ma mi sembrava doveroso dare qualche informazione aggiuntiva su questa CPU. Ma parliamo quindi di overclock : K6 a 166Mhz Questa CPU puo’ essere portata senza nessun problema a 75x2.5, cioe’ 187Mhz, configurazione che sembra dar migliori risultati di 83x2 Se il chip non presenta particolari problemi di surriscaldamento, si puo’ tentare 66x3, cioe’ 200Mhz o meglio ancora 83x2.5, cioe’ 208Mhz. K6 a 200Mhz. Questa CPU puo’ essere agilmente mandata a 83x2.5, 208Mhz, oppure a 75x3, quindi 225Mhz. Le due configurazioni si equivalgono come prestazioni, ma la seconda puo’ essere una scelta obbligata per i possessori di mainboard che al massimo vanno a 75Mhz oppure di controller SCSI o periferiche PCI che poco gradiscono il BUS a 83Mhz. Infine, ma fate molta attenzione alla temperatura della CPU e non sempre questo overclock puo’ riuscire, si puo’ provare ad overcloccare la CPU a 233Mhz (66x3.5, impostando il fattore di moltiplicazioni a 1.5X) K6 a 233Mhz Tale CPU dovrebbe ben reggere i 250Mhz (83x2.5) ed in questo caso le prestazioni sarebbero quasi sicuramente superiori al Pentium II a 233Mhz, in virtu’ del BUS a 83Mhz ed alla elevata velocita’ di clock della CPU. Dubito che un K6 233 possa reggere a 75x3.5 (262Mhz) ma a chi volesse provare dico solo : attenzione alla temperatura ! In generale l’overclock del K6 generalmente da sempre buoni risultati, e grazie alla capiente cache L1 (il doppio rispetto ai PentiumMMX, il quadruplo rispetto ai P54C) le prestazioni hanno sempre una crescita quasi costante all’aumentare del clock. NOTA : Le CPU a 166 e 200Mhz richiedono 2.9Volt per il core e 3.3V per l’I/O (oltre naturalmente a un BIOS che le supporti). Il K6 Pr2-233Mhz invece richiede 3.2Volt al core per e 3.3Volt l’I/O. Ho sentito di K6 233 fatti utilizzati a 2.9Volt : ammesso che la CPU riesca a funzionare ad una tensione cosi’ bassa, scalderebbe sicuramente meno, ma addio overclock.... Da questo punto vista, quindi, un K6 233 in singola alimentazione a 3.3Volt e’ overcloccabile piu’ facilmente. 2.14 "Domande e risposte" D : "Mi ha detto mio cugino che il suo P90 a 75x3 e’ fuso... E’ vero ?" R : No, non c’e’ nulla di piu’ falso. Infatti un P90 dubito che a frequenze maggiori di 133Mhz possa eseguire solo la fase di POST. Quando si esagera con la frequenza, o la macchina non fa il boot (schermo nero) oppure dopo poco, andando in temperatura, la CPU si blocca. Nessun rischio, quindi, di fondere letteralmente la CPU, sopratutto se si usa un dissipatore con ventola (e qual e’ quell’"overclockers" che non lo usa ?) D : "Ho un P120 che a 150Mhz non fa il boot. Che sia bloccato a 2.0X ?" R : Le sole CPU bloccate a 2.0X sono infatti solo certi Pentium a 133Mhz, e certi P166MMX bloccati a 2.5X Se quel P120 a 150Mhz non fa il boot e’ perche’ non regge. Non ci credere ? Provate 50x1.5 e 75x2 : nel primo caso il sistema si avviera’, nel secondo no. D : "Ho una scheda madre "XXXX-yyyy-zzzz/123" . Va a 75Mhz ??" R : Non tutte le piastre vanno a 75Mhz, ma per scoprirlo occore : 1) Leggere il manuale se la main supporta il Cyrix P200+ 2) Leggere le scritte stampate sulla mainboard stessa (a volte c’e’ scritto) 3) Cercare le informazioni in Rete (senza sovra affolare il gruppo) 4) Provare tutte le combinazioni dei ponticelli (importante : modificare solo i ponticelli neccessari per l’operazione, ovvero solo quelli della velocita’ di BUS) utilizzando magari un fattore di moltiplicazione basso (magari la main i 75Mhz li fa, ma lo schermo rimane nero perche’ la CPU non regge...) D : "Ho fatto l’overclock P166 -> 200Mhz e win95 mi segnala numerosi GFP. Puo’ essere la RAM ?" R : P166 = 66x2.5 P200 = 66x3.0 Come si vede il BUS e’ sempre a 66Mhz, quindi e’ davvero poco probabile che sia la RAM a dare problemi. Provare piuttosto a mettere la CPU in VRE e a raffreddarla bene D : "Dopo un overclock P120 -> P133Mhz Win95 mi segnala strani errori sul registro di configurazione, ed il sistema e’ molto instabile. Come fare ?" R : Qui occorre davvero alzare lievemente i timing della RAM (infatti si e’ passato da un BUS a 60 a 66Mhz). Se i problemi persistono provare l’alimentazione VRE D : "Nel BIOS non c’e’ scritto nulla riguardo l’alimentazione della CPU : come posso settare quel VRE ?" R : Per settare il VRE e’ neccessario cambiare dei jumper sulla scheda madre. D : " Se metto il mio P133 a 66x2.5 il BIOS mi segnala sempre Pentium at 133Mhz... Che cosa succede ?" R : "Basta con queste domande !! :-) La tua CPU e’ bloccata a 2.0X e l’unico modo per overcloccarla e’ quello di usare frequenze di BUS maggiori di 66Mhz" D : Se metto la tensione da STD a VRE come si comporta il mio Pxxx ? E che prestazioni avra’ ? R : Un po’ di chiarezza e coerenza. Aumentare la tensione non porta a NESSUN aumento prestazionale, anzi si peggiora la situazione in quanto la CPU scalderebbe di piu’. Quindi prima di aumentare la tensione della CPU ( ad esempio passare da 2.8 a 2.9 Volt nel caso di Pentium MMX) rassicurarsi che sia proprio la CPU, e non la RAM ad esempio, a dare problemi. Ma se solo aumentando la tensione l’overclock riesce, allora bisogna prestare molta attenzione alla temperatura della CPU. D : Ho una Asus TX-97 con una CPU overcloccata. Pero’ a volte i giochi mi scattano per pochi sencondi.. E poi a volte il sistema sembra "bloccato"... che sta succedendo ? R : Beh, molte volte non e’ colpa dell’overclock se i giochi scattano, ma se in overclock i giochi di tanto in tanto scattano e con la CPU NON in overclock non si hanno scatti, allora forse puo’ essere il BIOS della TX-97 che, rilevando una temperatura eccessiva della CPU, rallenta il sistema al fine di prevenire danni al processore. Un metodo poco ortodosso per ovviare questo inconveniente sarebbe quello di mettere "IGNORE" nel menu’ "Power Managment setup" del BIOS nella voce "CPU temperature", ma cosi’ si rischia grosso : occorre purtroppo raffreddare meglio il processore. D: Il mio P166MMX a 66x3 da molti problemi. Ho provato a ridurre anche il PIO e ho settato la RAM a 70ns, ma niente. Cosa posso fare ? R : Mi fa molto piacere che tu abbia preso confidenza col il BIOS :-) ma le operazioni da te svolte non potevano portare (generalmente) a nessun beneficio in quando non hai variato la frequenza del BUS di sistema : sempre a 66Mhz. Puoi sempre pero’ provare ad aumentare la tensione del core della CPU : da 2.8 puoi provare 2.9 o 3.0 (se puoi). Ma attenzione alla temperatura!! D : Meglio 75x3 o 83x2.5 ? R : Ci sono varie "correnti di pensiero" ma io consiglio : P54C : Assolutamente 83x2.5 P55C : 83x2.5 se con EDO, 75x3 se con SDRAM AMD K6 : 75x3 senza pensarci due volte Questo perche’ il P54C ha la cache L1 di 16Kb contro i 32Kb del P55C e i 64Kb del K6, quindi in teoria e’ maggiore la probablita’ che un dato richiesto sia in cache e quindi e’ maggiore il tempo in cui la CPU opera alla sua velocita’, senza abbassarsi alla velocita’ del BUS per fare l’I/O. D : Asus TX-97 a 83Mhz. Ho intenzione di acquistare un Quantum ST (in DMA/33). Reggera’ il sistema a 83Mhz ? R: Si’, senza nessun problema. Qualche problema con i Quantum Stratos da 4Gb, anche a 66Mhz, ma un update del BIOS fra breve disponibile risolvera’ il tutto. 3.00 Riguardo alla Asus TX-97E, SDRAM e Mystique220 io dico che.... Dopo molti ripensamenti ho cambiato la mia fidata Asus P55T2P4 con la TX-97E e devo dire che : 1. Sono rimasto deluso dal non poter abbassare i timng in scrittura a 5-2-2-2 ma solo 6-2-2-2 (usando della EDO ram) oppure di non riuscire a mandare l’SDRAM a 5-1-1-1 ma solo a 6-1-1-1 (il BIOS in entrambi i casi non me lo consente) 2) Sono rimasto sorpreso dalle prestazioni del chipset TX, diciamo meglio dai valori che da il CPUMArk, quindi OK per CPU, cache, RAM e chipset In particolare la cache L2 ora e’ a 3-1-1-1-1-1 contro i 3-1-1-2-1-1 della HX 3) Mi piace molto il poter vedere la temperatura (un po' elevata) da BIOS. Anche se, consiglio per gli overclocckers, ho notato che dopo i 68/69 (Anche se in teoria dovrebbe essere 75’C la soglia massima concessa) il BIOS tende ad abbassare il clock della CPU. Io ho risolto il problema (se cosi' si puo' definire! :) mettendo "IGNORE" nella casella della CPU. Cosi' il CPUMark e' andato da 460 a 485 con la CPU ancora bella funzionante, forse un po' piu' caldina, ma nulla di preoccupante. Quindi l'abbassamento del clock viene fatto con un certo "anticipo". Certo che in un PC destinato a rimanere accesso 24 ore al giorni non mi sembra proprio il caso di disabilitare il controllo della CPU! 4) Buona la disponibilita’ dei voltaggi : si puo’ settare il core a 2.9, 3.0, 3.1, 3.2 e 3.3 Volt ! 5) Anche nelle rev. 1.04 si puo’ sempre utilizzare, armati di pazienza e stagnatore, il terzo Bf, fino ad ora non utilizzato ed in futuro sfrutatto probabilmente dai K6 a 266 e 300Mhz. Inoltre ho eseguito una prova della Mystique220, ecco i bench, effettuati su un PC con Asus P55T2P4, P55C a 83x2.5, driver 3.70 a 1024x768x85Hz a 16bpp Mystique Business G. W : 75.1 Mystique 220 " " " : 79.3 Mystique High End G. Winmark : 41.9 Mystique 220 " " " : 46.9 Dell'effetto bilineare non c'e' traccia, invece il fogging viene emulato via software in una maniera simpatica ed efficiente. Da notare il refresh abbastanza elevato : 85Hz. Forse la Milennium 2 avrebbe fatto migliore figura in quando monta WRAM. Inoltre ho notato una velocita’ migliorata nelle modalita’ VESA e nel direct-draw, nonche’ anche un qualcosina in piu’ del D3D. Per quello che riguarda l’SDRAM invito a leggere il mio articolo, il quale sara’ quasi sicuramente gia’ in rete quando leggere questo documento, al sito dell’hardware riportato in fondo a questo documento. Per i piu’ curiosi pero’ posso fare alcune anticipazioni. L’SDRAM e’ davvero cosi’ veloce ? Si’, anche ai soliti 66Mhz di BUS e’ molto piu’ veloce della seppur ottima EDO in un 5-2-2-2 (o 4-2-2-2) (le differenze vanno, a parita’ di BUS da 10 sino a 30Mb/sec !) Ma l’SDRAM migliora davvero le prestazioni del PC ? Il balzo non e’ ancora evidente. Quindi se riuscite a trovarla a buon prezzo, va bene, ma se state volete risparmiare qualcosa, puntate sulla EDO. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Ricordo a tutti il sito dedicato all’hardware, all’overclock, ai giochi e alle schede 3D gestito da me e Daniele Inglisa (inglisad@infoservizi.it) accessibile a questo URL : http://bellquel.bo.cnr.it/hardware/ Un grazie a Tommaso (tommy.io@iol.it) per alcune info sul K6. Un grazie anche a Davide Marcato (marcato@programmers.net) per una segnalazione ATTENZIONE !!!!!!!!!!!!! IL SOTTOSCRITTO SIMONE TUGNOLI NON E’ ASSOLUTAMENTE RESPONSABILE DEGLI EVENTUALI DANNI CHE LA TECNICA DA LUI DESCRITTA PUO’ PROVOCARE. QUINDI SI ASSOLVE DA OGNI RESPONSABILITA’ ------------------------------------------------------------------------ Copyright © Ludus Working Group