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Ma si vorrebbe chiedere al prestigioso giornalista se oggi Io storico inglese Dennis Mack Smith potrebbe riscrivere la storia d'Italia di questi ultimi anni basandosi solo sulla collezione del Corriere della Sera nell'arco di un secolo. La risposta non potrebbe essere che negativa. Per concludere che. se fino agli anni settanta la grande stampa era più ossequiosa rispetto al potere politico (la qual cosa era certamente un male) abbiamo pagato l'innegabile conquista dell'autonomia con la perdita di parte della qualità d'informazione. Nessuno insomma può rimpiangere i giornali. inamidati e prudenti fino alla paranoia. Nessuno potrà negare però che quel modello di giornale era quanto di più vicino alla grande stampa di qualità, ovviamente in rapporto ai tempi. Il settore in cui la formula omnibus suscita le maggiori perplessità e la politica. Si dirà subito, anche qui, che oggi la stampa è assai più indipendente di prima del potere costituito. Un grande giornale (e parlo per esperienza diretta) pubblicava la sua nota sindacale sulla traccia inviata sera per sera... dalla Confindustria, con quale obiettività e autonomia di vista! E' altrettanto vero che il vecchio "pastone", inventato da Enrico Mattei nell'immediato dopoguerra segnato dalla penuria di carta e da giornali con pochi fogli, sarebbe oggi improponibile. Ma è davvero giusto e corretto e utile trattare la politica alla stregua dell'altra cronaca, così privilegiando

il pettegolezzo, il personaggio, il retroscena non di rado a discapito dell'analisi seria, della storicizzazione, dell'inquadramento come si diceva sopra? Che senso ha la smania dell'intervista fatta di piccole frasi, pronunciate magari nei corridoi di Montecitorio o all'uscita di via dell' Anima? Non si tratta ancora una volta di un'imitazione della politica - TV, con tutto il sovrappeso del danno derivante dal ritardo cronologico rispetto ai TG?. "Questi giornali: - sospira Ronchey - mai un'inchiesta, mai un editoriale sui grandi servizi pubblici. Ancora elucubrazioni sulle schermaglie di politica militante, con metafore decisamente aggrovigliate. Ancora spazio sulle smorfiose o litigiose confidenze dei protagonisti dello star system televisivo. acqua riciclata e addizionata di cloro. E’ un punto di fondo. E’ chiaro che la rincorsa alla politica spettacolo fatta dalla TV ha indotto giornali grandi e piccoli ad imitare appunto la TV nella presentazione della giornata politica. Forse tutto questo è inevitabile. Ma nessuno impedisce, soprattutto ai pochi giornali nazionali dotati di grandi mezzi. di dedicare un po’ di spazio all’approfondimento o pubblicare documenti importanti (lo fa solo il Sole 24 ore per esempio coi testi legislativi di maggiore interesse e ne riscuote il giusto successo)? Certo: so bene che è assai più facile e comodo costruire un pezzo bloccando al telefonino Berlusconi che non trascinarsi magari in Calabria o in Basilicata a studiare da vicino i problemi della disoccupazione giovanile. Qualcuno ancora lo fa, ma i Giorgio Bocca sono pochi. mentre imperversano gli specialisti del pettegolezzo, dell'intervistina rubata e poi subito smentita, del retroscena fatto più di colore che di sostanza.