Rabindranath Tagore
da "Il giardiniere"
O bellezza , scolpita nella pietra ,
tra la furia e l' urlo della vita
te ne stai immobile e muta ,
solitaria e appartata .
Il grande tempo siede innamorato
ai tuoi piedi , e sussurra :
" Parla , parlami , amore ; parla mia sposa ! "
Ma le tue parole sono chiuse nella pietra ,
o immobile bellezza !
Finisci allora quest' ultima canzone
e separiamoci . Scorda questa notte
ora che la notte è finita .
Chi cerco di serrare tra le braccia ?
I sogni non si possono fare prigionieri .
Con mani avide stringo al mio cuore
il vuoto , ed esso mi ferisce il petto .
Il mio cuore , uccello del deserto ,
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi .
Essi sono la culla del mattino ,
essi sono il regno delle stelle .
Nei loro abissi il mio canto si perde .
Lascia solo ch' io mi libri in quel cielo ,
nella sua solitaria immensità .
Lascia solo ch' io fenda le sue nubi ,
e stenda le mie ali nel suo sole .
da xxxxxxxxxx |
This page hosted by Get your own Free Home Page