- Il silenzio dei chiostri- Sellerio Editore - Palermo - Euro 15,00 - 544 pp
«E così ebbe inizio una delle indagini più inquietanti e complicate della nostra carriera». I dialoghi tra Petra Delicado e il suo vice Fermín Garzón, l’infinito duello verbale che fa da contrappunto brillante alla complessa architettura dell’intreccio poliziesco e alla durezza dell’indagine di strada, si sono arricchiti di un nuovo contendere: le gioie e i dolori del matrimonio. Petra, il poliziotto più duro ed efficiente del distretto di Barcellona, s’è sposata, e contrasta la maliziosa innocenza dei figli del marito Marcos. Anche il vice Garzón s’è sposato, ma lui si sente oppresso dalle infinite attenzioni dell’impeccabile moglie. Perciò, giunge loro come un sollievo amaro questo caso. Un omicidio nel convento delle sorelle del Cuore Immacolato, reso ancor più scabroso dalle modalità in cui sembra avvenuto. Il cadavere di frate Cristóbal dello Spirito Santo è stato ritrovato accanto alla teca che custodiva il Beato Asercio de Montcada. E il corpo sacro, miracolosamente incorrotto, intorno al quale, da esperto di reliquie, lavorava l’erudito cistercense, è scomparso. A intorbidare le piste, deviandole al soprannaturale, vi è poi un enigmatico biglietto: «cercatemi dove più non posso stare». Davanti a Petra e a Garzón si squaderna un ventaglio contraddittorio di ipotesi fantasiose che devono malvolentieri verificare, in un ambiente odoroso di incenso ma alquanto reticente. E sono perfino tentati da una tecnica d’indagine deduttiva che è loro estranea. Ma presto il realismo s’impone: «faccio fatica a credere a ciò che esula dalla mentalità comune», e la coriacea detective e il suo aiutante dai modi spicci e dalle mille fisime, riprendono il metodo abituale, faticoso e di strada. Fatto di interrogatori estenuanti e apparentemente futili tra madri superiore dallo spirito troppo scettico, suorine troppo ieratiche, più mature sorelle troppo sicure e frati eruditi dalla fantasia galoppante; fatto di appostamenti e di controlli; fatto di tracce materiali; fatto di filiere affaristico commerciali; fatto di fiuto per i torbidi legami. Fino a che non trovano l’aggancio e non lo mollano che giunti alla soluzione: come al solito più umana che non sovrannaturale. Troppo umana, a nutrire il disincanto di Petra e Garzón.- Nido vuoto- Sellerio Editore - Palermo - Euro 13,00 - 416 pp
Difficile immaginare Petra Delicado in un centro commerciale, �il solo luogo al mondo in cui tutto coesiste in insensata contiguit��. Lei, che sembra trovare ordine e serenit�, che sembra ricavare energia dai brulicanti paesaggi delle vecchie strade, che sembra orientare il suo intuito solo nella commedia umana dei quartieri cittadini. Come un Maigret cresciuto nell�orgoglio femminista, che ha bisogno di fiutare le case, le botteghe, le atmosfere. E infatti in un centro commerciale, mentre insolitamente fa provviste e depreca i tempi, le capita l�inaudito: �La mia Glock era sparita. Farsi rubare la pistola da una bambina, il colmo del ridicolo per un poliziotto�. Cos�, questo nuovo caso per lei e per il fido vice Garz�n, inizia nella maniera pi� banale, sulle tracce di una minuscola ladra di pistole di non pi� di otto anni. Che rapidamente per� la conduce in uno dei soliti inferni, covanti sottotraccia, in cui, procedendo tra qualche cadavere e passi falsi, si immerge la sua inchiesta di strada. Percorsi che seguono, si direbbe, un contenuto latente e uno manifesto: essendo manifesto il fine di sconfiggere il crimine e i criminali (qui un disgustoso e pietoso caso di sfruttamento infantile); ma strisciando al di sotto, una, molto ironica e molto feroce, critica al conformismo sociale che rende pi� inquietante ogni delitto. Ed � questo incantevole incastro di elementi e registri diversi che ha fatto dei romanzi gialli di Alicia Gim�nez-Bartlett, e della sua dura detective, insieme all�immancabile vice, Ferm�n Garz�n, un caso letterario seguito dalla critica e amato dai lettori. Il movimento realistico e scabro dell�indagine poliziesca; un dialogo da commedia di puro divertimento, soprattutto incardinato nei duetti con Garz�n, un Sancho Panza di carattere e ideologia opposti al suo Don Chisciotte femmina; un gusto per la scena che si esprime nella innumerevole galleria di personaggi, maschere che affollano le quinte dell�intrigo criminale.- Il caso del lituano- Sellerio Editore - Palermo - Euro 9,00 - 126 pp
In una breve nota a questo libro, Alicia Gim�nez-Bartlett spiega ai suoi lettori la scelta di una forma narrativa inusuale per lei come il racconto. Queste brevi inchieste di Petra Delicado e del suo vice Garz�n le erano state commissionate dal quotidiano "El Mundo" che le pubblic� nelle settimane centrali del mese di agosto. E forse al mescolarsi della scansione quotidiana, insieme alla familiarit� con la forma romanzo questa raccolta deve l'intersse e l'originalit�. Ciascuno dei racconti sviluppa un soggetto complesso, quasi base di un romanzo indipendente. Eppure al contemp le tre inchieste scorrono fluide l'una dentro l'altra, come un giorno segue l'altro senza dare il senso di una rigida separazione. E la continuit� di tempo vissuto, accresce una specie di effetto reale. L'omicidio del bell'immigrato dall'agiatezza inspiegabile; la morte orrenda del bullo da palestra; la strage delle quattro prostitute di una madame dal cuore tenero; la stessa periferia emarginata li tiene assieme, dando la sensazione fisica dello squallore affannato che aggredisce i due investinatori non appena escono dal commissariato. Ma soprattutto li unisce in un continuo dialogo tra i due protagonisti: battibecchi futili, battute, prese in giro, malumori, slanci di affetto repressi, sfoghi, confidenze. Petra e Ferm�, fanno il commento al vivo del caos della strada che li sommerge nei fatti e moralmente, ma in realt� si scontrano due visioni opposte degli stessi problemi inquietanti e si sostengono, aggrappandosi l'uno all'altra, due uguali piet�. E' il distacco ironico con cui l'autrice maneggia la crudezza del soggetto delle sue storie. Estraendone deliziosi e assolutamente originali polizieschi in forma di commedia. Commedie nere, con un sottofondo nerissimo di amarezza per le sofferenze di chi � debole, e di solidariet�.- Un bastimento carico di riso- Sellerio Editore - Palermo - Euro 12,00 - 445 pp
L'assassinio di un barbone, anche se calza scarpe inspiegabilmente eleganti e costose, non � un evento che possa commuovere i commissariati di Barcellona, come di ogni parte del mondo. Troppo l'impegno per un risultato comunque di scarsa importanza, visto che i barboni, di fatto, vivono in un mondo in tutto separato e parallelo che solo apparentemente, o occasionalmente, occupa lo spazio e il tempo del nostro mondo ordinario e savio. Ma per la sfortuna degli assassini di questo complicato caso poliziesco, che non si ferma al primo omicidio, che prende due piste e poi le abbandona, che porta alla fine a una (come sempre) disincantata soluzione che ci disamora della saviezza del nostro mondo, � proprio questo parallelismo ad ammaliare Petra Delicado, ispettore della polizia di Barcellona, a far vibrare la corda segreta della sua simpateticit�: "ebbi paura, una paura spaventosa perch� quello sguardo mi aveva condotto ai confini di un territorio che esisteva anche dentro di me". Per lei "i barboni sono come dei re, che hanno qualcosa di mistico" come ironizza il suo vice Garz�n, trascinato ancora una volta nella sarabanda di combinazioni, equivoci, casi e personaggi di strada in cui consiste un'inchiesta alla maniera di Petra. Una maniera che deve il suo fascino (e il suo successo di lettori, e l'ammirazione dei critici) al sistema di elementi romanzeschi che riesce a incardinare in armonia compiuta: il movimento reale dell'inchiesta sul territorio fatta da poliziotti verissimi; la commedia di un dialogo di puro divertimento, che proietta il lettore nelle vite private complicate dei due protagonisti, e nella loro opposta visione del mondo; la capacit� di Petra di assorbire delle situazioni la loro verit� umana, come un Maigret cresciuto nel femminismo; l'amore per la scena, per il linguaggio, per la vocazione ad essere - direbbe Camilleri - "tragediatori" da parte delle maschere che affollano il palcoscenico della storia.- Serpenti nel paradiso- Sellerio Editore - Palermo - Euro 11,00 - 375 pp
"E facile tirare un calcio in una pozza maleodorante, ma avvicinare la punta del piede al laghetto dei cigni � un'altra cosa". Petra Delicado e il suo vice Fermin Garz�n, della policia nacional di Barcellona non si trovano esattamente nel loro ambiente vicino al laghetto dei cigni. Le loro inchieste - inchieste dure e lente, che procedono macinando chilometri, senza illuminazioni e colpi d'intuizione ma mostrando la tenacia dei mastini (mastino soprattutto lei, Petra; pi� bonario e moralista Fermin) -hanno per lo pi� smosso pozze maleo-doranti, o simili: complotti di gangster, delitti maturati al confine tra il mondo del vizio e quello dello spettacolo, violentatori seriali, omicidi nel parco. Stavolta, invece, al loro quinto caso, devono risolvere un crimine che matura in un sobborgo ricco della citt�, il quartiere "Paradfs": ville rasserenate da giardini di ombrosa geometria, coppie molto per bene con servit� filippina, carriere dorate, bambini radiosi, e salde tradizioni di famiglia. Nella sua piscina, colpito alla testa, galleggia il corpo di Juan Luis Espinet, marito virtuoso, giovane padre di famiglia, uomo elegante e bellissimo, avvocato del famoso studio di famiglia, ma ancor pi� bravo del padre: "era il numero uno in tutto", giurano le due coppie dei suoi amici pi� cari. Non c'� un'ombra sulla sua vita. Come non ce ne sono in quelle degli amici. E contro il castello illusionistico del "Paradis", o in quel nido di vipere dissimulato, cominciano ad abbattersi i colpi di maglio di Petra e Fermin. Mentre intorno lo scenario si complica con la grazia comica di una commedia degli imbrogli: una visita del papa in citt�, un cardinale che sembra uscito dal rinascimento, il simpatico giudice bon vivant, una coppia di sorelle infaticabili e procaci, Fermin che fa lo zerbinotto punito e Petra nella parte di Cupido. Perch�, probabilmente, la base del successo e del piacere della lettura che danno i gialli d'ambiente della Gim�nez-BartIett, � che essi sembrano polizieschi in forma di commedia: quadri vividissimi di interni o di esterni sempre spazialmente caratterizzati, personalizzati, si direbbe, fino al dettaglio umano, e dominati dal dialogo piuttosto che dalla descrizione. Una mano felice di scrittrice che fa di lei, come ha detto un grande critico, "un genio mediterraneo per il giallo".- Riti di morte- Sellerio Editore - Palermo - Euro 12,00 - 391 pp
Quarto appuntamento con Petra Delicado, ispettore della policia nacional di Barcellona, e col suo vice Fermin Garz�n. Ma in Spagna, dove i due investigatori sono nati e godono di un successo di lettori, e televisivo, di lunga durata che adesso prosegue anche in Italia, Riti di morte � la prima avventura investigativa della coppia. E dato che siamo in effetti alla prima uscita Gim�nez-Bartlett presenta distesamente i suoi due personaggi. Petra � emersa da poco da una crisi esistenziale - il naufragio di due matrimoni, un lavoro di avvocato che non l'appagava -, � entrata in polizia dove, in quanto donna - sostiene lei - � stata parcheggiata negli archivi, fino a questo caso spinoso e scabroso: un violentatore seriale che lascia un tatuaggio sulle sue vittime ("il fiore" lo denomina Garz�n, con una delle sue frequenti metafore, immaginifiche e popolaresche insieme). Garz�n, invece, viene dalla Spagna pi� interna e pi� pigra, Salamanca; e di lui, lento, grasso, leale, carico di esperienza e di pregiudizi, ma ricco di uno spirito sorprendentemente rapido nel superarli, Petra stenta a trovare la chiave interpretativa, la via d'accesso per superare le sue resistenze a dover ubbidire a una donna dotata per altro del carattere di un detective americano da hard boiled school. E l'investigazione si articola mentre i due animano la loro schermaglia che sembra quasi un gioco erotico sublimato: Petra disprezza provoca e tormenta, Fermin cede resiste e abbozza e poi trova una uscita che persuade e conquista il suo capo. Intanto, secondo un ritmo narrativo che � puro divertimento, intorno a questo duello si consolida la scorza dura che rende un'amicizia anche una macchina di investigazione formidabile. E chi legge ritrova e riconosce la materia che sostanzia il giudizio che della Gim�nez-Bartlett ha dato Cesare Cases. Che siamo di fronte a un genio mediterraneo per il giallo, consistente nell'umorismo di un dialogo che rende l'intrigo poliziesco mosso, espressivo e ameno come una commedia di costume.- Morti di carta- Sellerio Editore - Palermo - Euro 11,00 - 354 pp
Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona, e il suo vice, Fermin Garz�n, non sono due investigatori per casi delicati. Non fingono ipotesi elaborate per risolvere le loro inchieste, che sembrano sgomitolarsi dal semplice all'aggrovigliato, e forse non hanno nemmeno il physique du r�le. Lei � rude, antisentimentale in modo impegnato, con un fondo invincibilmente populista. Lui � fra l'altro un po' troppo vecchio e troppo grasso. Ma quando corrono per le strade, le loro investigazioni si svolgono con naturalezza, imparando dagli errori, profittando del minimo alito di fortuna, e si capisce che girano come una macchina da indagine, forse perch� i loro ingranaggi si incardinano reciprocamente nel modo pi� perfetto - e nel modo pi� comico: quasi da commedia poliziesca. In questo terzo caso, due ispettori per casi delicati, occupati nell'assassinio di una giovane donna di un uomo importante, gli passano la loro inchiesta. � stato ucciso un giornalista televisivo, odiato grufolatore in scandali rosa e sessuali. Petra e Garz�n passano al setaccio quello strano mondo, miscuglio di spettacolo ricchezze e vizi pubblici e privati, e man mano che si avvicinano a una soluzione, la loro strada si lastrica di nuovi cadaveri. Fino a che � il loro caso a diventare il vero caso delicato. Cesare Cases, recensendo i due libri precedenti di Alicia Gim�nez-Bartlett gi� usciti in Italia, e il loro successo esportato dalla Spagna, parla di un genio mediterraneo per il giallo. E lo individua nell'umorismo, che permette di concentrarsi nei dialoghi, cio� nei quadri vivi e nelle atmosfere locali, e ricuce insieme le trame pi� ricche di finzione. Sicch� il giallo pu� uscire dal tecnicismo di genere e diventa punto di vista del raccontare pezzi di tempo e parti di mondo, con uomini e cose, mediterranei.- Messaggeri dell'oscurit�- Sellerio Editore - Palermo - Euro 12,00 - 397 pp
Un piglio rapido e pratico, una battuta sempre pronta, frequenti errori e scherzi del caso ma con l'attitudine professionale a trame comunque profitto sempre, molta tenacia e chilometri macinati: sono le componenti umane dei casi dell'ispettrice Petra Delicado e del suo vice Fermin Garz�n, suo alter ego e complemento insostituibile. Dai loro polizieschi di strada, in Spagna, � stata tratta una serie televisiva: e non � difficile capire la ragione della loro popolarit�, poich� l'inchiesta sembra dipanarsi sotto gli occhi stessi del lettore, in presa diretta: fino al momento della soluzione, i due antideduttivi investigatori, sembrano brancolare nel buio, come i lettori. Il caso di Messaggeri dell'oscurit� parte da una serie di lugubri reperti che arrivano per posta, frutto di orrende mutilazioni. L'impresa di una mente turbata, di un sanguinario maniaco, che lancia i suoi messaggi dall'inferno della psicosi. Ma � solo l'apparenza. Un passo dietro l'altro Petra e Garz�n si inoltrano nell'imbuto di un mondo pi� complesso e inquietante. Che lancia i suoi messaggi dall'inferno della storia..- Giorno da cani- Sellerio Editore - Palermo - Euro 12,00 - 400 pp
Dai polizieschi di Alicia Bartlett, in Spagna, hanno tratto una fortunata serie televisiva. E se ne capisce la ragione: i racconti della popolare autrice sono infatti dei veri polizieschi di strada, inchieste vive, in cui la matassa dell'intrico si dipana sotto gli occhi del lettore contemporaneamente a quelli dei protagonisti, insieme alla miriade di accadimenti, di coincidenze casuali, di avventurette e infatuazione che occorrono nella giornata movimentata di due poliziotti. Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona, e il suo vice Garzon non sono il tipo dell'investigatore speculativo, l'errore e l'abbaglio li mettono sulla pista giusta molto di pi� che non la deduzione. Hanno per� molto mestiere e un gusto per la vita che fa fare i giusti incontri. Lei � una dura che sembra venire dalla 'hard boiled school', solo che � donna, anche se con gli uomini si comporta come si comportano i duri con le donne. Una dura con una certa devozione intenerita e amichevole verso le goffaggini del suo aiutante, pi� anziano, pi� animale da commissariato, pi� sentimentale e molto pi� esposto alle tempeste e alle brezze della vita. Nel caso di "Giorno da cani" indagano, senza molta fortuna all'inizio, sull'omicidio di un poveraccio che traffica in cani, e li aiuta il suo ultimo fedele amico, il meticcio Spavento. Ma a quell'omicidio ne segue un altro e un altro ancora, e nella corrente principale degli eventi affluiscono, intersecandosi, sordidi commerci e storie passionali nel mondo dei cani.
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