La classifica dei migliori panini di Parigi:


Autentica espressione gastronomica parigina, il buon sandwich non si trova dappertutto. Una volta scovatolo, bisogna ancora trovare la panchina giusta per poterlo degustare.

da Le Figaro del 31 agosto 1999

Ineccepibilmente, il panino prosciutto cotto - formaggio groviera è una delle specialità più gloriose della gastronomia parigina. E' leggero, croccante, si prepara sul momento e sparisce in un minuto. Ecco perché dev'essere l'espressione dell'istantaneità: un buon sandwich si fa in diretta, sotto i vostri occhi. Si specifica la cottura del pane (sempre piuttosto sul ben cotto), la farcitura e hop! il malloppo è nel sacco (sempre di carta, mai in plastica che s'ammolla).
Cartina Mappa Parigi Mai il panino si era così ben comportato nella capitale. Certo, ce ne sono di scarsini, di smorti, di pesanti, tutti molli e poco affidabili ma ce ne sono anche di gloriosi dalla croccantezza sonora, col prosciutto nostrale e un burro da re. Alcuni li preparano come veri artisti, con un tremolio nella voce, il bel gesto nel taglio, fierezza e onore: i nostri tre "vincitori", il Petit Vendôme, Kayser e lo Square Trousseau appartengono a questa specie.
A questo punto si tratta di non disperdere questa nobiltà. Niente di più triste di un sandwich morsicchiato camminando: non siamo mica dei gasteropodi! Converrà continuare la nostra virtuosa ricerca dell'eccellenza scegliendo la panchina idonea. Eviteremo allora la panca da strada per preferire una sosta in una piazza, in un giardino o parco. L'ideale è un posto vicino: è dura resistere alla tentazione di azzannare il vostro panino prima di esservi seduti. Parigi per fortuna è prodiga in materia di spazi verdi e per non dimenticarlo vi abbiamo segnalato i migliori giardini vicini alle migliori boulangerie.

Le panchine
Ci sono tre tipi di panchine a Parigi: quella dritta, da tre a quattro assi, la curva (una trentina di assicelle) per i parchi e i giardini e il modello da strada (a doppio sedile). Il legno di queste panche è scelto in funzione delle sue fibre serrate; fino a poco tempo fa proveniva dall'Africa ma, da qualche anno, ci si rivolge all'Indonesia per ragioni di costo: bisogna calcolare circa 360.000 lire di materiale (186 Euro). Solo qualche parco «a tema» deroga a questa regola (il parco André-Citroën, il jardin Atlantique, Bercy) e, nell'ottica di una maggiore attenzione all'ecologia, si riflette seriamente a panchine in plastica riciclata. Si noterà infine che alcuni spazi verdi propongono delle sdraio (affittate al jardin d'Acclimatation) o addirittura delle sedie (Palais-Royal).

Legenda Legenda
Ho mantenuto alcuni termini in francese, sia per la facilità di intuirne la traduzione in italiano, sia perché si tratta generalmente di indicazioni eventualmente da domandare agli autoctoni per trovare la strada giusta.
Pur essendo certamente un esercizio inutile, mi limito a ricordarvi le basi della toponomastica francofona: rue [rù], avenue [ave-nù], boulevard [bul-vàr] sono le strade, più o meno in ordine di larghezza; quai [ké] è il lungofiume; place [plas] la piazza; jardin [jardàn] e square [squar] i giardini; l'arrondissement [arrondismàn], abbreviato in arr equivale circa al nostro quartiere ed è individuato con numeri cardinali. Ricordatevi poi che i numeri civici precedono l'indirizzo.
Ovviamente sandwich [sanduìsc] è il panino (ma attenti alla pronuncia, non usate quella inglese!) e boulangerie [bulanjerì] il nostro panettiere.
In ultimo vi ricordo che un franco vale circa 300 lire, per un'equivalenza approssimativa di 3 F = 1000 Lire = 50 centesimi di Euro.


I/II arrondissment 1er e 2eme ARR
JARDIN DU PALAIS-ROYAL. Senza dubbio il più bello di Parigi, per la sua quiete magica, i tigli, gl'ippocastani, la vasca centrale e le geometrie aeree dei rondoni neri arrivati in aprile dopo aver svernato in Africa. Miglior posto nei piccoli giardinetti della parte centrale, intorno alla fontana o al sole, lato Grand Véfour.
Altri giardini. Il Jardin du Carroussel.
IL PANINO. Dopo le delusioni registrate da Störer (troppo molle, troppo caro, 19 F) e da Pannetier, place des Petits-Pères, il sandwich della boulangerie Jacquin (al 102 di rue Montmartre) si rivela come uno dei migliori rapporti qualità-prezzo (16 F), assieme a quello di Paul (rue Montorgue, 14 F).
Il panino di Flo, place du marché Saint-Honoré, costituisce una bella sopresa (27,50 F). La palma del più caro spetta a quello di Pain Quotidien, nella stessa piazza al n. 18, con 30 F, ma tutto sommato corretto (formaggio Gouda olandese al posto del groviera).
Il migliore? Quello del Petit-Vendôme (8, rue des Capucines, 2eme arr), per il suo pane straordinario (prodotto da Julien, 75, rue Saint-Honoré, che fa anche panini). Voto: 8.
Da annotarsi anche i panini di Lina's e quelli di Max Poilâne, place du marché Saint-Honoré.


IV arrondissment 4eme ARR
PLACE DES VOSGES, square Louis-XIII. Nel 1780, gli ippocastani e gli olmi sollevarono molte critiche poiché non era più possibili vedere i 36 palazzi. Da allora, gli olmi sono stati rimpiazzati dai tigli. Miglior panchina, quella davanti all'entrata all'altezza del n. 7.
Altri giardini. La square Bayre, all'estremità dell'isola Saint-Louis, boulevard Henry-IV, il suo ontano dalle foglie a cuore, quattro tassi d'Irlanda, i salici piangenti e cinque panchine. Il giardino delle piante.
IL PANINO. Quello della rue Sedaine (angolo rue Saint-Sabin) vale assolutamente il percorso per la sua crosta eccezionale e una farcitura conveniente (15 F, voto: 7,5) ma ci si può anche far tentare dai fallafels, con l'As du Fallafel sempre tra i migliori (22 F, 34, rue des Rosiers).


V arrondissment 5eme ARR
SQUARE VIVIANI, quai de Montebello. Superba vista su Notre-Dame e anche il più antico albero di Parigi: una robinia piantata nel 1601.
Altri giardini. Le arènes de Lutèce, lungo la rue de Navarre; i giardini Tino-Rossi, sui bordi della Senna.
IL PANINO. Quello di Kayser (14, rue Monge) con la sua baguette al farro ben guarnita, invitante. Uno dei migliori, voto: 8.


VI arrondissment 6eme ARR
JARDINS DU LUXEMBOURG. 21 ettari creati nel 1613 dall'italiana Maria de' Medici. Un po' più di pace dalla parte del giardino all'inglese (molte cincie). I suoi vialetti sinuosi, la fontana Medici...
Altri giardini. Place Saint-Sulpice, i suoi quattro leoni accucciati e gli ippocastani rosa: la piazza di Furstemberg.
IL PANINO. Gérard Mulot (2, rue Lobineau): molto fresco, croccante, a 18 F. Voto: 7 abbondante.


VII arrondissment 7eme ARR
SQUARE D'AJACCIO, boulevard des Invalides. Una volta passati i fossati del Palais des Invalides, eccovi una piazzetta molto piacevole con una specie rara: il ceppo del Canada, dotato di foglie enormi (75 cm.) doppiamente pennate.
Altri giardini. Le panchine al n. 44 e 33 di rue de Babylone, tra mezzogiorno e le due; il jardin Cathérine-Labouré, antico orto delle suore; i gairdini del museo Rodin; il giardino giapponese dell'Unesco (place Fontenoy) dove minerali e vegetali sono scelti in base al loro simbolismo, con una grande panchina composta da due mezzi tronchi d'albero.
IL PANINO. Quello realizzato da Jean-Luc Poujauran (20, rue Jean-Nicot) con la sua saporita baguette all'antica, buon burro e una bella fetta di prosciutto, 15 F. Voto: 7,5.
Più vicino alla nostra piazza, la Maison Rollet-Pranier (6, rue de Bourgogne) fa la sua parte con dei generosi sandwich ben allevati, voto 7,5.


XII arrondissment 12eme ARR
SQUARE TROUSSEAU, rue Baudelaire. Sorto al posto dell'antico ospizio per i trovatelli, demolito nel 1902, beneficia di un graziosissimo chiosco per la musica. A destra dell'entrata, non lontano da un albero del sapone c'è una robinia tortuosa di 55 anni e - sempre sulla destra - un nocciòlo di Bisanzio le cui nocciole sono commestibili.
Altri giardini. Quelli di Bercy Village, la striscia verde dell'avenue Daumesnil, la square Sainte-Marguerite.
IL PANINO. Certo non lo regalano (35 F), ma il sandwich del negozio del ristorante Le Square Trousseau (3, rue Antoine-Vollon) è agghindato con carni affettate, prosciutto jabugo, erbe fini e dragoncello. Da film. Voto: 8.
Nei pressi, si fa notare la boulangerie Bazin (85, rue de Charonne) per il suo arredamento carino ma anche per un onesto panino, voto: 6,5.


XIII arrondissment 13eme ARR
SQUARE RENÉ-LE GALL, rue Berbier-du-Mets, bagnata una volta dai due bracci della Bièvre (era l'isola delle Scimmie). Nel giardino prosperano cedri, cipressi, eucalipti, ollmi della Samaria, sofore del Giappone, ciliegi selvatici, ontani, salici...
IL PANINO. Visita obbligata a "Ma boulangerie" di Stéphan Pouget (104, rue Bobillot) incoronato ultimamente per la migliore baguette di Parigi, ma attenzione! bisogna specificare la baguette "tradition" (18 F), sennò vi sarà servito un buon panino (14 F) ma senza grandi magie, voto: 6.


XIV arrondisment 14eme ARR
Spazio verde del MOULIN DE LA VIERGE, rue de l'Ouest. Fino a poco tempo fa, su questa collina, non lontano dalla bella proprietà di Plaisance, numerosi mulini sferzavano l'aria: il Moulin Vert, il mulino du Beurre, quello della Vierge e quello dei Trois Cornets.
Altri giardini. Il parco Montsouris, la città universitaria, i giardini dell'Osservatorio.
IL PANINO. Direzione Moulin de la Vierge (105, rue Vercingétorix), dove è preferibile dirigersi prima del rush del pranzo: sandwich onesto ma impacchettato con carta plastificata, 16 F. Voto: 6,5.


XVI arrondissment 16eme ARR
PALAIS GALLIERA, avenue du Président-Wilson. Intorno al fontanile centrale e alla scultura di Pierre Roche, stile 1900, è la massa imponente e elegante non solo del palazzo ma anche dei tigli, aceri e degli ippocastani.
Da segnalare, a sinistra del palazzo, un cipresso di Lawson e - sulla destra - un'altra conifera, una sequoia sempreverde.
Altri giardini. Il jardin Saint-Périne, rue Mirabeau (tra il n. 39 e il 45). Giardino all'inglese leggermente concavo con platani, aceri, frassini, tigli e ippocastani, oltre a 70 giovani specie esotiche. Non dimentichiamo il Trocadero, Ranelagh, e la square des Poêtes, avenue du Général-Sarrail.
IL PANINO. Alla boulangerie Chavenet (14, rue de Longchamp), per una baguette croccante e un prosciutto piacevole (18 F), certo un po' più lontano dal Palazzo ripsetto alla boulangerie de la rue Chaillot (al n. 2), ma migliore. Voto: 6.


XVIII arrondissment 18eme ARR
SQUARE LÉON-SERPOLLET, rue des Cloys. I tulipani, certo, ma anche i nocciòli del Caucaso, una fontana di granito circondata da zelkovas, e soprattutto due aiuole, una "secca" (iris, rosmarino e lavanda) e l'altra "umida" (ninfee, piantaggini d'acqua, nenufari gialli e qualche ranocchio che increspa lo stagno).
Altri giardini. Square Willette, vicino a place Saint-Pierre, per le sue rocce coperte di vigneti e - tra le 50 specie di alberi e arbusti - il triacanto a tre spine, l'arancio d'Osages, il gelso piangente, il gelso da carta, l'albero di Giuda, starnazzante di corvi e taccole.
Valutate anche il giardino naturale Saint-Vincent, 17, rue Saint-Vincent, ma quello non si visita.
IL PANINO. Sulla rue Ordener, ci si può lasciare tentare dalla panetteria al numero 106 (14,50 F) o da quella all'angolo con rue Damremont (16 F), ma non siamo lontani dal panino proposto dal Pétrin d'Antan (al n. 174), da 20 F ma gustoso e con una bella crosticina.


XX arrondissment 20eme ARR
CIMETIÈRE DU PÈRE-LACHAISE, avenue du Père-Lachaise. Per il suo ontano dalle foglie a cuore e 44 ettari popolati di uccelli, fra cui la capinera.
Altri giardini. Il giardino naturale, rue de Lesseps, rue de la Réunion, aperto tutti i giorni: sambuco nero, pimpinella, centaurea, pervinca...
IL PANINO. Quello del "140" (140, rue de Belleville), valido sandwich sulla retta via, servito con buonumore e fatturato 17 F, voto: 6.
Al Flûte Gana, 226, rue des Pyrénées, 18 F, scintillante salute e qualità. Voto 7,5.



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