Jessica Simpson









(Articolo tratto da MAX di Maggio 2000):
     Udite, udite: un'altra baby star della canzone si affaccia prepotentemente nel panorama sempre più teen (e sempre più affollato) del mercato americano. Le caratteristiche ci sono tutte: bionda, carina, dotata e, soprattutto, giovane, giovanissima. Una fresca ragazza di 19 anni appena compiuti. Dove sarebbe la novità? Jessica Simpson, texana di Dallas, al suo debutto con l'album Sweet kisses, ha una caratteristica umana che la differenzia (e non di poco) da tutti i suoi coetanei. Infatti, questa bambolina dallo sguardo limpido e dal temperamento assai deciso, prima che per la fama e per i dollari, canta in nome della fede e di Dio. Incredibile? Mica tanto. Figlia di uno psicologo ministro della chiesa battista, Jessica comincia a cantare gospel proprio nella chiesa di papà. A 12 anni fa un'audizione per il Michey Mouse Club e a 13 anni firma il primo importante contratto con un'etichetta di musica gospel. Gli inizi sono stentati a dir poco. Dopo soli 3 anni l'etichetta chiude, ma sollecitata da fiducia cristiana e determinazione, tutta la famiglia Simpson a quel punto si mobilita: la nonna investe i suoi risparmi nella realizzazione del primo album della nipote e Jessica, insieme al padre, inizia a battere il circuito Christian Youth Conference. Platee di decine di migliaia di persone in cui i Simpson si esibiscono in coppia: Jessica canta e il padre predica davanti a un pubblico sempre più entusiasta. «Dentro di me sapevo che era scritto nei piani di Dio che io avrei cantato la mia musica e in questo modo avrei toccato il cuore della gente», dice lei.
     Sincera, romantica, positiva, Jessica abbina a una voce importante uno spirito forte e un intuito artistico intrigante. In Sweet kisses è riuscita a creare uno stile personale e accattivante, mischiando le origini gospel con un pop e un R&B convincente e solare. Sempre ispirata, continua a elencare le sue certezze: «Sapevo che con il pop avrei raggiunto un numero ancora più grande di persone, e che con la mia musica avrei potuto portare vivacità e amore». Così è stata scoperta dal padre-padrone della Sony, Tommy Mottola, entrando di diritto nel parterre delle divine da lui create (l'ex moglie Mariah Carey, Jennifer Lopez). «Quando l'ho incontrato», ricorda Jessica, «mi disse “cambierai il mondo con la purezza del tuo cuore e della tua musica”». Forte di questo imprimatur, l'innocente e casta Jessica canta i suoi messaggi d'amore e di pace, ma non vuole passare per una santarellina senza personalità e lancia la sua ultima certezza: «L'innocenza può essere sexy, e ci si può sentire bene con la propria sessualità e femminilità anche senza fare sesso. Io sono così, e mi sento completamente realizzata».



Le foto.


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