Visita della città





Si rasenta la Porta di Monte Antico, antico torrione d'ingresso alla città, quindi si percorre un breve tratto del Viale Leopardi
raggiungendo Largo Speranza da cui si ha un vasto panorama verso SO col Monte Ascensione e la Montagna dei Fiori in primo piano, i Sibillini, il Gran Sasso e la Maiella in secondo.
Di qui si entra nel corso Vittorio Emanuele, che attraversa tutto l'abitato.
A sin. è la Chiesa di Santa Maria della Valle il cui interno, a tre navate, è stato restaurato nel 1974; notare: sull'altare maggiore una tavola del sec. XV raffigurante S. Maria delle Grazie; Presepe (1948) e Battistero (1960) entrambi di Cleto Capponi. Subito dopo si raggiunge Piazza Marconi.

All'inizio del lato sin. si stacca la via Ilbedrando Malavolta (medaglia d'oro della Seconda Guerra Mondiale), e lasciato a destra il campanile della scomparsa Chiesa di S. Francesco, eretto nel 1246 e in gran parte riedificato nel 1941, si .
sale a sin. ad una spianata da cui si rinnova la magnifica vista verso SO.
In fondo alla piazza, a destra, si stacca la stretta via Attone Bonaparte dove, subito a sin. è la chiesa sconsacrata dei SS. Filippo e Giacomo  (sec XV).
Si continua a risalire la viuzza e piegando poi a destra si raggiunge il Colle di San Nicolò m. 508, il punto più elevato della cittadina, sistemato a parco di divertimento e limitato in parte dalla cinta muraria a cui appartiene il quadrato torrione; vi sorge la chiesa non più officiata di S. Nicolò risalente al sec IX, con rozza abside. Vista su gran parte di Ripatransone  e *panorama che spazia dal Conero fino al Gargano.
 

Tornati sul corso, vi vede a destra N. 22, l'ex casa Tozzi Condivi con un'armilla per battente; a sin., prima del N. 27 è la casa Fedeli (pianterreno) di Lucio Bonomi. Raggiunta Piazza Matteotti, si vede a sinistra, all'imbocco di Via O. Boccabianca, il palazzo Capocasa, già Massi-Mauri, con balcone munito di ringhiera in ferro battuto, opera dell'ascolano Francesco Tartufoli (2° metà del secolo XVIII); a destra N. 22, casa Teodori, con portico ogivale a due campate (una è murata) e terrecotte del sec. XV; subito dopo è una casa quattrocentesca con portico su colonne in cotto sorreggenti una trabeazione in legno; più avanti, sempre nello stesso lato, casa con portico ogivale su bassi pilastri e colonne romaniche.
Si entra in piazza A. Condivi ; sulla sin., percorrendo pochi metri sulla stretta via Ghisleri si raggiunge la chiesa di S. Giovanni Decollato, dei primi del '600, trasformata (1972-74) in cripta dei vescovi della diocesi di Ripatransone, su disegno di Remo Radicioni; sulla stele del sacello, Crocifissione (1974) del ceramista ascolano Giuseppe Marinucci.
Sovrasta la cripta la basilica Cattedrale(SS. Gregorio e Margherita), innalzata nel 1597 su disegno del modenese gaspare Guerra, completata della cupola nel '700 e della facciata nel 1842 (su disegno di Gaspare Rossetti) e di un nuovo campanile (1902) su progetto del romano Francesco Vespignani

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