Allora, c'è in primo luogo tutto questo giramento di lampadari
che rende la stanza estremamente alta & ispirata. Ma la commedia
del PR non convince la rivoluzione ad aspettare un altro po' di
blues. Così tutto è perfetto & io posso finalmente
accasciarmi sulla seconda scomessa della mia vita: conquistare
la Tanzania sventolando le mutande di qualsiasi altro sulla settima
profezia di Ciappino II (sovrano di tutte le Prussie e di qualche
Arabia Stordita). & a questo punto tu hai perfino il coraggio
di chiedermi se davvero credo che la vita sia un terno al botto?
Non credo di poterti rispondere per sedici validissimi motivi
che in questo momento non ricordo. Ma sappi che la mia importanza
è inversamente proporzionale alla grandezza della tua assenza
& allora perché non tentare? Intendo dire... estremamente
tentare & osare il tuffo totale nel tuo marcissimo naso che
trasuda idiozia e parla a lungo con la mia coscienza nelle notti
di luna scema. & poi tu continui a cercare di convincermi
che quella Astronauta laggiù non ha intenzione di mettere
ancora alla prova la mia convalescenza? & non pensi che dovremmo
fare qualcosa? Intendo dire come strapparle le orecchie con questa
splendida falciatrice a metano che mi hai regalato per Mortale?
Non hai un minimo di integrità da svendere a qualche lavavetri
miliardario? & poi quella come si chiama, dopo tutto? Prosciutta?
Casdrefia? Asfuteria? Qualcosa no? Qualcosa di estremamente estremista.
& mi dici di andare a Bar per provare qualche altra emozione
liquida, qualche ultima unzione inutile. & scusa se te lo
dico ma puzzi veramente & questo è contrario a milioni
di regole etiche profetiche & anche ascetiche che si sono
depositate nel corso dei secondi tra qui & le lune di Saturno.
Perciò ti saluto banalmente, te & quella gran Filosofa
di... come si chiama? Gritufola? Vabbè, ciao & mi raccomando
la cedrata.
Se per strada incontri
un microcefalo parlante
fatti un viaggio nella notte
con la mia caravella volante
Tuo per sempre Jhonny B Goode.
Clorinda arriva tardi & sperpera le ultime cinquecento cappe
di fuoco nel tentativo vago di battere a macchina con i capelli
storti. Rimedia un piatto arabo con influenze inglesi & un
pacco di buoni carburante per missili interstanziali (avidi di
comprensione soprattutto nelle vicinanze di bimbi inutili). Marketto
è una palla di tentazioni ignobili e mi dà una mano
o anche solo una carezza nelle immediate vicinanze di una cosa
commestibile che mi gurda & implora il mio ottavo senso: 'Potresti
per favore rendere la via lattea un interessante pandemonio?'
Non saprei che rispondere. Per fare tardi nei bar di Lisbona riscoprendo
il girare insieme alle voci dei matti mi compro la mia squadra
di palla-straccia preferita e impongo alle giocatrici di ascoltare
i partigiani & tutti gli ubriaconi del deserto. Buon viaggio
hermano querido, forse un giorno capirai che la strada è
solo un mezzo e spenderai un po' più del tuo tempo ad eliminare
le musiche perfide da questa infinita caduta. Clorinda nel frattempo
ha smesso di suonare la chitarra perché la macchina è
calda & quello che conta, in fondo, è essere un cappello
sulla testa di chi ti pare. & il vizio? Non importa più,
perché la prossima rivoluzione è arrivata &
io mi sento troppo vicino a te per essere anche un immondo paracadute.
Sai che tutto sommato provo nei tuoi confronti sentimenti molti?
Allora che ne diresti di lasciare perdere il mio Kharma &
di drogarti di Veneziane insipide insieme a me per il resto di
questa frazione di universo? Comprendo Clorinda mentre Markino
marka le markette & spoglia l'ultima deviazione fino a renderla
perfettamente acida, io penso allo spettacolo che deve andare
ovunque insieme a chitarre estatiche & mandarini coglioni
& riprendo a dissipare la mia povera pazienza. Lei mi gurda
e dice : 'Ci mettiamo un albero in questa stanza.' Poi accoltella
sedici pazzi in pellegrinaggio verso il mio orecchio sinistro
ed impone il coprifuoco alla combricola pulsante. Il sangue scorre
orgoglioso mentre la mia black magic woman intristisce le torte
banalmente & scodella citazioni di Ginsberg come fossero passerotti
atomici, caravelle cosmiche, piccole distrazioni nel cuore estremamente
adesso di quella gran troia della tua ex fidnzata. A proposito:
lo sai che ho trovato il Laos proprio di fianco alla tua assenza
& ci ho fatto un bel cestello di Rimini?
Mi pare di avere reso per quasi un terzo della mia
differenza.
Mi raccomando, saluta l'amico Pandetto
gran figlio di puttana anche lui ma buono con le bambine
rimbalzanti.
Un bacio alla mia punta di indifferenza.
Sono & resto Jeremy the enemy.
Deficiente come il vuoto del tuo sorriso. Sono una rock star avvocato
che cammina sui carboni inconsistenti. & credo che tu sia
vicina a me in questo cammino di fede. C'e' un prete che cerca
di ammalarsi di fiducia e prova a prendere quello che c'è
da dare ma non capisce. Sono forse, oddio, siamo forse... blasfemi?
C'è quest'aria che stenta a permettere il passo & un
assitente che assiste al passaggio di tutti i metastizzati &
i frullatori che può. & il fumo? Assente, come da tradizione,
penso che chiuderò la porta al Kuwait. Ancora una volta,
non credo che tu sia poi così estremamente ubriaco, credo
piuttosto che tu sia un marziano in vacanza, ma questo non ha
importanza, vero? Penso che /////////////comunque tu penserai
più a te stesso che alla fine di questa galassia? Nevvero
compagno? ** Cerca un nano.* Cerca un file pieno di merda &
rovescialo sui capelli Della Tua Fidanzata molto bella & un
po' troppo porca, per i miei gusti. Perchè mi state toccando
le gambe sotto il tavolo? Sono ancora abbastanza interno da capire
che c'è aria di lobotomia... & non sarò io,
penso, a spiegarvi la differenza tra una giarrettiera e uno spremiagrumi
(siciliani). Ovvero, sarebbe anche piu' interessante di così,
se non fosse che tutto è Canada & ti farei delle cose,
ma delle cose, cioè, intendo dire, dei pezzi bellissimi
dentro.
Con ciò chiudo, da quel di Sorbara, & ti mando tanta
differenza che potresti riempirci un cazzo.
Jeremy the Enemy.
...filikarto è un nuovo gioco per donne ricche & spossate mentre la terza palla gol della giornata fa impazzire il milionesimo inning della parità infinita tra apparentemente & inconsistente-blues. Io me ne sto a metà strada tra questa ragazza dall'aria esistente & la prossima possibilità di uccidere una cameriera bionda. Lei è milliforme, spungigliona & un po' frigida (dicono gli scrigni), ma a me non intorta: io passo la prossima vita al campo fase & mi permetto evoluzioni su nel cielo che nemmeno Lamerica il 44 luglio.
Prosciutta sa le nuove in anticipo sugli altri sette & pensa di tenere la cosa tutta per sé (non fosse per quel suo sorriso da lesbica inoltrata penseresti che è intelligente, ma poi i denti, l'aranciata & il contadino scemo svelano il trucco). Trascorre le sue giornate in questo bar di putridumeria resistendo agli assalti copiosi, ai vecchi bavosi, agli sgarri dei letterati & alla paura di finire in un tombino insieme alla sua ansia di Gettare, Rovesciare, Spostare & Fare le fusa. Pensa in Breil, nei rari momenti di illuminosità, & riflette la luce di seconda mano illudendosi di variare & di proteggermi da tutto questo precipitare di carbone scosceso. Ricorda il suo buon tempo, quando ai dì della festa ella s'ornava, & ancor sana & cartella solea spaccar la testa ai camionisti ubriachi, per un milione di ragioni e di torti, di angoli mancati per una frazione infinita di beltà, una fuga nel tremendo disastro della sua esperienza.
& adesso mi guarda & implora la mia persecuzione. Ma la sai una cosa?
Verso la fine della serata offro sigarette abbrutite ai nuovi
impallinatori & riposo sui carboni argentei della mia terza
adolescenza.
Restituisco il disturbo a tutti i miei vendicatori come
Franky Papero
J. Cool Spiffero
& Testa di Sussurro Soft.
Possa il dio degli zii guidare
i vostri
intensissimi
intervalli.
Presto il fianco ai fiancheggiatori, senza ignavia
Vs. Jeremy my enemy.
& allora jazz! Con cicatrici spezzate a metà dell'assolo
distorto. Fondi il tuo cervello nel centro esatto della sfera
ciclica. Abbi fede nel prossimo pensiero, sfrutta la tua indeterminazione
a tutto, spacca la distanza tra la tua prossima incapacità
e te stesso. Sii artefice del tuo intestino, in un' esplosione
di coriandoli multi-odori. & poi love is a burning thing &
tutto sommato è già ora di cadere nell'anello di
fuoco (molto piccolo che rendeva difficile lo schiacciamento del
mio ultimo brufolo). Allora me ne sto per qualche minuto in bilico
su qualsiasi poltrona & ascolto musica bagnata di vernice
timida & altre incredibili chiacchiere di J. Cool Franky,
mio zio in cerca di Rivulzio, suo fratello imbecille & emigrante
con valige di cartellone & baffi come mute bestemmie protese
verso un cielo ateo e meterialista. Mi immedesimo nell'incredibile
situazione quando dall'altra parte della strada chi ti vedo? Nessuno.
La mia coscienza mi viene incontro attraversando sulle bisce &
indossando un sofisticato completino di pelle di zingaro. Mi parla
per un po' delle sue ultime scoperte in materia di stasi &
informa il prossimo autobus del primo temporale d'autunno che
si avvicina su ali drogate. Posso vedere il refreshing dello schermo
del mio computer perché ho baciato il nirvana sulla punta
delle orecchie e ho visto le sorelle portare il latte al tempio
medico. Ma a che serve mi domando? In fondo mi basta stare a sedere
qui, in mezzo a tutti i Bob Dylan di tanti mesi fa & risparmiare
le storte per un'altra Rivoluzione incruenta.
Per cui jazz! Importa le birra dal terzo anello & improvvisami
imbalsamatore perché tu ne hai bisogno sai? & potrai
nasconderlo ai polizzicotti solo fino a quando il manto della
notte sarà astruso. & dopo? Maledizione sulle tue figlie
maschie per cinque miliardi di generazioni & calcoli renali
alla disperata in qualunque cosa. Perciò sbrigati se vuoi
un consiglio perché a questo cielo blu la gente non vuol
più falsi progressisti & il mio ideale è un
maiale che sparirà nello stivale che marcirà. Tataratataratarata.
Il prossimo patria per me è tutta l'umanità perché
chi puzza di prossima città è già colpevole
per quello.
Insomma disfati di questa prossimità che ti affligge
& impunito,
come tutto il mondo, in realtà
passa il resto della vita a commemorarti.
Passa con il rosso-K.
Certo che puoi dare fuoco ai miei capelli. Già ti sei presa
tutto quello che rimaneva della mia collezione di canne perfette,
cosa vuoi che importi se quando ti parlo le parole ti attraversano
il cervello come pinoli di luna? Lo so che non importo, mai importato.
Che sto dicendo, ad ogni buon conto? Ci sono ragazze in carrozzella
che vivono la vita come se fosse in discesa. Distendono distese
di nulla tra loro stesse & l'importanza di essere me &
non pensano nemmeno per caso alla tua 'caramella di stelle'
come la chiami tu, o anche merda, come la chiamano tutti quelli
che hanno attraversato Bob Marley senza rimanerci. Ma pensi davvero
che a me importi? Ancora? Devi avere visto troppi pessimi tramonti
in compagnia di Unni stanchi & di paperette storpie, devi
essere stata oltre il confine di questo pensiero troppe volte
senza la guida del Monsone, devi aver avuto paura di fartela ancora
scappare, devi essere parziale fino allo stremo, no? Ma va bene
così. Che cosa farai? Dove andrai? Chi riscalderà
la tua marmellata preferita? Sotto il sole di qualche altra luce,
sopra la possibilità di andare ancora per terrestri impossibili?
Ma tu credi? Perché io ho visto la tua Fede assaporare
i coletelli & era parcchio in stasi sai? Parecchio oltre la
infinitesima possibilità di piantare un ladro in questa
tapparella. Perché tu sei assolo di chitarra finito, Paggio
Pagato ed anche nemica del piccolo Wak, vicino alle posizioni
di certo clero intersalvagente ma un po' troppo assetato. Ma in
fondo il problema non si pone, sbaglio? I cantanti saltanti sono
finiti nel rogo delle parità e tu sei saltata a cavallo
del primo frettoloso ed intransigente che per purissimo travaso
passava di lì. Benissimo allora, passa la corda anche a
me, rendimi asteroide nel cielo di qualunque prossima passione,
perché io sono il futuro deteriore. & ne ho bisogno.
Fretta al vero principio di tutto. Quando il benzinaio mattinaio
mi propone la partenza per lidi infiniti su ali sintetiche. Libri
per l'infanzia dentro a passaggi incredibili verso velocità
possibili, come trasportato da una leggera importanza del morire,
invisibile in essenza & particolarmente incline al pessimismo.
Poi attendere asettico in stanze senza pareti con fori per far
passare i mattoni & amiche improbabili che corteggiano la
pessima confidenza dei sudici. Sono atomico. SPRUZZO ATOMICO!
Sono unico & digerito dalla Forza Del Mondo.
La bionda un'altra volta.
Edoardo Bugiardo & Infido Kid.
Siamo almeno in duecento sul bagliore di questa singola stronzata.
Aspettiamo gli angoli di un triangolo con settanta lati &
nel frattempo provvediamo a ripulire quasi tutte le banche della
Terra di Snork.. Snork, dal suo canto, incontra mille e mille
possibilità taglienti ma le scambia per pasquette meridionali
& igoia lasagne-mafagne & ville-camille. La piscina in
compenso sembra un brodo. Mi ci tuffo a testa in ovest & mi
accorgo troppo tardi che non c'è salvezza nella fuga. Provo
un chinotto-risotto, ma è acido & estetico, non sa
se non di parole stanche. Ma la rima? Importa relativamente dall'alto
della mia bassissima impotenza. Recupero cinquecento lire di dignità,
un piccolo di Geopardo, sette infenitesimi boccali di sangue appeso.
Mia madre è una puttana sbrodolona, mio padre un asterisco
& tutti i miei fratelli sono emigrati nella Guyana Senegalese,
a caccia di Ramarri tamarri, senza minimamente preoccuparsi del
fatto che io ho un minimo di ingenuità da snocciolare &
potrei forse un giorno diventare presidente della mia intimità.
Sulle ali di questo Giappone tutto il resto perde immediatamente
di intelligenza. Perciò ti lascio con una canzone:
BLUES IN SOL:
My baby lei ha tutto
my baby è come un rutto
my baby vai a farti fottere
da un'armata di coleotteri rampicanti.
Come il fuoco d'inte vene
Franky Analgesico
Nastro idee altri ieri
prevengo la sentinella
della mia mancanza
& tollero.
Sono
così
ordinario.
...milioni di spade nell'inferno di nebbiolina sarcastica. Ispiro e traspiro devozione verso il primo della classe che mi guarda intenso (& sospetto abbia un tasso nella tanica). Prendo così in poco che tutti mi chiedono duecento lire di pietà ultima ventura prossima futura. C'è Franky che intenerisce chiunque abbia una bamba da sballare, un tritone finto & una piccola bellezza che solo gli intestini di bue sanno guarire. Ma tu pensi davvero ai deboli come a tuoi fratelli?
La mia mano è un buco attraverso ogni dimensione, ci guardo
perverso nella speranza che almeno i fumi di quella sua sigaretta
siano sinistri.
Tritone d'acciaio nel multiverso.
Sono romantico-autunno
passo la vita a rincorrermi
senza ricordi gerarchici
aspetto il disastro in manette.
In vena
sepolcro
anno nuovo.
Ricordo
un
minimo
inno.
Ascolto questo nostro ultimo addio & penso che tu sarai triste quando muoio, perché io non ho nemmeno cominciato ad illuminare questa perdita & sarà troppo tardi, tardissimo, infatti, per prendere l'ultima sopportazione & farne poesia. Ma tu sospiri & parli di tutta questa Bruxelles da implorare per un'ultima intonazione corrotta. Parli, parli, parli... non senti l'impoeticità di questi bastardi? Credi che essere umani abbia qualcosa a che fare con i paraurti del sole-sempre, con i canali spezzati, i milionari inventati, le canne smosse dal vento stupido di questo inverno-estate infinito?
Stupida brezza che spira ogni volta che apri la bocca, siamo idioti,
io, te & Bob Dylan & mi domando come riusciamo a nutrirci
& a concepirci. Perché io credo in te & in milioni
di altre cosette come le fasi spaziali, il Dio che vuole essere
con me ma non con i Suoi Bestemmiatori. & la polenta? Io credo
fermamente che tutto sarà prossimo alla definitiva possibilità
di essere prima che tu abbia anche solo immaginato di innamorarti
di una Preghiera Blasfema, perché tu sei carezza che attraversa
la sclerotica & punge la mia anima con il mastino dei falsi
& grassi. Io, te & un telefono incantato, te l'immagini?
Rivoluzione dietro ogni angolo di qualunque futuro-scuro-sicuro.
Io te & il suicidio di milioni di mosche zozze & impazzite
dalla troia. Poi Nulla per cinque miliardi di nanosecondi, poi
tuono-stono-risuono intorno alle tue ali sotterranee. Poi più
nulla. Poi più nulla. Poi più nulla.
Tuo figlio comunque sta bene,
ha 65 anni & ha perso quel vizietto
con gli idranti.
Indossa solo carta igienica veloce
& impara a vivere di solo pane.
Sento arrivare la prossima deviazione & puzza di assolo.
Norberto Storto.
...allora incerotto il naso cotto & preparo quest'ultima follia (non veramente meditata ma desiderata con fulgore & furore). Il problema è essenzialmente nella birra che puzza d'acide invasioni & suggerisce molto parlare di omosessualità. Invento la mia relazione segreta con Freddy 'Fast' Ottuso, molto divertente come uomo & anche come imprecazione. La Somara ansante racconta dei suoi umori malsani in questa Palude Padana & puttana nella quale tutto sembra libero ma è in realtà esitante & improbabile. Estremamente stanco dopo, ma non mi consento di aver passato metà della notata ad inseguire Camomilla Settata: è povera donna & ha tipi come te che cercano l'amore in un'altra edicola. Spara ancora. Penso che riuscirò a voler morire davvero prima della prima comunione . Trascuro le mie inclinazioni pungiglioni & sfrutto anche quest'ultimo istante per parlare male del colore della tappezzeria & delle guance rosse della tua pistola Djanga_Tamanga_sdoing. Per il resto il locale è molto pieno di scritttori cultori & di musicisti estetisti che scambiano il passare del tempo per una caratteristica della luce vestita di nero & provano ad affogare il loro servilismo in un bicchiere di autocommiserazione. Scappo, & imparerò a guidare il mio settimo occhio tra l'indefferenza della gente che mi guarda & costruisce frasi sfatte, però che tette ha il branco, ci avete preso per il culo?
Allungo Mercurocromo alla prima mano tremolante che vedo passare da quelle parti affitate a troppi soldi e per troppo fastidio. Il telefono rimbomba continuosamentemente & riempie la mia immoralità di condanne mute. Nel frattempo sono passate sessantasette notti di estrema stella proprio qui & ancora non vedo nessun nastro in tutta io per trenta zero passa dalla mia parte prima che sia troppo stiracchiatissimo. Nikita è un sinistro passaggio all'ala mesta della sensazione di oppio qua intorno. Io rifiuto le promesse & contaccambio con altre, ma questa ragazza che conosco sul treno ha qualcosa di disperato che mi induce a cercare in lei la massima punizione & accarezzo seni perfetti senza senso su musi da dittatrice buona per i tempi inconsistenti & per di più quel gran figlio di mille notti discutibili di Franky Papero insiste perché io vada al locale settimanale per impoverire ancora il vulcano autoctono. Sono una palla di sterco lanciata nell'universo. Perdo treni & portafogli a ripartizione, improvviso baci salati, accese distrazioni con la possibilità di finire al mortorio della settimana Sassata. Franky indossa una cravatta improvvisa. 'Sei un mostro dei nostri tempi...' azzardo io & lui mi risponde che probabilmente si berrà la consumazione di chiunque abbia i calzini rossi perché questa sera gli va. Io vorrei molto andare da qualche parte a scopare con qualcuno ma ho smesso di pensare al sesso come ad una forma di malasorte per cui intrattengo saporite dislocazioni spazio temporali con infermiere mancate che lavorano in centri estatici dove la parola d'ordine è 'Volere è impazzire'.
'Bisogna saper attendere...' non rovino tutto esplodendo in una numerosa imprecazione, mi limito a seguire la donna piena di spine nel casale psichedelico dove veniamo invitati a drogarci prima di entrare, altrimenti il biglietto è doppio e non si può bere tranne che nelle notti di luna piena.
Alla fine mangio come un carnevale, insisto per un'ultima e attendo
il futuro rimpinzandomi di arte & di parte. Franky papero
muore rimbalzando contro un doppio senso estasiato, Nikita diviene
Insipida tremolanza di questo schermo d'altri tempi, il seno perfetto
va in cerca di altre sembianze & il millennio finisce tra
scoppi di cadaveri impossibili & seti scarnificate.
SEPARAMI DALLE TUE
SPLENDIDE SPIRE.
SPOGLIATI & SPARA,
SONO STRANO & SEDUTO
SUL SIPARIO.
SILENZIOSO.
SOLO.
Con Attrito Senza Sistema Sam.
Seno & cose
perfette
di un
diverso
destino
accarezzano
il nirvana.
Per via di tutta la plastica nel polistirolo fremente della tua luna senza strisce. C'è un compromesso che ci porterà zingara ti porterò dio è morto per segarci con la fame balla balla e poi intontisciti senza sderf. Faccia a faccia con la porta della sirena grande come io che sarò quaggiù anche per il prossimo suonino del cazzo che fa la tua cambia-pistole senza vino ma con estremo bisogno di spegnere questo qui inutile ed anche (verso la sera dei lacci slegacci) asma. C'è un tipo che vuole dei soldi ed i saldi sincroneggiano su & giù per la stanza indefinitamente filmata in elettronici sopprusi che sorridono senza melodia apparente. a Me PiAcE StArE iN sIleNzIo Ad AsCoLtArE i SeMaFoRi ChE cAmBiAnO cAnDoRe. Tu sei solo il piccolo angolo che dà le mani massimamente riservate in ambienti un po' stinti che parlano a lungo del tuo amore per cuascuna manifestazione dell'essere comemrciali. Mi vendi la tua suonacchiante silenzia? Perché è così che si chiama, me lo sono sognato una notte che era così silenziosa da fare tremare perfino Patty La Gatta che si era innamorata zi-boom di un saltatore ad ostacoli predefiniti. Facciamo un gioco? Facciamo che io sono nessuno & tu non hai idea di quanto io possa violentarti senza che nessun nano strano venga in tuo annegamento fraudolento. Facciamo che il primo che arriva vicino a quel lampione coglione non muore? & l'altro per penitenza deve suonare la tromba per il resto dei secoli fino a quando un nanetto inetto non lo aspira con il gommone idrodecente?
Alla fine
mi dipendo
& incrosto il piccolo kutrof
di millesime cicatrici.
Sepp Bijornegaard.
...silenzio:
icandescente dittatura
del non.
Io
apostrofo & rimostro,
mi cambio
in un catamarano
per bisogno
&
inerzia.
tedesco in essenza il succedersi di tutte le cose della vita di
qualcn'altro, che non piace & ne ha bisogno nel modo in cui
i cavatappi hanno bisogno di intense cantine portoghesi dove il
migliore è il peggiore & nessuno si sognerebbe nemmeno
di provarla questa sensazione di ragni nell'occhio. Rapisci
il mio strappo & aprimi con una lama intelligente, chirurgicamente
intaglia nella mia anima un foro che le passi da parte a parte
& descriva un cerchio eterno insieme al necessario tratto
di follia: LIBERAMI, devo imprimere un ritmo a questa intransigente
deficiente. Capisci la lettera del deicida adesso? Quella che
diceva più o meno:
Ho fatto quel che ho fatto per imporre una morale che fosse
veramente interstatale & non bisimatemi, vi imploro, perché
un giorno vi troverete anche voi davanti alla scelta tra Intelligenza
& Tortellini & che farete allora? Pippe all'oste o infarto
subito?
Arabita Shock, mentre penso a questo & ad altri interessanti
tranquillanti mi versa il caffè nel colletto della valigia
implorandomi di comprendere & difendere, essere odiato come
nessun altro, essere inventato da un milione di inventatori impostati
su power-on da chi? Non saprei, riferisciti al manuale di intestazione
a sessanta megastrike, oppure... insomma fai qualcosa perché
sei stronza, fra l'altro, & ti puzza pure l'alito, due caratteristiche
che non aiutano il giovane chimico e probabilmente il giovane
qualunque cosa. & comprendo, ci mancherebbe altro la tua impossibile
abilità con i cuori, ma lasciali impazzire un po', prima
di secernerli.
Chiudo la vaghezza con un telefono nei denti
Svaligio osterie ignifughe
]-[eroiN iN My VeInS Love My AdDiCtIoN tO FeRrArA.
perché ci deve essere un nesso per forza. Tra te & il concreto, tra te & l'imposto. Senza musica dell'ovest che ci posa su isole camminavo sul guardiamo dolce come il canto destro. Nel bar sulla strada del porto legavano forte la birra e le carte di viaggi caduti in un amore lontano perduti i giorni! Correvano come impossibili isole leggere nei passati oceanici. Ma tu sei lenta come la fine del mondo? Mi trascino perduto nelle terre straniere cullate dal violino intelligente che è piccolo, piccolo.
Ma tu pensi di poter veramente disporre valutare proporre & imporre? Credi alla possibilità di YMCA for all? Questo è il punto
perché io ho un'integrità psicosociale da qualche
parte & la uso come scudo contro i missili del cestino, li
spazzo via com sciabolate alla danza pazza di milioni di ex sistemi
solari ridotti al raccattapallaggio. Io, e tu?