Una chiesa di Alvar Aalto,
Riola di Vergato.


di
Riccardo Lopes

La chiesa disegnata da Alvar Aalto per la comunitą di Riola di Vergato č una nave. Lo č nel vero senso della parola: una grande barca rovesciata su una sponda del fiume Reno. In questa nave, in quest'arca, alla fine dell'Ottobre 1999 si č imbarcato un gruppo di studiosi di liturgia e di arte......

La nave interna della chiesa di Riola. Foto R.Lopes - Ottobre 1999.
Riola di Vergato, veduta interna.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Riola, foto R.Lopes, Ott.1999
Riola di Vergato, la "nave" vista dall'esterno.

La nave interna in una vista del modello di studio. L'immagine č tratta dal II volume dell'opera completa di Alvar Aalto, Verlag fur Architektur Artemis Zurich.
Vista del modello di progetto, dal 2° volume dell'opera completa di Alvar Aalto edita da Verlag fur Architektur Artemis Zurich.

...il gruppo di studiosi di liturgia e di arte si č ritrovato qui per discutere di progetto e adeguamento dello spazio liturgico. Era questo infatti l'oggetto di una giornata organizzata dall'Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana nell'ambito di un convegno unitario di ampio respiro. Mons.Giancarlo Santi -architetto e Direttore dell'Ufficio Beni Culturali della C.E.I.- ha condotto l'incontro e con Giorgio Trebbi e Crispino Valenziano ha ricostruito le vicende che negli anni sessanta fecero della Diocesi di Bologna una piccola oasi di felicitą nel campo dell'architettura e di sperimentazione della riforma liturgica voluta dal nuovo Concilio (in quegli anni la diocesi era guidata dal Cardinal Lercaro, moderatore del Concilio). E proprio di questo si č discusso: della migliore forma per lo spazio liturgico riformato. Mons.Santi ha coinvolto gli ascoltatori sul tema col suo argomentare sottile, secco e arguto. Trebbi ha raccontato la sua esperienza professionale vissuta accanto al Cardinal Lercaro. Valenziano ha scosso gli animi con le sue appassionate e sicure letture del significato degli arredi per la liturgia, anzi - per usare una sua felice espressione - del significato delle strutture liturgiche.

La comunitą di Riola, per quel che č parso vedere, č fiera e orgogliosa della propria chiesa. L'edificio di Aalto ha dunque raggiunto uno scopo: č la casa in cui una comunitą si riconosce.
L'aspettativa degli studiosi che hanno visitato Riola era alta, ovviamente non tutti conoscevano gią il progetto, tutti sapevano perņ che avrebbero visitato un edificio emblematico sia per l'architettura contemporanea che per la liturgia riformata. Tutti, particolare non irrilevante, avevano ancora negli occhi la ridondanza di colori e di forme della cattedrale di Bologna, sede di una precedente riflessione. Molti , dunque, sono stati colti da stupore di fronte all'apparente semplicitą e povertą della chiesa di Riola.
La purezza delle forme ha stupito, ha disorientato molti la mancanza di un apparato iconografico. La chiesa insomma č parsa vuota. Qualcuno ha chiesto se non si sarebbero potute inserire vetrate colorate, qualcun altro statue e pitture. Le risposte non hanno lasciato spazio a dubbi: la chiesa di Riola č un caposaldo storico e non va toccata.
Riola, foto R.Lopes. Ott.1999
Riola di Vergato, il campanile ed il borgo.
Chissą perņ, mi chiedo, se Aalto avesse potuto seguire il cantiere prima di morire, chissą se non avrebbe lui stesso, pur con la sua moderna classicitą e con il suo rigore scandinavo, inserito in modo mirato vetrate colorate o pitture murali. A Ronchamp ci sono, e sono in perfetta sintonia con le forme e lo spazio dell'architettura (certo, l'attenzione di Le Corbusier nei confronti delle arti pittoriche era affatto diversa da quella di Aalto).
Al di lą dei dubbi, alla fine della giornata, comunque, dopo la celebrazione dei Vespri si č potuta toccare l'intimitą, il senso di serenitą e di vicinanza, il senso di appartenenza anche dell'assemblea al presbiterio ed all'altare, un chč di conviviale trasmesso dall'architettura che č sconosciuto in altre chiese pur straordinarie come la cattedrale di Bologna in cui la prepotente bellezza delle forme induce timore e soggezione, e quindi, forse, lontananza da Dio.
schizzo di R.Lopes
Riola di Vergato. L'allineamento visivo orizzontale tra l'occhio dell'osservatore, il fonte battesimale ed il fiume Reno, e l'allineamento verticale tra fonte battesimale e cielo attraverso il lucernario. I due allineamenti sono incrociati.

Riola di Vergato,
planimetria con indicazione dell'asse visivo che attraversa il fonte battesimale verso il fiume Reno.

Nella chiesa di Riola il cielo e le alte cime degli alberi entrano dai lucernari della copertura, ed č bello vedere il cielo dalla chiesa, č bello scoprire quanto siano alti gli alberi gią visti sulla riva del Reno vedendone spuntare solo la cima. E' bello riscoprire la presenza del fiume in fondo alla chiesa, quando entrati nel battistero scatta istantaneo l'allineamento visivo tra osservatore - fonte battesimale - finestra aperta sul fiume che scorre. E' bello che quest'asse visivo orizzontale si intersechi con un asse verticale che dal fonte battesimale sale al cielo attraverso il lucernario. E' bello che queste due linee ideali formino una croce. Negli occhi di chi guarda, all'immagine del fonte battesimale si sovrappongono le immagini dell'acqua del fiume e dell'azzurro del cielo. E' impossibile qui non pensare a Giovanni. Giovanni che battezzava nell'acqua, Giovanni che aveva visto lo Spirito scendere dal cielo su colui che altri non avevano riconosciuto.

E' bella la chiesa di Riola, perchč non č vero che in essa manchi il programma iconografico. Il programma iconografico c'č ed č di bellezza immensa. Non č fatto di statue o affreschi o quadri, ma č costruito con opere che nessun artista, scultore o pittore o architetto, sarebbe mai in grado di realizzare. Il programma iconografico č fatto con le opere vere e visibili del creato, con il cielo, con l'acqua, col fiume, con gli alberi, con la luce ...

La giornata passata a Riola di Vergato č stata particolarmente bella, particolarmente interessante. Una giornata che molti ricorderanno.

.

.

Riola di Vergato, gli architetti Giancarlo Santi e Giorgio Trebbi sul sagrato della chiesa.
Giancarlo Santi e Giorgio Trebbi sul sagrato della chiesa di Riola. Ottobre 1999.


Salvo ove specificato diversamente, le foto e le elaborazioni grafiche presenti inquesta pagina sono di proprietą dell'autore.

 

indice

VAI ALLA PAGINA INDICE VEDI IL LIBRO DEI VISITATORI FIRMA IL LIBRO DEI VISITATORI SCRIVI AD ARTASSOCIATE

copyright @ artassociate 1998--2000